L'assalto al pozzo dei 130 sepolti vivi di Massimo Conti

L'assalto al pozzo dei 130 sepolti vivi La tragedia di Marcinelle verso l'epilogo L'assalto al pozzo dei 130 sepolti vivi DAL NOSTRO INVIATO CHABXJEROI, lunedi mattina Non sappiamo ancora se i 237 minatori, rinchiusi in fondo al pozzo di Marcinelle, siano vivi o morti, ma accettando la prima ipotesi le probabilità, di salvarli sono ora maggiori: le squadre di soccorso, ferme da due giorni al piano 907, sono finalmente riuscite a riprendere la marcia verso il fondo. Raffreddate con continui getti d'acqua le pareti del pozzo e superata la frana che bloccava rimboccatura del piano, 1 minatori sono penetrati nella galleria: per una profondità di circa sessanta metri. Qui, però, si sono arrestati di fronte a un'altra frana che stanno ora perforando. Superato questo nuovo ostacolo,' avanzeranno nella galleria e conosceremo, forse, la aorte toccata ai sette uomini che lavoravano a quel livello. Forse si ritroveranno anche, vivi o morti, gli altri ottanta minatori discesi probabilmente da) piano superiore. Può darsi anche che.gli uni e gU altri al siano poi rifugiati'sul-fondo del .pozzo. In ogni caso, se non ci saranno altri ostacoli, le squadre dovrebbero raggiungere con una certa' facilità il passaggio che collega la 907 con le gallerie sottostanti. Ci saranno altre frane da superare? Ci sarà fuoco? L'aria sarà respirabile? Indubbiamente un passo avanti lo si .è fatto, perché adesso, stabilita una «base avanzata » al plano 907 (che non è una galleria vera e propria, ma una di doppio accesso a quella sottostante di quota 1035, dove sono imprigionati 130 minatori) si potrà continuare più in fretta il lavoro. Ed ora tutte le squadre, comprese quelle francesi e tedesche . giunte ieri l'altro sono state convocate per l'ultimo e definitivo assalto. Le probabilità di salvare 1 sepolti, sempre ammesso che siano vivi, sono quindi aumentate, Le comunicazioni tra la superficie e la base- 907 sono state riattivate con la ricostruzione delle guide del montacarichi, e le squadre avranno tra poco, attraverso un condotto, acqua a volontà. Il che significa che si potranno spegnere con maggior facilità eventuali Incendi e rinfrescare in continuazione le pareti arroventate della galleria. Ce gente ancora viva nel piani inferiori del pozzo? I pessimisti dicono ohe nessuno può essere riuscito a sopravvivere, per via del fuoco e dell'ossido di carbonio. Ha gli ottimisti hanno buoni argomenti per sostenere la tesi contrarla; Prima di tutto, o'ò da considerare che nessuno . può dire che cosa sia accaduto nel piani inferiori; se Ce stato o c'è ancora fuoco, se l'aria sia respirabile o meno. Può darsi che in qualche punto siano passate o ci siano ancora le fiamme, ma non è da escludersi ohe-1 minatori abbiano avuto 11 tempo di chiudersi in certi scompartimenti stagni del piano 103S, l'ultimo. Al plani superiori, le gallerie erano divise da porto di legno che sono state bruciate; ma al piano 1035 ci sono due porte di ferro. Può darsi, dunque, che i minatori siano nel compartimento stagno. Non è pero possibile escludere che il fumo e l'ossido di carbonio si siano Infiltrati attraverso qualche fessura, né che l'alta temperatura abbia fuso il metallo. Ammesso che i minatori siano riusciti a porsi al sicuro, bisogna chiedersi se non siano morti di fame e di sete. Forse no. Cinque giorni senza cibo, restando immobili, si può resistere. Inoltre, i presunti superstiti hanno avuto ed hanno probabilmente ancora da mangiare. Essi scesero nel pozzo mercoledì mattina con abbondanti colazioni e poi non va trascurato il fatto che al plano 1035 ci sono molti cavalli. Ogni minatore portava appesa alla cintura un'ascia; con queste asci e, se vivi, hanno potuto macellare quanto bestie volevano. Oltre alle colazioni, gli uomini avevano anche caffè e bevande. Abbiamo riferito qui tutte te ipotesi, abbiamo accennato a tutte le probabilità. DI più non si può dire. La risposta agli interrogativi sta in fondo al pozzo. Ma quan¬ do si raggiungerà 11. fondo? Al riguardo nessuno può fare ragionevoli previsióni. Sono passati ormài cinque giorni, 120 ore di' angosciosa attesa. I nervi delle migliala di persone che premono contro le cancellate della miniera sono stati messi a dura prova. I parenti dei minatori sepolti (ieri sono arrivato dall'Italia le loro famiglie al completo), dopo lo sfogo di disperazione dei primi giorni aspettano, ormai senza più reagire, la fine della tragedia. Sono li immobili, stretti gli uni agli altri, sul prato di fronte alla miniera, seduti per terra o sulle panche. Sono state rizzate molte tende e le Infermiere della Croce Rossa girano tra la folla silenziosa distribuendo viveri: di tanto In tanto. Nel mentre, entrano ed escono dalla miniera le ambulanze della Croce Rossa, le auto del pompieri, tecnici, medici, soldati, . giornalisti e - funzionari, la-folla U segue con uno sguardo assente, quasi indifferente. ,,',;'. ■.'<■-"!'" Dietro 1 cancelli, sulla sinistrai o'ò una tettola, di lamiera dove sono appese lo biciclette dei minatori sepolti; di notte la tettola e tenuta ifltmumata, còme se da un momento all'altro dovessero tornare 1 proprietari a riprendere le loro bici. Questo lampadine sotto la tettola ci ricordano la luce fioca che, seguendo una-pietosa tradizione, in un giorno' di novembre I tedeschi, in attesa del congiùnti dispersi in guerra, accendono sui davanzali delle finestre. Di fronte al cancelli, a meno di cento metri, c'è il pozzo tragico che continua da cinque giorni a buttar fumo. La bocca del pozzo è dietro una facciata in mattoni rossi con delie vetrate slmile a quelle di una chiesaSi aggirano 11 intorno, fra ripiani di cemento armato e' travature di ferro arrugginito, gii uomini delle squadre di soccorso con maschere e bombole per l'ossigeno; sulle spalle. Lavorano sènza badare otta fatica e al sonno. "Questa gara'di generosità riesce a distoglierci per qualche momento dalle amare riflessioni sulle schiaccianti responsabilità di chi avrebbe potuto evitare questa sciagura. Stamane alle 10 el saranno 1 funerali del dieci minatori, fra 1 quali tre Italiani, eatrattl nel giorni scorai dal pozzo. Seguiranno i feretri migliala di persone, re Baldovino, te autorità italiane, francesi * belghe con il ministro del Lavoro, Vi gorelli „ tornato Ieri a Roma e atteso nuovamente a Marcinelle, probabilmente anche Umberto di Savoia, il cui arrivo era preannunciate. per O pomeriggio di domenica, Non el saranno discorsi. . Massimo Conti

Persone citate: Baldovino

Luoghi citati: Italia, Marcinelle, Roma