Si avventa dalle furie per strappare la madre di un vecchio impazzito

Si avventa dalle furie per strappare la madre di un vecchio impazzito II drammatico episodio nell'alloggio di un avvocato Si avventa dalle furie per strappare la madre di un vecchio impazzito L'uomo, un ex maniscalco di 85 anni, l'aveva già colpita con un punteruolo - Disarmato dalla ragazza e consegnato alla polizia - L'aggressore era stato cliente del professionista: insoddisfatto, meditava da 30 anni una sanguinosa vendetta Ieri,, pochi minuti prima di mezzogiorno, un vecchio saliva le scale di via Milano 10. Saliva faticosamente, ansimando, e di quando In quando si fermava per prender flato. Doveva essere d'età avanzatissima, certo fra gli ottanta e i novanta. Il vecchio ar- rivava al secondo plano e andava leggere, accostando il volto al muro, la targhetta di un uscio « Avv. Pietro Familiari ». Suonava. Gli veniva ad aprire la figlia del legale (un anziano avvocato molto conosciuto nell'ambiente forense), signorina Vencrina di 22 anni. C'è il signor avvocato? — borbottava il vecchio. — No, paipà è in tribunale — rispondeva la signorina — ma sarà qui a momenti. Vuol aspettarlo? S'accomodi, prego. Lo sconosciuto entrava e si sedeva nell'ingresso. — Sono proprio nello studio dell'avvocato Famulari? — chiedeva. Il vecchio, mettendosi una mano aperta dietro l'orecchio destro, si faceva ripetere la risposta due o tre volte. Poi, non avendo ancora capito, brontolava: — Quante storie. Dov'è questo avvocato? Io non ho tempo dn perdere. La signorina, perplessa,. chiamava la madre, signora Maria di 52 anni. E si ritirava nello studio del padre ove stava copiando alcuni Incartamenti. La signora Maria, usando la massima gentilezza cercava di sapere il motivo della visita del vecchio. Costui rispondeva, ma parlava cosi confusamente e cosi sottovoce che non era possibile capire Il senso del discorso. Il colloquio, poi, era reso oltremodo difficile dalla sordità e dall'evidente smarrimento mentale del visitatore. La signora Maria stava pensando c Ma chi ha 11 coraggio di mandare in giro, senza accompagnarlo, un povero vecchio in un simile stato? », allorché lo sconosciuto, alzando improvvisamente la voce, quasi gridava: — Sa? Io sono quel-Io di quella causa... — Quale causa? — Roba passata. Trent'annl fa, O forse di più. Il mio avvocato era suo marito. O suo figlio. — Sarà stato mio marito, evidentemente. Ebbene? Ma il vecchio, d'un tratto, s'infoscava. La bocca cominciava a tremargli e le guancie a farsi rosse. S'alzava in piedi, dopo due o tre sforzi, e gesticolava disordinatamente, pronunciando' frasi oscure, in tono minaccioso. La signora Familiari si spaventava, si rendeva conto che 11 « nonnino » poteva diventare pericoloso, e arretrava. Era la sua salvezza. In quello stesso attimo 11 vecchio estraeva dalla manica sinistra del pastrano un rudimentale punteruolo della lunghezza di venti centimetri, e vibrava un colpo di punta alla donna. Costei riusciva non. solo a scansarsi ma anche ad afferrare il braccio dell'energumeno e a fermarlo: tuttavia le punta acuminata dell'arma la feriva al collo. Dalla lacerazione, non vasta ma abbastanza profonda, sprizzava violentemente 11 sangue. La signora, con un urlo, s'accasciava al ridosso della parete e scivolava poi sul pavimento. Alle sue invocazioni di soccorso s'avventava in anticamera la figlia che, con estrema decisione, affrontava il vecchio, lo disarmava facilmente e lo ghermiva ai polsi tonmobillzzandolo. Intervenivano alcuni inquilini che passavano sulle scale, si telefonava alla Celere. Cinque minuti dopo sul posto era una pattuglia al comando di un sottufficiale. La signora Famulari veniva subito accompagnata alla Guardia Medica: era in preda ad un forte « choc » nervoso, ma la ferita non era grave ed era giudicata guaribile in meno di una settimana. Il vecchio finiva al commissariato di P.S. Moncenlsio ove 11 funzionarlo dott. Guadagno procedeva all'interrogatorio. In tasca l'arrestato non aveva, documenti d'i- sorta. Comunque dichiarava: — Sono Modesto Morra, abito alla Casa del Pronto Soccorso, in via Provvidenza 3, a Casale. Ore do di avero ottantacinque anni. — Ha parenti a Torino? — Un fratello, se ricordo. Cesare Luparia. — Ma allora anche lei si chiama Luparia. — Naturalmente. Io sono Luigi Luparia, di 86 anni, maniscalco a riposo. — Insomma: Morra e Luparia? — MI lasci riflettere, signor commissario... Forse Morra. No, no, sono proprio Luigi Luparia. — Perché ha ferito la signora Famulari ? — Non ricordo... Quando? — Un quarto d'ora fa Con questo punteruolo. Lo riconosce? ' — Certo. L'ho fabbricato lo, due anni fa. Allora abitavo a San Martino di Rosignano e avevo bisogno di un'arma per difendermi contro i pazzi del paese. Brutta categoria, 1 pazzi! Possono far del male, 1 pazzi I Il dott. Guadagno insisteva per sapere 1 motivi del ferimento. Il Luparia narrava allora una storia omplicatisslma, lacunosa', piena di contraddizioni. In sostanza affermava che nel 1924 o 1925 egli era titolare, con 11 fratello, di una ditta di ferravecchi al «Balòn». Ad un dato momento s'era trovato nella necessità di far causa ad un tale per 25 mila lire prestate mal restituite. Il suo legale era avvocato Famulari o un avvocato che aveva un nome simile. La causa — secondo 11 vecchio — non era andata a buon fine. — E' l'avvocato che ora mi deve le 26 mila lire! — concludeva Il Luparia — Cosi ho voluto dargli una punizione! L'avvocato Famulari, giunto In commissariato, ha dichiarato che gli pare vagamento di aver trattato una causa simile a quella raccontata dal vecchio. Ma a trent'anni o più di distanza, ovviamente, non è in grado di rammentare nulla di preciso. Il Luparia è stato riconosciuto affetto da una grave forma di demenza senile, pericolosa agli altri ed a sé, ed è stato trasportato al manicomio di Collegno. Risulta che effettivamente egli era ricoverato in un istituto per la vecchiaia di Casale: ma non aveva mal dato segni di squilibrio. Ieri mattina alle 7 era uscito dicendo che andava a sbrigare, una commissione. Invece, in treno, era venuto a Torino. La notizia, del suo folle gesto e del suo internamento in manicomio ha suscitato a Casale viva impressione. Là era conosciuto come una persona mite e innocua. Ha una figlia, Ida, sposato e madre di un ragazzo di 13 anni. Inoltre ha un figlio, a Torino, che abita In corso Lecce 34. Maria Famulari viene accom pugnata alla Guardia Medica Luigi Luparia di 85 anni IIIlllllitlitll(MlM!ll!lltllllltllII11IIMMllllllMia

Luoghi citati: Casale, Collegno, Torino