Confermalo l'ergastolo per l'uxoricida di Bologna
Confermalo l'ergastolo per l'uxoricida di Bologna Confermalo l'ergastolo per l'uxoricida di Bologna Aveva ucciso la moglie gRoma, 15 ottobre. Per Mario Sensi, l'uxoricida bolognese, 11 cui delitto molte analogie ha con quelli di Arnaldo Graziosi e di Girolamo Lo Verso, anche l'ultimo Alo di speranza si è irrimediabilmente spezzato. I giudici della Corte suprema hanno confermato ciò che in precedenza avevano affermato tanto la Corte d'Assise quanto la Corte d'Assise di appello di Bologna: che cioè egli uccise la moglie, Giuseppina Rhao, annegandola il pomeriggio del 10 febbraio 1948 nel canale Navile, nei pressi di Bologna. Ed hanno ritenuto che l'unica pena della quale fosse meritevole Mario Sensi è l'ergastolo. Soltanto una lettera anonima, scritta cinque anni dopo la morte di Giuseppina Rhao, e le insistenze del genitori della giovane donna, la cui fine In un primo momento venne attribuita a suicidio, portarono alla scoperta del delitto e quindi del suo responsabile. Inizialmente, le indagini della polizia si erano fermate di fronte ad un biglietto scritto da Giuseppina Rhao e trovato sul greto del canale, ben fermato da un sasso e nel quale la donna dichiarava di essersi tolta la Vita per il rimorso di aver tradito il marito. II fatto che un anno dopo Mario Sensi al fosse affrettato gettandola in an canale a sposarsi con una ragazza, sua amante da quando era ancora viva la moglie, e altre circostanze, indussero la polizia a riprendere le indagini, che si conclusero con la confessione dell'uxoricida, il quale ammise di aver .ucciso la donna dopo averla costretta a scrivere il biglietto. Più tardi Mario Sensi ritrattò ogni sua affermazione proclamando disperatamente la sua innocenza. Ma i giudici della Corte d'Assise di Bologna non gli dettero credito condannandolo, sia pure con il beneficio delle attenuanti generiche, a 24 anni di reclusione e quelli della Corte d'Assise d'Appello furono del medesimo avviso nel considerare il Sensi responsabile di uxoricidio, ma ritennero che non meritasse le attenuanti generiche e lo condannarono all'ergastolo. « E' stata questa — ha so stenuto stamane il procuratore generale dottor Aromatisi, in Cassazione, alla quale Mario Sensi si è rivolto protestando per la condanna — una decisione giusta che non deve essere modificata. A lungo si sono battuti i difensori, avvocati Achille Venturi e Giuseppe Bucciante, per strappare Mario Sensi ad una condanna così grave. Ma la Cassazione ha respinto il ricorso e confermato la condanna all'ergastolo di Mario Sensi.
Luoghi citati: Bologna
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