Ricordo d'un amico

Ricordo d'un amico Ricordo d'un amico Ci insegnò soprattutto a non irrigidirsi, a capire Nella sua qua lità'di uomo privato era di una delicatezza che aveva dèi poetico «Vieni a trovarmi qui al mare, ma prima del 15 settembre: poi entrerò In clinica per operarmi a causa di quel disturbo che, ti ricordi, mi prese in Cina ». E io non sono andato, e non me ne consolo, alla sua bella villa alla Marina di Poveromo un luogo, per merito suo, noto a mezzo mondo — nel verde bosco del pini, all'orlo del Tirreno, spalleggiata dalle campagne e dalle alture eh poi si alzano sino al fantasioso frastaglio delle Apuane.' Versilia, Toscana, cose sue, memorie e sogni suoi assaporati in quel bellissimo libro di pace, che, fra altri importanti della sua penna, ci ha lasciato, l'Inventario della casa di campagna: Quel « disturbo » io ricordo: eravamo a Pechino, giusto un anno fa in visita al vice-ministro dell'Istruzione e trattavamo minuziosamente il problema pratico dei possibili scambi culturali fra t due Paesi. Ed egli a un tratto si alzò e si allontanò, dolorante, mortificato. Un male che lo incurvò un poco in questi ultimi mesi, ma non' gl'lmpedl di sostenere le fatiche della recente battaglia elettorale, che lo portò assai vicino a una vittoria in grandissima parte personale. Ed ora, all'improvviso, non c'è più. Ecco qui sul mio tavolo l'ultimo numero di Ponte, la sua creatura: sempre eguale, la copertina bianca, il titolo rosso, e l'omino col badile sulla spalla, che passa un ponticello di legno gettato su due tronconi di rovine. Se l'era disegnato lui, se ricordo bene (il disegno, la pittura era il suo hobby segreto): ma era certo lui l'uomo che quel ponte spirituale l'aveva costruito e aveva invitato gli amici a passarlo insieme e aveva insegnato come. Da dieci anni teneva quel posto.che gli competeva, Analmente, fra gl'italiani, In quei clima di libertà rieducata che, ancora oggi, è quello In cui viviamo, anche fra delusioni e rimorsi, ma con una fede che sarebbe un torto non avere. Piero Calamandrei rappresentò meglio di ogni altro fra noi questa stagione del faticoso passaggio, fra punti e soluzioni estreme con un coraggio e una chiarezza di spirito, con un calore di rettitudine che resteranno esemplari. Il giovane combattivo di »Von mollare seppe, divenuto politico adulto, insegnar soprattutto a non irrigidirsi, a capire, parola grande. Di cento cose questi o quegli italiani potranno essergli debitori, ma di que1 'timo gli dobbiamo essere debitori tutti. Lasciate tuttavia agli amici serbare ricordi più intimi, rimpianti e cofeolazioni più affettuose: perché egli era, voglio dirlo, nella sua qualità di uomo privato di una delicatezza che aveva del poetico. ' Tutte le sere al tramonto nella sua villa marina appariva una farfalla: da anni, tutte le sere al tramonto. Ed egli l'aspettava e la contemplava intenerito, col senso di un misterioso messaggio che gli ve- nisse da chissà dove'. E' tor- nata quest'anno? Erbe e farfalle amò sempre. «Ai miei eredi — scrisse nell'inventario lascerò detto che, in quanto alle mura di quella casa [la sua di campagna] se le prendano pure per loro; ma in quanto al mio erbario, che racchiude il vecchio odore di questa terra, quello bisognerà che me lo seppelliscano accanto, come mia suppellettile personale », E la farfalla insieme. Franco Antonicelli

Persone citate: Franco Antonicelli, Piero Calamandrei, Poveromo

Luoghi citati: Cina, Pechino, Toscana