Valide le mazze della spasa rapita

Valide le mazze della spasa rapita Valide le mazze della spasa rapita In un primo giudizio Graziella Pirri era stata prosciolta da ogni legame Ora la .magistratura dovrà decidere sulla trascrizione dell'atto - Il marito è sempre in carcere (Nostro servigio particolare) Roma, 27 settembre. Nessuna vicenda matrimoniale forse appare cosi intricata e complessa — nel suol sviluppi giuridici e perfino in quelli « costituzionali » — come quella di Graziella Pirri e di Alfio Maugeri che il Tribunale di seconda istanza del Vicariato di Roma ha dichiarato legittima mente - coniugati mentre lo sposo è tuttora incarcerato sotto l'accusa di ratto e dopo che per varie settimane il sacrato di tre parrocchie dei Messinese aveva recato l'annuncio dell'annullamento di tali nozze. I lettori ricorderanno gli antefatti. Nel giugno dell'anno scorso, il Maugeri, scortato da alcuni suoi « bravi », mascherati al pari di lui, penetrò nella casa della prosperosa Graziella e dopo averla legata ed imbavagliata faceva perdere le sue tracce. Vane riuscivano le ricerche del carabinieri. Fino a che, tre settimane dopo, il rapitore e la rapita si presentavano nottetempo alla parrocchia di Santa Caterina Valverde il cui pievano, mons. Ceraolo, procedeva al rito nuziale. II Procuratore generale della Repubblica ordinava immediatamente l'arresto non soltanto del Maugeri, ma del due avvocati cui aveva ricorso come a testimoni del rito, e dello stesso pievano. Trascorrevano altre settimane e la Pirri abbandonava 11 maritò e. rifugiandosi nella casa paterna, affermava d'avere accondisceso al « sì » fatale dopo che la sua volontà era stata coartata. Essa anzi iniziava una procedura di annullamento davanti • alle autorità religiose e queste, per legittima suspicione, assegnavano il dibattito anziché al Tribunale ecclesiastico di Palermo a quello dipendente dal Vicariato di Roma, in prima istanza, questo riconosceva la tesi della Pirri conclamandola prosciolta da ogni legame matrimoniale. Contro questa sentenza, come vogliono le norme dei Tribunali ecclesiastici, si appellò però il defensor vi rimili ed ora, come si è detto, 11 Tribunale di secondo grado ha stabilito di convalidare il matrimonio canonico. Per la giustizia ecclesiastica, la sentenza è definitiva salvo che contro di essa una delle parti voglia adire alla Sacra Rota (corrispondente alla Suprema Corte di Cassazione) che, come è noto, ha giurisdizione su tutto 11 mondo e nel aq'imÌI "aTedono riudtel F <il"varì quale siedono giudici ai var Paesi mentre la presiede il francese mons. Julllard. IChi conosce anche superficialmente la procedura dei Tribunali ecclesiastici stupirà della rapidità quasi eccezionale con cui si sono svolti due dibattiti quando, spesso, fra Istruttorie di primo e di secondo grado intercorrono lunghi anni. Verrebbe quasi fatto di domandarsi se tale Inconsueta rapidità intenda assolvere 11 parroco di Santa Caterina Valverde dall'accusa di scarsa prudenza che avrebbe potuto essergli rivolta e insieme richiamarsi alle norme dei Patti Lateranensi che impongono la trascrizione del matrimonio religioso negli atti di stato civile del municipio. Quando, invece, precisamente in questi giorni la Corte di Appello di Messina ha stabilito di rimettere al Tribunale l'esame della opposizione presentata a suo tempo contro la trascrizione agli effetti civili del matrimonio religioso. Dopo che il Tribunale avrà deciso sulla trascrizione del matrimonio, riprenderà il processo penale pendente contro Al- fio Maugeri ed 1 suol complici imputati di ratto e di altri reati. Qui appunto si dellnea il conflitto tra la norma civile e quella ecclesiastica. Quella intendendo punire gli attentati alla società e alla libertà, e l'altra intendendo sancire in modo imperativo e perpetuo il pentimento del fallo e l'esercizio del libero arbitrio. Come si vede, ai messinesi ed in particolare al borghigiani di Barcellona, di Giarre nonché di Santa. Caterina Valverde — sul cui sacrati si vanno alternando le contrastanti sentenze romane — non mancano gli argomenti per dividersi in diverse fazioni. Alfio Maugeri intanto continua ad essere detenuto nelle carceri di Carrubbara. Carlo Richeimy

Luoghi citati: Barcellona, Giarre, Messina, Palermo, Roma