La Corte si è mostrata clemente con l'accoltellatrice del fidanzato

La Corte si è mostrata clemente con l'accoltellatrice del fidanzato La Corte si è mostrata clemente con l'accoltellatrice del fidanzato Condannata a sei anni e otto mesi : meno della metà di quanto aveva chiesto il P. M. - Il giovane assolto per insufficienza di prove dall'accusa di sfruttamento Alla giovane Anna Sauna la Corte di Assise ha inflitto la pena di 6 anni ed 8 mesi di reclusione, per il tentato omicidio contro l'cx-lldanzato Francesco Casiero e per le lesioni alla professoressa di filosofia Silvana Brizlo. In più ha inflitto un mese di arresto per il porto abusivo di coltello. Neppure la Imputata si>erava che i giurati scendessero di tanto dalla pena richiesta dal P.M., di 14 anni ed un mese. Ieri mattina durante l'arringa del suo secondo difensore, l'avv. De Marchi, aveva singhiozzato a lungo: alla lettura della sentenza non lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll a . i l i o : n ha potuto trattenere un sorriso. Si è guardata attorno per l'aula a cercare un volto amico al quale confidare, anche soltanto con gli occhi, la sua gioia. C'erano tra il pubblico alcune sue compagne che l'hanno salutata agitando le mani. Nel fissare la pena la Corte ha tenuto presente la tesi dei due difensori, l'avv. Noya, che aveva parlato nel pomeriggio di martedì, e l'avv. De Marchi. Anna Sanna è stata raffigurata come la giovane che si era legata al Casiere con amore disperato. Il fidanzato le dava la convinzione llllllllllllllllllllllllllllllllllllll Ululili B di non essere più abbandonata nel misero ambiente in cui essa viveva, dove una donna è costretta ad accettare tutti gli insulti, tutte le umiliazioni. Il Casiero le aveva promesso di sposarla, alimentando in lei la siieranza Ln un avvenire migliore. Quando si accorse che l'uomo si era stancato della relazione e che ormai la sfuggiva, si senti distrutta. Non ha pensato che anche lei era in colpa. L'avevano messa in un istituto di rieducazione e se ne andò dopo 15 giorni; l'avevano indirizzata a quattro o cinque famiglie presso cui lavorare conio persona di servizio, ma non riuscì a rimanervi, insofferente di ogni freno. Cercò con insistenza il Casiero, si mise a pedinarlo. E si accese di gelosia quando lo vide accompagnatsi con un'altra donna. Si informò chi era: le dissero che insegnava filosofia. Il dibattimento non ha chiarito se la gelosia aveva una giustificazione. Anna Sanna misurò sé stessa a paragone di quella che credeva la sua rivale e si convinse clic non sarebbe più riuscita a condurre a sé il giovane. L'istinto di vendetta non si rivolse verso la professoressa, ma verso il Casiero che l'aveva abbandonata. Decise di ucciderlo. I diciotto colpi di coltello che gli infersc sotto i portici di corso Vittorio all'altezza del numero 96 dimostrano la esasperazione, il * raptus » come dicono I criminologi, che si era impossessato di lei. Soltanto quando lo vide a terra, nel sangue, fuggi. La coltellata clic colpì la professoressa Brizio, che si trovava in compagnia del Casiero, molto probabilmente non fu volontaria. Francesco Casiero era comparso anche lui come imputato in questo processo. La Sanna gli si era scagliala contro in udienza accusandolo di essere vissuto alle suo spalle, di averla sfruttata. Ma il giovane ha saputo difendersi facendo apparire l'accusa come l'ultima vendetta dell'ex-lldanzata; ha dimostrato anzi che egli cercò di togliere la Sanna dalla strada mettendola prima in un istituto, trovandole poi del lavoro La Corte non ha ritenuto pienamente provata l'accusa e lo ha assolto con formula dubitativa.

Persone citate: Anna Sanna, Anna Sauna, Brizio, De Marchi, Noya, Sanna, Silvana Brizlo