Marchiano col fuoco un giovane sul volto

Marchiano col fuoco un giovane sul volto Marchiano col fuoco un giovane sul volto Legato in un sacco, sotto il ferro rovente sviene e perde la tavella • Vendetta per gelosia? (Dal nostro corrispondente) Napoli, 3 ottobre. Un incredibile episodio di inaudita violenza tiene mobilitati da due giorni ì carabinieri di Caivano e delle zone circostanti: un giovane ha avuto il volto barbaramente marchiato da un ferro arroventato da alcuni sconosciuti. La vittima dei malvagi individui è il diciottenne Pasquale Palmiere, abitante in via Ateilana a Caivano, operaio pavimentista. La sua terribile avventura si svolse nello spazio di pochi minuti nella notte .fra il 1° e il 2 ottobre. Verso le ore 1,30 il g.ovane si accingeva a rincasare dopo aver trascorso con alcuni amici la serata nel centro di Caivano. La sua abitazione è sita in una zona solitaria e scarsamente illuminata. A una quindicina di metri dalla sua casa alcuni individui (il Palmiero afferma che si trattava di almeno tre, ma potevano essere quattro o cinque) gli balzarono addosso di spalle senza che egli avesse la possibilità di riconoscerli. Non potò nemmeno invocare aiuto perché gli gettarono addosso una coperta fin quasi a soffocarlo. Ebbe cosi inizio la barbara « operazione >. Mentre uno degli aggressori teneva stretto nella coperta il povero giovane e un altro gli immobilizzava le mani, il terzo, con un filo di ferro, lo legava nel rudimentale sacco, senza lasciargli libero nemmeno il viso. Il Palmiero tentava di divincolarsi, ma nulla potè contro la coalizione dei delinquenti, j quali nemmeno parlavano per non farsi riconoscere. Egli sentiva solo il loro affannoso ansimare. Ad un certo punto il Pal¬ miero avverti un puzzo di benzina e come una vampata. Si potè rendere conto di ciò che stava accadendo in quanto bruscamente uno degli aggressori tagliuzzò una parte della coperta che teneva prigioniero il giovane all'altezza della sua guancia destra. Il giovane ebbe appena il tempo di vedere che uno di costoro rigirava sulla fiamma accesa in un barattolo un lungo ferro rovente. Poi improvvisamente uno degli uomini prese il ferro e lo impresse sulla guancia della vittima. Il Palmiero emise un tremendo urlo, poi evenne. Quando rinvenne, gli assalitori erano scomparsi. In preda a inenarrabili spasimi e ancora strettamente legato nella coperta, il giovane, rotolandosi sul selciato, riuscì a raggiungere la porta della sua abitazione e vi picchiò insistentemente con i piedi. Quando gli aprirono, i familiari rimasero terrorizzati: il loro caro aveva il volto irriconoscibile. Lo portarono dentro, lo liberarono dai legacci, gli asciugarono il sangue. Sotto al sangue c'era una larga orrenda piaga, un vero e proprio marchio a forma di S di circa cinque centimetri di altezza. Il poveretto aveva anche perduto la parola e si esprimeva a segni. Avvertiti i.carabinieri, gì so. no iniziate subito le indagini.] ma le persone fermate hanno I potuto presentare un alibi Pa-1 re ad ogni modo accertato' trattarsi di una vendetta d'a CtgmoreT'ÌY poV^oVaTmiero sem-1 ^Ite-^Lr1" Fmone ragazze. „ „ c. g.

Persone citate: Palmiere, Palmiero

Luoghi citati: Caivano, Napoli