Oltre dieci milioni vinti da una operaia di Borgosesia di Remo Lugli

Oltre dieci milioni vinti da una operaia di Borgosesia IL TOTOGALGiO RITORNA ALLA RIBALTA Oltre dieci milioni vinti da una operaia di Borgosesia E* l'unico*''tredici,, realizzato in Piemonte nella prima giornata del concorso pronostici - La vincitrice è una giovane di ventidue anni e proprio ieri aveva festeggiato il suo compleanno - 244 mila lire ai "dodici DAL NOSTRO INVIATO Borgosesia, lunedi mattina. La prima giornata del torneo calcistico nazionale ha visto il rinnovarsi dell'interesse degli sportivi negli stadi e degli scommettitori sulle schedine del < Totocalcio ». Il monte premi è risultato di 343.781,584 lire; sarà suddiviso fra 16 "tredici" cui toccheranno lo milioni 743 mila lire a testa, e 708 "dodici" che vincono 144 mila lire ciascuno. In Piemonte è stato realizzato un unico "tredici". La schedina vincente reca il numero 4S5 T.A.S9.700 che risulta intestata alla signora Anita Platinati abitante in. via Mantrigone a Borgosesia. Il fortunato tagliandino è stato giocato nella edicola di giornali dì piazza Cavour di cui è titolire il signor Luigi Zampieri. I "dodici" in Piemonte sono 50 di cui una ventina a Torino. Il monte-premi nazionale, rispetto alla prima giornata calcistica dell'anno scorso, registra una lieve flessione: da 355 milioni agli attuali 343. Anche in sede locale risulta che il numero degli scommettitori è stato lievemente inferiore a quello dello scorso anno. In tutto il Piemonte, compresa la Valle d'Aosta, sono state giocate circa mezzo milione di schedine mentre l'altro anno, si era sfiorato U totale di 600 mila. I tecnici spiegano il divario col fatto ■ che nel '55 vi era stato sùbito un vivissimo interessamento degli scommettitori perché le squadre calcistiche si erano presentate nella corsa allo scudetto con schieramenti a propositi ben definiti. . Oggi invece alcune formazioni sono incomplete.nei quadri ed esiate perciò indecisione e perplessità sul loro effettivo valore. Questa considerazione avrebbe trattenuto un certo numero di affezionati al "Totocalcio" dalle giocate- della prima settimana ed avrebbe dissuaso anche molti "gros si sistemisti" II mezzo milione di schedine giocato in Piemonte' e risultato in prevalenza costituito da tagliandi di due colonne. Essi sono stati circa 350 mila. Le schede da 8 colonne sono state oltre 70 mila. Il resto e costituito quasi eselusivamente da piccoli sistemi (dieci partite "fisse" e tre "doppie") per un totale di 8 colonne pari a una giocata di 400 lire. Questo "piccolo sistema" rappresentava la novità totooalcistica rispetto allo scorso anno; il pubblico l'ha apprezzata "con moderazione". I "tredici" in Italia — come abbiamo detto — sono 1& Oltre a quello di Borgosesia se ne sono registrati uno a Bologna, due a Cagliari, uno a Messina, uno a Salerno, uno a Verona, due a Milano, tre a Napoli, uno a Pescara e tre a Roma. La < tredicista » piemontese è la signorina Anita Piagnetti di SS anm, operaia della Manifattura Lane di Borgosesia. Le abbiamo recato noi stessi la notizia delia vincita nella sua abitazione in via Montigrone. La ragazza era in casa con i genitori. Ha appreso di essere diventata proprietaria di 10 milioni di lire con una certa emozione: « Sono tanto felice. E' tutta la giornata che avevo dentro di me. una strana inquietudine. E' il miglior regalo che potessi ricevere, per 11 mio compleanno che ho fé-, aleggiato ieri domenica ». Attorno alla fortunata ragazza erano commossi e felici il papà Pietro Platinetti di 55 anni manovale delle FF. SS., la mamma Regina Rubinetti di 65, pure operaia della Manifattura Lane Borgosesia e la sorella Giuseppina di 30 anni. Al nostro arrivo la notista delta rilevante vincita si è sparsa fulminea in tutta la zona. Nella modesta casa operaia è cominciato un afflusso di amici e conoscenti. Papà, mamma e la stessa Anita per qualche tempo hanno fatto fronte alla gioiosa invasione. Poi ai sono arresi sbarrando l'uscio a tutti tranne a un'unica persona che anzi era attesa con ansia: il fidanzato di Anita, Gianfranco Bielli, che lavora in una Cartiera di Serravalle. Il giovane era stato avvertito telefonicamente nella sua casa di Serravalle della fortuna toccata alla promessa sposa. Noleggiata- una macchina, si è precipitato presso di lei. E' capitato nell'abitazione di via Monttigone mentre centinaia di amici e curiosi facevano ressa davanti all'uscio e nella strada. Ha durato fatica ad aprirsi un varco tra la folla per qettarsi felice nelle braccia della «sua» Anita. I due gióvani hanno immediatamente fatto i loro programmi per il futuro: « E' una fortuna che risolve tutte le nostre difficoltà. .Contavamo di sposarci fra un anno ma ora potremo affrettare le nozze ». Poi il Bielli ha quasi sollevato di peso la giovane Anita e. insieme, si sono sottratti alla curiosità dei prese»!ti, allontanandosi in macchina per ignota destinazione. Stamane, chiederanno di potersi assentare dal lavoro. < Si tratterà però — hanno precisato i parenti — di una breve vacanza ' perché sono due giovani aeri e del resto la somma vinta non consentirebbe loro di crearsi una famiglia e un avvenire senza continuare a lavorare ». Remo Lugli

Persone citate: Bielli, Gianfranco Bielli, Luigi Zampieri, Pietro Platinetti, Regina Rubinetti