Ventun musei da visitare di Alberto Rossi

Ventun musei da visitare Ventun musei da visitare Solenne inaugurazione a Palazzo Madama delle "Giornate dei Musei,, - I discorsi del Sindaco e del direttore delle Belle arti • Le raccolte d'arte donate dallo scienziato Ponzio e dal giornalista Alberto Rossi Con il caldo, commosso discorso del Sindaco alle autorità torinesi, alle personalità della cultura, al pubblico che affpllava il gran salone del Senato a Palazzo Madama, e con l'ampia, specializzata dissertazione del direttore generale delle Belle Arti, prof. De Angelis d'Ossat, che prescelse Torino fra tutte le città italiane per parlare della « Attualità dei musei », s'è iniziata ieri anche a Torino la «Campagna mondiale dei musei » promossa dall'Z/nesco, e per la quale 1 direttori dei nostri 21 musei, e il Comitato appositamente composto hanno tanto lavorato in questi giorni, capeggiati dal dott. Vittorio Viale. Bellissime, affettuose espressioni ha avuto, fra le altre, l'aw. Peyron per testimoniare la gratitudine della Città alla memoria dell'eroico scienziato Mario Ponzio, e del nostro caro collega Alberto Rossi, letterato, pittore, critico d'arte e collezionista di finissimo e sicuro gusto, i quali vollero lasciare le loro insigni raccolte al nostro Museo Civico. Alla signora Imelde Ponzio, alla sorella di Alberto Rossi, presenti nella sala, egli ha detto che il nobile gesto dei due scomparsi anche più intensamente ne manterrà vivo il ricordo rico noscente in quanti poterono apprezzare le loro alte e rarissime qualità spirituali. La vastità, la complessità dei problemi museogratie!, il progressivo interesse del pubblico — italiano e straniero — per quei mirabili < depositi » di bellezza, di storia, di scienza che sono 1 musei (un interesse che cresce ogni giorno, tanto che i due milioni e mezzo di visitatori dei musei italiani nel 1937 son divenuti più di sette nel 1955), i vari mezzi già attuati e gli altri in corso di studio e "esperimento per fare dei musei stessi degli strumenti di cultura e di civiltà sempre meglio inseriti nella coscienza popolare, sono stati particolareggiatamente lumeggiati dal De Angelis d'O&sat. Terminata appena la cerimonia inaugurale sono iniziate, guidate dal Sindaco, dal dott. Viale, dalla dott.ssa Gabrielli, le visite alle mostre ed alle selezioni d'arte ordinate in Palazzo Madama In due sale perfettamente allestite l'imponente lascito di Alberto Rossi, il maggiore finora ricevuto dalla Galleria d'Arte Moderna dopo quello fontanesiano del Carnei ana: 57 dipinti, OMSLLèG compresi. i disegni, di Filippo De Piala, 6 quadri di Tosi, due di Morandi,- e poi via via opere di Rosai, Guidi, Gigi Chessa, Menzio, lievi (il ritratto di Rossi), Paulucci, Martina ed altri, con l'eccezionale gruppo di dlsegniL Casorati, Morandi, Spazzapan, Lhote, Derain, Boudin ed altri francesi. Si pensava - all'amore con cui il povero Rossi aveva raccolto e goduto queste immagini, e gli amici, i conoscenti, gli estimatori erano commossi. Né minor commozione destava la vista del 21 preziosi Buddha in bronzo, pietra, rame, basalto, e i tre antichi dipinti cinesi, donati da Mario Ponzio: opere che confortarono con le loro misteriose presenze i mesi d'un'agonia sopportata con mirabile stoicismo. Segui la visita ai 72 capolavori della Galleria Sabauda, scelti da Noemi Gabrielli, e dal dott. Viale magnificamente presentati nel salone gotico dei D'Acala, insieme con una antologìa dei tesori del Museo Civico d'Arte Antica. Inutile far nomi: sono pezzi che, dal Pollaiolo al Van Dyck, dal Veronese al Memling, dal Bronzino al Potter, dal Gentileschi al Rembrandt, hanno fama internazionale: come l'ha il capolavoro d'Antonello e il codice del"duca di Berry. Sia per gli studiosi che per il pubblico, lo spettacolo era sorprendente e affascinante. . E nella Bera, dopo il rapido pranzo offerto dal Sindaco all'ospite, ai direttori dei musei S e al comitato delle «Giornate* museali, la visita ricominciò Museo Egizio: la magnifica presentazione ad opera del prof. Scamuzzi, di 19 pitture scoperte dallo Schiapparelli nel 1911 non lontano da Tebe, risalenti a un paio di millenni avanti Cristo, tempere rappresentanti scene domestiche, militari, navali, d'una eccezionale tensione lineare negli incisivi profili, anticipante di quindici secoli certi contorni pollaioleschi. Museo d'Archeologia: i più recenti scavi illustrati dal prof. Carducci, oggetti di alta bellezza come il pettorale da cavallo, d'arte antonina, di plastica superba. Soprintendenza alle Gallerie: i saggi di restauro sorvegliati da Noemi Gabrielli di pitture e sculture dal Trecento al Settecento. Infine la visita alla Armeria Reale, splendente di luci, rievocante un'età ferrea, impreziosita però dall'insopprimibile volontà di ornare persino gli strumenti della guerra e della morte. Tutte queste meraviglie sono offerte ai torinesi per quindici giorni gratuitamente, di giorno e di sera. Non perdano un'occasione così propizia. Palazzo Reale. Palazzo Madama, Palazzo Carlgnano, che sorgono illuminati dal buio della notte per la durata di queste « Giornate dei musei » sono un invito ad istruirsi ed a godere rare bellezze. mar. ber.

Luoghi citati: Torino