Eden favorevole all'«unione» ma i sindacati si opporrebbero
Eden favorevole all'«unione» ma i sindacati si opporrebbero Eden favorevole all'«unione» ma i sindacati si opporrebbero Un questionario agli industriali per l'eventuale partecipazione al "mercato comune,, • Già 15 adesioni alla Conferenza di lunedì per l'Egitto l r z ì a i o e o (Nostro servizio particolare) Londra, 28 settembre. Quindici dei .18 paesi che hanno preso parte alla seconda Conferenza londinese per Suez hanno chiaramente manifestato, tramite 1 loro rappresentanti diplomatici, l'Intenzione di aderire alla progettata «Associazione degli Utenti » del Canata I tre Paesi che hanno invece avanzato riserve circa il plano anglo franco-americano e la cui decisione definitiva non è stata ancora presa sono: Pakistan, Etiopia e Giappone. La nuova Conferenza, al 11-: vello degli ambasciatori, per definire 1 compiti dell'Associazione degli utenti, avrà Inizio lunedi, a Londra. Grande interesse suscitano frattanto In Inghilterra le possibilità di un'adesione britannica ad iniziative europeistiche, in seguito al recenti colloqui tra Eden e Mollet a Parigi che hanno rafforzato l'Intesa anglo-francese, di fronte al pericoli del problema egiziano. L'Inghilterra sembrerebbe disposta a divenire uno dei Paesi del « mercato comune » europeo, concepito a Messina nel giugno 1056 e che, in queste settimane, è oggetto di analisi da parte deU'O.E.C.K. (Organizzazione Europea Cooperazione Economica). Londra — secondo notizie di stasera — prenderebbe parte fin dall'inizio alla costituzione di questa «area di liberi traffici» e mirerebbe a divenirne — come massima potenza industriale europea — il « socio » preminente. Che a Londra ormai si abbiano intenzioni positive è dimostrato da varie iniziative ufficiali. Anzitutto, dalla frase inserita ■ su precisa richiesta britannica nel comunicato finale ad operare per 11 < rafforzamento » della cooperazione economica fra 1 Paesi europei e a studiare le « nuove forme » che questa cooperazione potrebbe assumere. I giornali inglesi non hanno dubbi: questa frase, secondo loro, non può essere che un accenno alla pos sibilità di una partecipazione britannica al «mercato comune ». 1TtsFmurpn o e e i » a i i » a ò e Il cancelliere Mac. Millan e 11 ministro del Commercio Thorneycroft sono attualmente a Wàshington, < stanno discutendo, con 1 ministri delle Finanze dei Paesi del Commonwealth, 11 progetto di una unione economica europea: raccoglierebbero anche il loro parere su un'eventuale adesione Inglese alla comunità europea. » Slr Anthony Eden ha sottoposto frattanto- il medesimo problema all'esame dell'«Associazione britannica degli Industriali» e alla direzione della «Confederazione del sindacati», sollecitando una risposta entro 11 15 ottobre. Una volta in possesso di tutti questi punti di vista, 11 governo prenderebbe una decisione finale. Numerose sono le considerazioni che — secondo la stampa — avrebbero indotto 11 governo a prendere seriamente in esame il progetto concepito a Messina dalla Germania, dalla Francia, dall'Italia e dal tre Paesi del Benelux. L'Inghilterra, secondo il parere unanime dei giornali, entrerebbe però ad una condizione: che le venisse lasciati" la libertà di fissare le proprie tariffe con i Paesi fuori del « mercato comune » (fra i quu'11, com'è noto, quasi tutte le tariffe verrebbero abolite); e se questa condizione sarà accettata, Londra cercherebbe di far partecipare al «mercato» anche alcuni- Dominions, quali il Canada e II Sudafrica. Quest'ultima possibilità sarebbe appunto stata dibattuta òggi a Washington, al convegno del Ministri delle Finanze del Commonwealth. Le previsioni sono sempre rischiose, ma non al può fare a meno di notare che tutta la stampa considera un'adesione inglese come « assai probabile »: ed è incoraggiante vedere che tutti i giornali — conservatori, liberali e laburisti — sollecitano il Governo a rispondere positivamente. L'opposizione maggiore verrà certamente dal sindacati, che vedono nel progetto una minaccia al « pieno impie'go » e la necessità di una maggiore produttività Individuale.
Persone citate: Anthony Eden, Millan, Mollet
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