Il Consiglio di Sicurezza discute il ricorso della Giordania contro Israele

Il Consiglio di Sicurezza discute il ricorso della Giordania contro Israele ImE use EEImImA. tensione NEIm memo oriente Il Consiglio di Sicurezza discute il ricorso della Giordania contro Israele Inghilterra e Russia sottolineano la volontà di pace di Amman - Il dibattito aggiornato fino al ritorno del rappresentante di Tel Aviv che non era presente alla seduta (Nostro servizio particolare) New York, 19 ottobre. Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU, riunitosi questo pomeriggio per esaminare 1 ricorsi israeliano e giordano, ha ascoltato, all'inizio della riunione, il rappresentante giordano Abdul Monem Rifai, il quale ha chiesto al Consiglio di applicare a Israele sanzioni economiche come pena per le ripetute aggressioni che questo Paese ha compiuto al danni della Giordania.', Dopo aver affermato ohe gli attacchi israeliani non possono essere né giustificati né spiegati con la test della rappresaglia, dato che incursioni e atti di violenza individuali hanno avuto luogo sia da parte Israeliana che da parte giordana, Rifai ha" affermato di ritenere che Israele si dedichi a una sistematica politica di aggressione contro la Giordania « per realizzare i suoi obiettivi espansionistici e annettersi il resto della Palestina ». « Se 11 Consiglio non prenderà misure immediate per porre fine alle aggressioni israeliane — ha aggiunto 11 rappresentante giordano — noi dovremo ricorrere ad altri mezzi per garantire la sicurezza delle-nostre frontiere. Se fatti del genere dovessero prodursi — ha poi affermato Monem Rifai — essi andrebbero oltre il quadro del nostri Impegni locali e la Giordania potrebbe essere costretta a denunciare l'accordo di armistizio con Israele ». E' quindi brevemente Intervenuto il funzionarlo di Tel Aviv Morcedai Kidron 11 quale, ha annunciato che 11 capo della delegazione israeliana Abba Eban, attualmente a Israele per consultazioni con il suo governo, esporrà più dettagliatamente la posizione di Israele, al suo ritorno a New York. Dopo aver espresso il suo rammarico per le perdite di vite umane da entrambe le parti, Kidron ha affermato che la responsabilità di tali perdite incombe interamente al governo giordano che, per primo, ha fatto scorrere il sangue. «La carta dell'ONU — ha aggiunto — non esige che Israele debba subire attacchi armati contro il suo territorio e la sua popolazione. Se la Giordania sarà disposta a porre fine alle sue aggressioni contro Israele, alla frontiera regnerà la paco. Dal canto suo il delegato inglese sir Pierson Dlxon, ha espresso la sua profonda in- iiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiit a(DAshnanraistespludrepadabozielgeGtti™0ìefxTtt^licitato con la Giordania per aver dato prova dì una moderazione che — ha precisato — ha impedito a una situazione già tesa di aggravarsi ancora. Ha preso quindi la parola il delegato iraniano Glalal Abdoh n quale ha affermato di ritenere che Israele si sia reso colpevole "i una flagrante aggressione. Tali incidenti — ha aggiunto Abdoh — rischiano di degenerare in un conflitto che potrebbe minacciare la pace e la stabilità del Medio Oriente. Egli ha poi chiesto al Consiglio « di studiare misure adatte a mantenere l'ordine e la sicurezza in questa regione >. A sua volta il delegato sovietico, Arkady Soboley, ha chiesto che il Consiglio «conduca un'energica ..azione e prenda quanto prima misure efficaci per porre fine alla sistematica violazione, da" parte di Israele, dell'accordo di armistizio, delle risoluzioni precedenti e degli impegni da esso dati al segretario generale dell'ONU, Dag Hammarskjoeld ». Dopo aver espresso il desiderio di ascoltare una completa esposizione del delegato israeliano, il delegato sovietico ha chiesto che il Consiglio si riunisca ancora lunedì o martedì prossimi. Prima di togliere la seduta il presidente (francese) Cornut-Gentille ha rivolto un appello ai membri del Consiglio. « Nella regione del glòbo — ha detto — di cui ci occupiamo, 11 minimo passo falso potrebbe avere conseguenze incalcolabili. Il rispettò dovuto alle Nazioni Unite e lo. atesso interesse dei Paesi irr causa; Impongono al Consiglio di chiedere a ciascuna delle 'partì le più solide garanzie dèi loro san. gUe freddo e della' loro buona volontà >. t. g. imUaMtosedn

Persone citate: Abba Eban, Hammarskjoeld, Kidron, Pierson Dlxon