Assoluzione per il Genoa ? di Giulio Accatino

Assoluzione per il Genoa ? ATTESA PER STASERA LA SEB.TEMZA DELLA LEGA Assoluzione per il Genoa ? Giornata di intensi interrogatori - Eranche parole del comm. Repetto- Come rispondono Baroni e 0ritti - Accusatori ed accusati parlano di ricorsi a tribunali ordinari DAL NOSTRO INVIATO Milano, lunedi mattina. Questa «era alle 18 — salvo sorprese o rinvi! — il presidente della Lega nazionale, conte Giulini, leggerà alla stampa il dispositivo della sentenza sul < caso Genoa »; la discussione della causa è durata due giorni con interrogatori, confronti, contestazioni fra le parti. L'esame del « caso Genoa » è stato iniziato nel pomeriggio di sabato con l'interrogatorio del giocatore Castoldi, con la deposizione del Dusi, teste a difesa della Società ligure e con il primo confronto fra io stesso Dusi e il principale accusatore ed iniziatore della vertenza, il milanese Baroni. Ieri è stata la volta del Griffi, socio in affari del Baroni, del Motta agente genovese della comitiva e infine del dirigente genovese comm. Repetto chg si è fatto assistere dal legale della Società rossoblu, aw. Afferni. Non abbiamo assistito al colloquio avvenuto nel segreto della sala del Consiglio ma i vari personaggi C«imputati» o testi che siano) hanno raccontato ai giornalisti le vicende degli interrogatori e dei confronti. I signori Gritti e Baroni hanno pienamente confermato le loro accuse, dichiarando senza reticenze di aver organiz^ zato, verso la fine dell'inverno e nella primavera del 195b, una serie di combines per alcune partite in evi era impegnato il Genoa: prima con la Spai, poi con il Bologna mentre non sarebbe riuscito il colpo in oc casione dell'incontro con la Sampdoria. Non pare che i due siano andati oltre nelle dichiarazioni, non sono stati fatti i nomi dei giocatori che si sarebbero lasciati corrom pere. Sia il Gritti che il Baroni insomma, avrebbero corredato la loro deposizione soltanto con accenni ad alcune persone che sarebbero state parte in causa deB'ilJecito mercato. Sono anche saltati fuori i nomi di due giocatori (Cattani e Frizzit) assolutamente estranei ai fatti, ma informati — sostiene il Gritti — di tutto gfdgncsl guanto stava succedendo. TI fatto però non è confermato da altre fonti. Il Motta ha negato tutto e alla fine non ha accettato il confronto con il comm. Repetto, eclissandosi in tutta fretta. Dopo la tesi d'accusa, ecco le dichiarazioni del dirigente genoano comm. Repetto, personalmente chiamato in causa come «responsabile della presunta frode sportiva». Repetto ha mostrato a tutti alcune lettere scambiate appunto nei primo quadrimestre del 'si, con il Livio, lettere con le quali il dirigente rossoblu respingeva recisamente richieste di denaro fatte dal Livio stesso a nome del Baroni come saldo delle * prestazioni avute». Il Repetto ha ammesso di aver avuto contatti con il Baroni, affermando però che si trattava di combinare l'acquisto del giocatore Buzzin con il quale sarebbe stato anche raggiunto un accordo e firmato un compromesso. Il Buzzin, interrogato, ha ammesso l'esistenza delle trattative e del compromesso. Dopo l'interrogatorio da parte dei dirigenti della Lega, il comm. Repetto è immediatamente parttio per Genova assicurando di tornare a casa perfettamente tranquillo e fiducioso che la sentenza sarà favorevole alla causa della Società da lui rappresentata. « L'aw. Afferni — ha detto il comm. Repetto — ha presentato delle richieste di assoluzione completa, e io personalmente ho aggiunto che desidero che la Lega mi autorizzi immediatamente ad adire le vie legali contro i miei diffa¬ matori. Questa causa si farà e si farà presto ». Della stessa idea sembra anche il Baroni che insiste nel chiedere il giudizio della magistratura ordinaria « davanti alla quale — ha detto esplicitamente — produrremo prove inconfutabili. In tribunale farò i nomi dei giocatori che si sono prestati alla manovra: uno della Spai e due del Bologna. In quella circostanza il mio legale insisterà presso i giudici per avere dalla controparte una forte cifra come risarcimento danni, cifra che intendo devolvere a favore degli stessi giocatori che potrebbero aver nocumento dalla nostra vertenza ». Come si vede, le due opposte tesi convogliano verso lo stesso fine. La discussione della causa davanti ai giudici della magistratura ordinaria. Si farà veramente questo processor E' quello ohe vedremo. Il « caso Genoa » non deve far dimenticare che un'altra causa è in corso presso la Lega, quella in cui è implicato il Piacenza per il reato di stentata corruzione» per la partita Piombino-Piacenza. Il legale della società emiliana ha presentato richiesta di rinvio per permettere al comm. Aibonetfi di presentare un memoriale a difesa, dato che l'ingiunzione e la citazione a giudizio sarebbero giunte alYinteressato sol* tanto tre giorni prima del dibattimento. La Lega ha accettato l'eccezione presentata dalfavv. Franzanti, per cui la discussione del < caso Piacenza» è stata rinviata di qualche giorno. Il comm. Albonctti dovrà far pervenire alla Lega un memoriale entro le ore 1S di venerdì prossimo. Prevedere una sentenza di condanna o di assoluzione prima che i giudici possano esaminare le tesi difensive della società chiamata in causa non certo possibile, però negli ambienti delia Leqa milanese regna un certo pessimismo, far. se perchè le prove raccolte a carico del sodalizio piacentino sembrano piuttosto aravi. E' prudente comunque non anticipare i tempi. La sentenza per il Genoa verrà resa nota questa sera. Alla fine della settimana saranno prese decisioni anche per il Piacenza. Ieri notte sul « caso » ohe concerne i rossoblu sono incominciate a correre alcune voci. Mancano notizie ufficiali sulle decisioni che il Consiglio i Lega avrebbe preso ieri a Milano. Comunque pare che il « caso Genoa », debba essere archiviato definitivamente per < non aver raggiunto la prova della partecipazione dei dirigenti del Genoa alla presunta frode sportiva denunciata in atti*. Il dirigente genoano comm. Repetto verrebbe ammonito per aver trattato l'acquisto del giocatore Buzzin fuori dei tempo stabilito dal regolamento, e nello stesso tempo sia il comm. Repetto che il comm. Valperga sarebbero invitati a non trattare questioni calcistiche con elementi non tesserati dalla Federazione. Questi i < si dice ». Tra poche ere sapremo se corrispondono alla realtà. Giulio Accatino

Luoghi citati: Genova, Milano, Piacenza