Una famiglia distrutta dal gas defluito dalla conduttura stradale
Una famiglia distrutta dal gas defluito dalla conduttura stradale Morto Mi padre e in gin di -vita naacfre e Hg Ho lotto Una famiglia distrutta dal gas defluito dalla conduttura stradale // pianto di un bimbo fa accorrere i soccorsi: ma è troppo tardi ■ La tragica scena nella stanza da letto • Altre dieci persone colte da sintomi di asfissia (Dal nostro corrispondente) Milano, 12 ottobre. Per una fuga di gas sprigionatasi da una conduttura sotterranea, una intera famiglia è stata colta nel sonno dalle mortali esalagioni. Il capo-famiglia — un orologiaio — è deceduto, mentre la moglie e un figlioletto di sei mesi sono stati ricoverati all'Ospedale maggiore in gravi condizioni. Altre sette persone sono state raggiunte dal gas penetrato nell'appartamento dello stabile sito in via Monte San Qabriele li, a Gorla, fra Milano e Sesto S. Giovanni. Anche, una signora di uno stabile vicino si è abbattuta al suolo svenuta, e ha dovuto essere ricoverata, mentre i suoi due figli sono stati colti da sintomi di asfissia. Una immediata inchiesta, aperta dall'autorità giudiziaria, ■ ha potuto accertare che il gas proveniva da una lesione a un condotto che passa sotto la strada: il gas aveva cominciato a defluire nel corso della notte. Poco prima delle 10, i lamonti di un bimbo hanno richiamato l'attenzione di alcuni coinquilini: il pianto del piccino proveniva dal primo piano del caseggiato di via Monte 8. Gabriele li, abitato dall'orologiaio trentaduenne Rino Mosca, dalla moglie Maria Foggiani di Emilio, di i6 anni dal figlioletto Ivano, di sei mesi. Nessuno stamane 1 aveva fatto caso che l'orologeria del Mósca, posta a pianterreno dello stabile, era rimasta chiusa: solo quando è stato udito il lamento del piccino, veniva avvertita una sorella dell'oro¬ t o a a l o logiaio che abita in un caseggiato vicino. La donna è corsa subito sul posto e visto vano ogni tentativo di farsi aprire, ha provveduto ad avvertire la polizia. Abbattuto l'uscio a spallate gli agenti, entrati nel piccolo appartamento, si sono trovati di fronte ad una tragica scena: il Rino Mosca giaceva sul proprio letto ormai esanime, la moglie rantolava accanto a lui, e il piccolo Ivano aveva appena perso i sensi, dopo avere pianto a lungo. La stanza era satura di gas. La polizia provvedeva a chiamare sul posto l'autolettiga della Croce Rossa, con la quale i componenti la famiglia sono stati trasportati all'Ospedale Maggiore. Per il Rino Mosca ormai non v'era più nulla da fare, mentre la moglie e il figliò sono stati ricoverati in condizioni disperate, per cui v medici hanno abbandonato ogni speranza di poterli salvare. Mentre l'autolettiga trasportava all'ospedale i componenti la famigliola, la polizia veniva avvertita che la signora Romana Spinelli, di '/S anni, proprietaria di una merceria in via Ponte Vecchio 7, »n un caseggiato che fa angolo con quello dell'appartamento dei Mosca, mentre lavorava nel retrobottega del suo negozio s'era abbattuta al suolo svenuta. Le esalazioni filtrate dal sottosuolo si erano diffuse pu re nel piccolo locale. Anche la signora Spinelli ha dovuto essere ricoverata all'Ospedale Maggiore, dove però i medici l'hanno posta fuori pericolo Le due figlie della signora Spinelli e sette inquilini dello stabile di via Monte San Gabriele, sono stati pure colpiti da sintomi di asfissia, ma per nessuno di costoro si è reso necessario il ricovero all'ospedale. L'autorità giudiziaria ha ordinato una immediata inchiesta sul grave fatto, che avrebbe potuto avere ben più gravi conseguenze. , - 1. c. m.
Persone citate: Gorla, Maria Foggiani, Rino Mosca, Romana Spinelli
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