Un senso d'allarme in città per i pericoli degli autobus

Un senso d'allarme in città per i pericoli degli autobus Dopo fri sciagura di piazza tiengasi Un senso d'allarme in città per i pericoli degli autobus Un'ora più tardi il "C, balzando sul marciapiede, avrebbe schiacciato gli alunni della scuola - Lettere di protesta - Velocità eccessive, manovre imprudenti, urti e scossoni - Occorre l'intervento del Comune La sciagura accaduta martedì mattina in piazza Bengasi, della quale è rimasto vittima il decoratore Giovanni Convertini di 26 anni travolto e schiacciato sul marciapiede da un autobus della linea < C » ripropone ancora una volta in nssgdfcmtutta la sua urgenza e gravità | oli problema della circolazione degli autobus. Numerose sono la telefonate e le lettere che abbiamo ricevuto sull'argomen*ot tutte protestano contro l'Azienda e contro il comportamento degli autobus in particolare. Tra le molte pubblichiamo questa lettera: « Siamo un flruppo di genitori. 1 nostri bambini frequentano la scuola Re Umberto 1 di piazza Bengasi. dove un autobus della linea « C », è salito sul marciapiedi della scuola ed ha ucciso un povero operaio. Che cosa sarebbe successo e che cosa direbbero a loro discolpa le autorità responsabili, se questo incidente fosse successo un'ora più tardi, cioè quando il normale transito su quel tratto di marciapiede è accresciuto dalle centinaia di bambini che si recano alle lezioni? Possibile che si debba sempre provvedere alle cose che non vanno bene, solo dopo che sono successe delle disgrazie t Chiediamo l'intervento delle autorità comunali perché provvedano in qualche modo ad evitare che i bambini " i loro accompagnatori non siano costretti a transitare c a sostare dove i pullman e i filobus purtroppo irrompono e salgono con troppa facilità ». L'episodio segnalato nella lettera è certo il più grave. Ma vi sono molte altre proteste, osservazioni, lamentele giunte da ogni parte che esprimono il senso di allarme diffuso nel- I la cittadinanza. Riteniamo che; i rilievi più importanti si possano sunteggiare nei seguenti punti: 1) gli orari fissati agli autobus da un capolinea all'altro, secondo le ammissioni degli stessi autisti, sono troppo brevi per cui i conducenti, per rispettarli, sono costretti a viaggiare a velocita eccessive rispetto alle possibilità del traffico nelle ore di punta. Basterebbe allungarli di pochi minuti per dare maggior respiro agli autisti; 2) certi conducenti sono troppo imprudenti e spericolati e mettono a repentaglio la vita dei viaggiatori. E' meglio il ritardo di un minuto o due piuttosto che avere anche soltanto rischiato di mettere in pericolo la vita di un cittadino; 3) gli scossoni, gli sballottamenti, le frenate brusche e le partenze a strappo sono fe¬ rdcdncancdqtdtvcdlVndtpdfpsvtecFcvlpc5lgttdcoGatoEczvnmtcstci■IIIIIlllllllllllllllllllllllIItllllllIllllllllllIIIIIIIIIIll nomeni di ordinarla amministrazione sugli autobUB. Spesso i passeggeri restano impigliati con una mano o un piede o addirittura con la testa fra 1 battenti delle portiere che si chiudono precipitosamente. I pronti soccorsi degli ospedali devono spesso medicaI ; re persone ferite in incidenti del genere; 4) troppo sovente 1 conducenti degli autobus si considerano tranvieri e agli incroci non si ricordano affatto che come qualsiasi altro veicolo anche il grosso pullman è tenuto a dare la precedenza a chi viene da destra. Il diritto della strada non è ancora una questione di mole o di prepotenza: nei casi fissati dai codici anche i mastodontici autobus <C> o <H> o <D> devono cedere il passo alla piccola utilitaria. Non è motivo di cortesia, ma un obbligo per la sicurezza di tutti. In corso Vittorio Emanuele, dove le linee tranviarie corrono ai lati,' del viale e i veicoli solitamente si tengono fuori dai binari per non intralciare la corsa del tram, gli autobus approfittano di questa corsia per superare a destra, quasi sempre sdorando e procedendo a forte velocità. L'abuso, che viene tollerato dai vìgili urbani, è estremamente pericoloso perché può provocare incidenti. Il direttore dell'A.T.M. mg. Fogliano ci ha altra volta dichiarato che i pullman non vanno troppo forte in quanto la velocità massima che essi possono raggiungere è di 48 chilometri orari dopo almeno 500 metri di corsa senza rallentamenti. Sarebbero la ingombrante mole del mezzo e i troppo frequenti ingorghi del traffico a dare l'impressione della pericolosità. Non intendiamo polemizzare con i tecnici. Il problema ad ogni modo è grave e urgente. Gii autobus sono in continuo aumento: l'anno scorso in ottobre erano un centinaio ed ora sono oltre centocinquanta. E i servizi continuano ad estendersi mentre fatalmente s'infittisce sempre più il traffico. La direzione dell'azienda tranviaria ha il dovere di intervenire per studiare un regolamento più rigoroso e imporre un più severo controllo dei conducenti. Il guidatore del pullman, ripetiamo, non ha le attenuanti dei tranvieri. Anche per lui esistono le limitazioni alla velocità e alle manovre pericolose che i vigili fanno osservare a tutti gli automobilisti. Anzi su questo punto sarebbe opportuno che il comando dei vigili urbani desse disposizioni molto precise a tutte le guardie: non si può chiudere un occhio quando è in pericolo l'incolumità della lllllllllllllllllllllllIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIlllllllIt popolazione. Siamo certi che 11 slnda-co avv. Peyron, sempre così pronto e sensibile a tutte le questioni della vita cittadina, vorrà prendere in esame e risolvere il problema della circolazione degli autobus che ogni giorno si fa più grave e allarmante.

Persone citate: Fogliano, Giovanni Convertini, Peyron