Essere pronti per le elezioni anche se anticipale al 1957

Essere pronti per le elezioni anche se anticipale al 1957 Essere pronti per le elezioni anche se anticipale al 1957 "La nuova direzione farà bene a prepararsi a ogni evenienza»- Per la nomina dei dirigenti d.c. sarà scelto il sistema maggioritarie proposto da Fanfani a ù i o i a e a ¬ (Dal nostro inviato speciale) Trento, 15 ottobre. Lt'on. Fanfani ha parlato stamane al VI Congresso Nazionale della D. C. per tre ore e mezzo leggendo una relazione il cui testo occupa sessantatrè cartelle dattiloscritte: forzatamente, di un cosi ampio discorso, non possono essere qui riprodotti che i punti essenziali e più attuali. Tralasciamo cosi la \iarte introduttiva, quasi a carattere storico ormai, sulle vicende del partito dalla Liberazione alle elozioni del '.',8, del '63 e del '56, limitandoci a notare il caldo elogio ohe-— nel commentare i progressi demooratici del Paese — il segretario della ti. C. ha tenuto a tributare a più riprese .sia a Sceiba Che a Segni per la loro opera di governo. Mosca e Suez Affrontando il problema della situazione politica attuale ed accennando prima all'aspetto intemazionale, il segretario d. c. ha sostenuto che il mondo sovietico ha, sotto certi aspetti, rafforzato le sue posizioni (progressi dell'industria pesante e delle applicazioni nucleari, penetrazione in Asia e in Medio Oriente, aggiornamenti politici di Tito, fallimerito della G.EJ)., discorde politica occidentale per Cipro e Suez). A bilanciare questi fattori è intervenuta, per contro, la destalinizzazione, « che è certamente una crisi con gravi riflessi su quel piano delle idee che è, in fóndo, il più importante ai fini del mantenimento della solidarietà tra l'U.R.S.S. e le forze comuniste sparse nel mondo... I suoi stessi ideatori sono corsi ai ripari proclamando la via della libertà per l'azione dei singoli popoli verso il socialismo... Ma oggi come oggi intanto l'operazione Kruscev ha indubbiamente indebolito il comunismo mondiale, come ci dimostrano le prese di posizione del vari partiti comunisti, la rivolto e il processo di Poznan, le stesse trivalenti dichiarazioni di Togliatti sulla destalinizzazione. <La crisi moscovita ha avuto ripercussioni anche in seno al comunismo italiano in un momento in cui esso, per nostra iniziativa e del sindacalismo libero, si trovava già in difficoltà. Di tale crisi, ci hanno detto gli elettori in maggio; ci stanno avvertendo i comunisti stessi'da mesi nei comitati e nelle cellule; .continuano a farla constatare gli operai con i voti per le commissioni interne. E più ancora la rivelano le varie rettifiche d'azione sindacale tentate dai dirigenti della C.G.1X,. « Anche il P.S.l. — ha continuato Pan. Fanfani — ha avvertito la crisi e per conto suo Nenni, secondo le affermazioni fatte a Commin, ha tentato di correre ai ripari imbastendo l'operazione della unificazione socialista. Il P.C.I. fa del suo meglio per tallonare Nenni. Consentendogli di agganciare il P.S.D.I. confida di trovarsi alla conclusione in condizioni di agganciare tutti: P.S.I., P.8.D.I., Unità Popolare e altri minori aruppi socialisti. Per ogni evenienza autorizza Di Vittorio a prevenire Nenni prò. vacando una uni/lcazione su quel campo sindacale in cui impriaiond finora il P.S./. e dove spera evidentemente di imprigionarlo ancora insieme alla socialdemocrazia». Secondo l'oratore soltanto i confiniti insuccessi comunisti dal '48 in poi ed t risultati elettorali del *7 maggio di quesfanno hanno consigliato a Togliatti di consentire ad una più accentuata divisione da Nenni, sempre, però, al riparo del patto di consultazione e sempre all'unico fine di isolare la ti. C. « L'oggetto delle vigi¬ laobPdrazcUpdtzsmaridzCcddcdgcnvphld i e o . e i i , i r i . u i e i e i i a a a o e e i¬ lanti manovre di Togliatti è ora il P.SJ3.I.; caduto questo bastione sarebbe la volta del P.R.I., e magari delPJj.I., pur di arrivare all'ultimo intento: ridurre la forza della D. C. ed averla a discrezione. L'operazione diventa più urgente perché ormai è chiaro che la U.R.s.s. rinuncia alla vecchia politica ed attende la . caduta dell'Occidente in un tempo troppo lungo per le impazienze viminalesche dell'estrema sinistra nostrana. %La storia politica dell'ultimo decennio non può ■ non avere amareggiato, A'on.,Nenrii~pèr i fallimentari risultati della sua decennale collaborazione con Togliatti e con il Cremlino. Ciò potrebbe indurci a dar credito alle voci che danno per sicuro un desiderio di autonomia finalmente sbocciato nell'animo del segretario del P.S.l. Ma non possiamo negare che al posto di Nenni anche un fedele di Mosca finora non si sarebbe comportato diversamente. E' questa constatazione che invita ad essere più che mai guardinghi. Chi ha responsabilità di un popolo, come in gran parte noi abbiamo, non può lasciarsi prendere dalla benevolenza, dalla stanchezza. Tanto più che una nostra ingenua arrendevolezza o una nostra benevola imprudenza, agevolando il gioco del comunismo, non solo comprometterebbe tutto ciò che finora abbiamo difeso, ma risarcirebbe anche la crisi che. a destra stanno subendo altri avversari che non possiamo perdere di vista». Dopo queste nette dichiarazioni sul problema dell'unificazione socialista (ma ritornerà più tardi, come vedremo, sul tema e con tono diverso), fon. Fanfani è passato a illustrare diffusamente il programma per il rafforzamento della democrazia in Italia attraverso una azione decisa e contemporanea in tutti i campi. Eccone in breve le linee principali. Attuazione della Costituzione. Il Congresso esorti i parlamentari a sollecitare l'approvazione delle norme di attuatone contenute noi vari disegna di legge ed inviti il governo a prevedere e proporre tutte le altre misure necessarie. «La D. C, infatti, riconosce nell'insieme della Costituzione non solo una conquista demo erotica, ma anche il fondamento della nostra libertà e la garanzia del nostro ordinato progresso ». La disoccupazione Istruzione e educazione. Oc corre una politica dell'istruzione civica e professionale che dia ad ogni cittadino piena co scienza dei suoi diritti, dei suoi doveri, della sua missione come membro della Nazione italiana. Tra i vari mezzi indicati a tale scopo dall'oratore, a limiteremo a ricordare una misura di legge per rendere non solo possibile, ma effettiva là istruzione gratuita fino al H' anno d'età in ogni comune. Avvìo dello schema Vanoni. E' un impegno solenne che l'on. Fanfani ha oggi chiesto di prendere al partito. « .Resi fiduciosi dall'avvenuta costituzione del Comitato consultivo degli esperti, noi dobbiamo in questo Congresso chiedere al governo che l'attuazione dello schema non risulti da provvedimenti slegati per quanto importanti, ma secondo una chiara e ferma progressione ». In particolare, l'on. Fanfani sì sofferma su alcuni punti; valorizzazione dell'agricoltura; ricerca scientifica, politica dell'energia, e progresso produttivo (tsenza i quali è inutile sperare in ulteriori progressi dell'industria italiana*); approvazione della legge sugli idrocarburi con eventuali miglioramenti, se occorrono, onde conseguirò il massimo sfor¬ zvl'edmtefaecstltrltplplnntdrcbndvsIsvpMsS e i i n à ' . e o i o e o a . i ; ; e i i inr¬ zo comune delle iniziative private italiane e straniere, e dell'Ente di Stato. Per l'energia elettrica si chiede al governo di fissare e seguire fermamente una linea onde consentire nuovi sufficienti impianti e larga produzione con tariffe che facilitino applicazioni agricole, artigiane, industriali ed economici consumi domestici; in vista, inoltre, della cessazione delle concessioni elettriche, « si studi in tempo una linea tenendo conto del dettato della GqsMuzioner-dei. diritti dello Stato, della possibilità- di eaerokeio da parte di enti pubblici, della convenienza per lo «viluppo economico ita-' liano».- Riaffermato il costante impegno del partito per una politica di sviluppo del Meridione e delle zone depresse in genere, l'on. Fanfani ha toccato il problema delle industrie di Stato: «La ti. G. chiede il rispetto dei criteri di economicità, non essendo più ammissibile che il contribuente italiano riversi centinaia dì miliardi di imposte in imprese per varie ragioni inefficienti... Questo vale per alcune aziende I.R.I. e, fatte le opportune distinzioni, per l'azienda ferroviaria». Si auspica, quindi, al più presto la costituzione del Ministero per le partecipazioni statali, dal quale si attendono le riforme necessarie. Solidarietà atlantica Torniamo ora ai temi di politica internazionale con la riaffermazione dell'assurdità di una politica estera italiana di equidistanza dai due blocchi, della necessità del nostro schieramento nell'ambito della solidarietà atlantica, delVindispensabile superamento della unità di misura nazionale con l'integrazione sopranazionale europea, di una nostra presen za sia economica che culturale in Paesi come quelli asiatici ed africani i cui popoli si affacciano ora alla ribalta mondiale. Politica interna. «Fu ed < nostro proposito riunire tutte le forze che hanno vocazióni affini alla nostra... Ma non possiamo andare d'accordo con forze politiche che non ammettono i fini dell'ordinamento sociale che noi ammettiamo e non intendono perseguirli con il metodo e con fazione che a noi sembrano non solo legittimi, ma efficaci». L'on. Fanfani nega recisamente che si possa collaborare « per raggiungere cose concrete»: per questi obicttivi basta il convergere occasionale dei voti dell'opposizione con queUi della maggioranza nell'urna parlam'en tare. « Per una vera collaborazione — il Congresso segue con estrema attenzione queste dichiara zioni di evidente decisiva im portanza — attraverso lo stru mento governativo, bisogna definire obiettivi finali, strada, metodi per percorrerla... Settimane fa sembrò che in linea teorica possibilità potessero sorgere dalla realizzazione di un obiettivo che ogni democratico si augura possa un giorno essere raggiunto (a patto — ripete ancora Fanfani — che si tratti di una riduzione delle forz.e totalitarie e di un aumento di quelle democratiche)... La segreteria politica della D. C. assunse allora un atteggiamento calmo e riservato, la direzione centrale approvò; gli sviluppi della vicenda ne hanno confermata la bontà e la validità ». Al suo discorso di La Verna, che rilegge in parte, l'oratore ha tenuto oggi ad aggiungere seguenti punti. L'unificazione — che evidentemente riguarda solo il P.8J).I, e il P.8.I. quanto ai tempi, ai modi, agli obiettivi — < diventa anch" di nostra competenza quando pone il problema della collaborazione oon zsctirdaipdanrtsrbltadcdsdsCerdnsadlcèsprbszrt