Si avvinghia alla moglie che brucia nel tentativo di spegnere i suoi abiti

Si avvinghia alla moglie che brucia nel tentativo di spegnere i suoi abiti Il tremendo suicidio di una donna malata Si avvinghia alla moglie che brucia nel tentativo di spegnere i suoi abiti Era stala da poco dimessa dal nosocomio - Si alzò dal letto dicendo di andare a bere in cncina : qui si cosparse d'alcool e si appiccò il fuoco - Vano il disperato soccorso del marito (Dal nostro corrispondente) Biella, 6 ottobre. Dopo essersi cosparso lo vesti di alcool, la casalinga Adele Avondo Magliaia di -)~ anni, residente nel rione Chiavazza, si è appiccata il fuoco. Nonostante il pronto intervento del marito, Pietro Avondo di ■43 orini, la sventurata donna è morta all'ospedale cittadino dopo alcune ore di agonia. Da tempo la Avondo era in preda a un grave esaurimento nervoso, che l'aveva prostrata a tal punto da rendere necessario il suo ricovero in una casa di cura. Un mese addietro, in seguito ad U*i miglioramento, era stata dimessa ed era tornata a vivere col marito, nel loro alloggio di via Arsenale, ma in questi «itimi tempi aveva subito uno preoccupante ricaduta. Proprio oggi ti marito la avrebbe condotta da un medico per sottoporla a una nuova visita e, temendo qualche gesto inconsulto — benché la aonna non avesse mai manifestato propositi di suicidio — egli la sorvegliava continuamente ed aveva spinto il suo scrupolo fino a chiudere a chiave i cassetti contenenti cadngpssstsdvcdctcpctetce: li i ili iiiiii 1 ! 11111 il 1 ] il [ il ! ;111 e 11:111 : ! m 1111 ; ti il il il i coltelli. Al momento di andare a letto, ieri sera le condizioni della donna erano apparse normali, ma verso le -i si svegliava e, dopo essersi rigirata per un certo tempo nel letto, si alzava. Il marito le chiese se si sentiva male ed ella rispose che aveva semplicemente sete. < Vado in cucina — gli disse — a prendere un bicchiere d'acqua. Torno subito ». Pochi minuti dopo il marito venne messo in allarme dal caratteristico rumore prodotto da un fiammifero sfregato contro il muro. In preda a un triste presentimento, l'Avondo correva in cucina, dove gli si presentava una scena agghiacciante. La povera donna era trasformata in torcia umana e le fiamme si erano appiccate anche a una porta, minacciando di estendersi all'intero appartamento. istintivamente egli si avvinghiò alla moglie nel generoso intento di soffocare col suo corpo le fiamme e contemporaneamente le strappava i vestiti di dosso. Le sue invocazioni di soccorso facevano accorrere alcuni vicini, che avvolgevano la sventurata in l il m ; t; ] il] i m ] 111111 [111 :i [ 111:11,111 i m1111 ( n li im <f tu i una coperta e la trasportavano d'urgenza all'ospedale. Le condizioni della donno, che aveva il corpo orribilmente piagato, sono apparse subito disperate e non sono valse a nulla le cure prodigatele dai medici: qualche ora dopo moriva. Anche 0 marito ha dovuto essere ricoverato al nosocomio, perché ha riportato serie ustio ni ad entrambe le mani. Si è potuto accertare che la Avondo, non appena giunta in cucina, si era rovesciata in testa il contenuto di una grossa bottiglia di alcool denaturato, preoccupandosi che l'infiammabile liquido, scorrendo per il corpo, le inzuppasse anche i vestiti. _ _ p. rn.

Persone citate: Adele Avondo Magliaia, Avondo, Pietro Avondo

Luoghi citati: Biella