Oscura morte d'una sposa ventunenne appena ritornata dal viaggio di nozze

Oscura morte d'una sposa ventunenne appena ritornata dal viaggio di nozze Oscura morte d'una sposa ventunenne appena ritornata dal viaggio di nozze Sequestrate due fiale d'un liquido normalmente usato come calmante (Dal nostro inviato speciale) Asti, 15 ottobre. Cinque giorni dopo il ritorno dal viaggio di nozze, una giovane sposa è morta stamane alle 2 di un male improvviso di cui si ignora fino a questo momento la natura. SI hiamava Bruna Roveglia e aveva 21 anno soltanto. Era orte « sana, una bella ragaz¬ za, e la famiglia non sa darsi pace, per tanta sventura. Figlia unica di operai, si era sposata 11 6 ottobre con il falegname Carlo Gamba, di 24 a'nni, e 1 genitori le avevano preparato il nido nel loro alloggio di corso Alessandria 12 che essi intendevano lasciare. Era stato un matrimonio d'amore e la cerimonia, pur tra sacrifici, quasi ricca e anche solenne, con un gran numero di parenti e di amici: lo sposo In scuro, la sposa con un lungo abito bianco e il velo. « Sembrava un angiolo » dice il papà asciugandosi gli occhi col dorso della mano. Partirono dopo il rinfresco per il breve viaggio di nozze, quattro o cinque giorni soltanto, mèta il lago di Garda. Erano raggianti di felicità, entrambi in perfetta salute. Tornarono il 10 ottobre e Bru* na si mise subito a letto, lamentando uno strano malessere: nausee, conati di vomito, dolori di stomaco, i segni, pensarono rallegrandosene in famiglia, di una incipiente maternità. Per esserne certi chiamarono comunque un me dico. I dolori, le nausee, divennero tuttavia più insistenti. Il dottore prescrisse riposo e dieta non riscontrando nulla di anormale. Tre giorni dopo, sabato scorso, Bruna Roveglia si aggravò. Nella notte 1 disturbi lamentati nei giorni precedenti destarono allarme in famiglia: Bruna smaniava nel letto, non riusciva a prender sonno, sembrava in preda ad una crisi di Isterismo. Alle 4 del mattino il marito corse dal medico che gli diede due fialette di < pantopon », un sedativo che si inietta per via intramuscolare. L'iniezione poteva essere fatta da una infermiera, sicché venne chia¬ mata una parente della sposa, infermiera all'ospedale di Asti. Bruna Roveglia parve assopirsi, ma dal suo sonno non doveva svegliarsi più, se non per brevi momenti in cui riprese a smaniare. Domenica pomeriggio la febbre sali a 40°. Il medico ordinò, alle 20, che la giovane fosse ricoverata in ospedale. La visitò prima il medico di guardia, 11 dottor Arnaud, poi il prof. Giacche' ro, primario del reparto medicina. Fu tentato ogni mezzo per salvarla, ma Inutilmente: la giovane era in coma. Alle ore 2 di stamane Bruna-Roveglia spirava assistita dal marito e dal familiari. Nessuno ha potuto fare una diagnosi del male che ha uc ciao la giovane, anche se un affrettato referto accenna ad un probabile avvelenamento. L'autorità giudiziaria ha perciò ordinato l'autopsia e il sequestro delle due fialette di « pantopon » — un centimetro cubo l'una — che domani verranno mandate all'esame chi mico. II <pantopon» è uno stupefacente estratto dall'oppio, e non è molto tossico; si usa senza inconvenienti anche in dosi più massicce che non i due centimetri cubici prescritti alla Roveglia. La giovane, come s'è detto, è sempre stata in salute e la prima volta che vide il medico fu a luglio, quando dovette essere operata di appendicite. Le cause della sua morte improvvisa e crudele potranno essere chiarite, si spera, con l'esame necroscopico che dovrebbe essere compiuto nella giornata di domani da un perito settore dell'Istituto di medicina legale di Torino. La salma è stata intanto composta, vestita dell'abito da sposa, in una stanza dell'ospedale di Asti. a. d. n. B Kll d Bruna Koveglla, di 21 anno (Dal nostro inviato speciale)

Persone citate: Carlo Gamba, Roveglia

Luoghi citati: Asti, Torino