Gli assassini del professore arrestati mentre assistono ai «quiz»

Gli assassini del professore arrestati mentre assistono ai «quiz» Sono due braccianti agricoli di SO e 17 anni Gli assassini del professore arrestati mentre assistono ai «quiz» Dicono di avere ucciso per rapina, ma il movMs più probabile sembra la vendetta (Nostro servizio particolare) Caserta, 19 ottobre Gli assassini del prof. Francesco Scialdone, di S8 anni, da Vitulazio, ucciso l'altra sera a rivoltellate mentre in moto tornava da una visita, alla fidanzata, sono stati arrestati a poco più. di Zi ore dal delitto mentre assistevano in un bar di Grazzanise alla trasmissione di € Lasca o raddoppia > Sono due braccianti ayricoli, Nicola Petrella, di 20 anni, residente a Grazzanise, e Giuseppe Gravante, di 17, da Castelvolturno. Entrambi sono stati rinchiusi nelle carceri di Santa Maria Capua Vetere. Secondo la confessione rosa dal Gravante, il giovane insegnante di matematica venne fermato dal Petrella che gli intimò, pistola in pugno, di consegnare portafogli, orologio e stilografica. Il professore obbedì. L'accordo tra i due banditi era di non far fuoco per nessuna ragione; ma il Petrella, improvvisamente, premette il grilletto e scaricò la rivoltella sullo Scialdone che si accasciò in un mare di sangue. Inutilmente il Gravante tentò d'impedire il crimine. « Tu giocavi al càlcio con lui — gli disse il Petrella. — Ti aveva riconosciuto e certo ci avrebbe denunoiatiy. Se ne andarono a cena insieme, tranquilli. Ieri sera erano al bar, davanti alla televisione e non sospettavano che i carabinieri fossero già sulle {I [! IT111111111111111 ■ 111 [ 1111< 11 i M ! 1 ) 111L11 b111 i11111) : l loro tracce. Ma il prof. Scialdone era sfuggito ad un agguato già martedì scorso e aveva presentato denunciti segnalando che due giovani in motocicletta lo avevano atteso per strada; aveva notato che la targa era siglata CE e ne aveva segnato i due numeri terminali, gli unici di cui fosse sicuro. Probabilmente si trattava degli stessi coi quoti era venuto a diverbio un mese prima in seguito ad un incidente stradale; ne aveva anzi schiaffeggiato uno, che riteneva responsabile di averlo fatto uscire di strada accecandolo col faro della moto, e quello lo aveva minacciato: « .Ricordati di noi, siamo di Grazzanise. Ci rivedremo >. Questi particolari agevolarono le indagini. L'arresto, come s'è detto, è avvenuto senza incidenti. I carabinieri sono tuttavia scettici sul movente del crimine. Sembra, accettabile invece la tesi, condivisa da gran parte della popolazione, della vendetta che i due giovani avrebbero puntualmente messo in atto .come avevano minacciato. È' dà notare tra l'altro che se venisse accolta la versione degli assassini, essi potrebbero essere condannati all'ergastolo com'è, previsto dal codice penale per gli omicidi a scopo di rapina. In casa del Petrella, che il complice ha accusato di essere l'esecutore materiale del crimi J Ef 1111 [ 111J111 r 11111 ! 111111i ri I[ | i 111 • 1EIX! 11 ■ 111 ! [< 11 j 11 jt ne, % carabinieri hanno rinvenuto oggi una rivoltella calibro 9 dalla quale mancava un intiero caricatore. I due giovani verranno interrogati domani in carcere dal magistrato. C. g.

Persone citate: Francesco Scialdone, Giuseppe Gravante, Gravante, Nicola Petrella, Petrella

Luoghi citati: Caserta, Grazzanise, Santa Maria Capua Vetere, Vitulazio