Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Lettrici vecchie e giovani ci scrivono - Un con. sigilo umano che seguiremo - il bacio.d'un ra. gazzo e il "peccato mortale,, - Ancora Napoli Una lettrice ci scrive: « Sono una vecchia intellettuale ottantenne. La più grande gioia della mia vita è stata la lettura dei nostri autori tra l'8C0 e il 900. Ora, Pascoli, Carducci, Gozzano, Fogazzaro, De Amicis, Verga, Manzoni e tanti altri ancora sono " sepolti tra l morti in libreria " per dare il posto ai giovani. Questi artisti che parlano ancora al cuore si erano fatti strada senza bisogno di ricorrere ai premi letterari, come scrive Monelli nel suo bellissimo articolo di qualche giorno fa. Sono d'accordo con lui che il XX secolo è deficiente o infantile. Ma la rinomanza del grr-ndl Illustri del secolo scorso è durevole, perché acquistata con fatica, senza bisogno di strombazzature; arrivati alla celebrità che dava lustro al loro nome, godevano di quella luce per tutta la vita. Chissà se a Dante sarebbe toccato un premio letterario. Grazie per l'articolo " A buon mercato la gloria ", che dal principio alla fine è concorde con le idee di una vecchia ottocentista ». Una lettrice ci scrive: € Non ho vent'anni, ma spero ugualmente che anche a me giungano lettere da ogni dove. Ho scritto alla giovane Morishita perché mi ha fatto molto piacere constatare che anche dal lontano Giappone giungono lettere di persone che desiderano conoscere meglio la nostra piccola ma bella Italia. Mi piacerebbe molto avere delle amiche sparse qua e là per il mondo a cui mandare lettere contenenti descrizioni del " bel Paese " che ci circonda. « So che lo " Specchio dei tempi " mi potrà aiutare a trovare tante amiche di lingue e paesi diversi. Sono una studentessa di 13 anni, piena di buona volontà: amo moltissimo il latino, studio il tedesco e sono principiante nello studio dell'inglese». Loredana Soderò Via Crlst. Colombo 19, Torino. Lo stesso desiderio: avere amici in tutto il mondo, hanno espresso tra 1 molti altri, tre giovani che ci pregano di pubbl'care il loro indirizzo: Iris Chanoux, via Torre Lebbroso 14, Aosta (18 anni, conosce il francese) ; Giancarlo Buignod, via Barbanla 6, Torino (20 anni, studente); Silvana Biotto, via Baya n. 26, Torino (.17 anni, studente). Un lettore ci scrive: « Non passa settimana senza che compaia su La Stampa e su qualsiasi altro quotidiano cittadino, qualche notizia di cronaca con titolo a 3 o 4 colonne in cui si riferiscono nomi e Indirizzi di persone condannate a qualche mese o addirittura a multe, con il beneficio della condizionale e della non iscrizione. Ho sott'occhl il caso di quella studentessa universitaria, processata per falso e tentativo di truffa per aver contraffatto una tessera di libero Ingresso al cinema. MI permetta lo " Specchio del tempi " di chiedere una spiegazione a nome di questa gente su cui viene gettata una manciata di fango : se godono 11 beneficio della non iscrizione, perché si pubblicano nome, cognome e indirizzo, cosa che, a mio parere, danneggia gravemente la loro reputazione? ». Rag. Cesare Furbatto. Un lettore ci scrive: € M| richiamo all'articolo di Nicola Adelfl, " Quando il bacio è peccato ", per soffermarmi sull'episodio del ragazzino quindicenne che ha baciato una sua coetanea: fatto sul quale le idee dell' articolista non collimano perfettamente con le mie. « Penso, innanzi tutto, che se Il sacerdote al quale il ragazzo si era rivolto (e che classificò 11 suo bacìo " peccato mortale ") era il suo confessore abituale o almeno ne conosceva tanto bene l'indole, da definirlo " tipo molto effeminato e sensuale ", poteva esprimere un giudizio con maggior cognizione di causa. Se Il ragazzo era già caduto In simili mancanze in precedenza, l'episodio assumeva maggior gravità, mentre, se era la prima volta, la colpa poteva avere anche un carattere veniale. Errare humanum est, con quel che segue. « La soluzione che l'autore dell'articolo prospetta per risolvere la " scappatella ", mi sembra puerile ed arbitraria ge non controproducente addirittura: l'uomo non si piega all'Insegnamento delle botte e a quanto gli è imposto con la violenza; anche se ha soltanto 15 anni. Per il nostro Innamorato, a mio parere, la miglior cosa sarebbe stata una buona spiegazione 'lei doveri e delle responsabilità di un ragazzo di 15 anni. Il suo amore avrebbe potuto essere potente stimolo per gli studi e per il conseguimento di una burna posizione ufficiale ». Remo Poggio. Abbiamo ricevuto decine di lettere sulla polemica del napoletano nelle trasmissioni RAI tv. La maggior parte non protestano contro la musica e le canzoni napoletane, che trovano bellissime, o contro il colore di Napoli che molti conoscono per diretta esperienza. Chiedono soltanto che non si abusi, specie con il dialetto. Scegliamo una qualunque delle lettere. « Ho letto la risposta del signor Raddi e sono anch'Io d'accordo nel riconoscere che alcune e, se vogliamo, molte canzuni napoletane sono bellissime. Ma è un po' come la nostra ottima "bagna caòda ". Non pensa il signor Kaddi che a mangiarla due volle al giorno, compresa la Quaresima, dopo un po' gli diventerebbe Indigesta? Scrive 11 signor Raddi: "Non c'è che un'Italia e un unico popolo, l'Italiano ". Giustissimo: italiano, non napoletano. Il napoletano rimane un dialetto che non tutti capiscono e pochi sono in grado di ammirare ». Franco Alifredi.

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