Il livello del Sesia a Vercelli è aumentato di quasi 6 metri

Il livello del Sesia a Vercelli è aumentato di quasi 6 metri Il livello del Sesia a Vercelli è aumentato di quasi 6 metri Nel suo corso turbinoso il fiume ha travolto diversi ponti di legno e trasporta una grande quantità di detriti - L'Elvo è straripato in tre paesi - Gravi danni nel Biellese fino nella zona d'Ivrea Vercelli, 26 settembre. Il maltempo, che da lunedi sera imperversa su tutto il Piemonte ha colpito con particolare violenza la vasta nona compresa nel triangolo che ha per vertici Vercelli, Varallo Sesia e Ivrea. Da ogni centro si segnalano allagamenti, crollo di ponti, frane, interruzioni del traffico, devastazioni nelle colture, case minacciate, alberi divelti, pali telefonici e telegrafici abbattuti. Il disagio delle popolazioni è notevole, i danni materiali cono ingenti. Nel Vercellese, la zona più squassata dal nubifragio è quella di Casanova Blvo, Quinto e Oollobiano. Il torrente Blvo, che nei pressi di Collobiano unisce le sue acque a quelle del Cervo, questa mattina all'alba ha rotto gli argini per circa ISO metri, sommergendo le risaie e allagando le case. La popolazione, svegliata dalle raffiche di pioggia e dal gorgogliare della valanga limacciosa che si abbatteva contro muri e porte, ha lavorato fino a sera per prosciugare le stanze del pianterreno. Nelle stalle, i bovini avevano l'acqua fino al ventre. Nelle aie, galleggiavano galline e conigli annegati. Ufo il disastro vero e proprio lo hanno subito le colture di risone. Oltre 300 giornate di terreno — più di 80 ettari — sono sommerse. Proprio oggi sono arrivate le ta- gliariso per cominciare il lavoro di raccolta: le piantagioni offrono una visione desolante. Nella cascina dell'agricoltore Paolo Duiìo i danni ammontano a qualche milione, nell'ottimistica ipotési che i circa 800 quintali di risone che produce ogni anno perdano — a causa dell'alluvione — solo il 60 per cento del valore. Anche nel vicino comune di Quinto vaste risaie sono allagate. Dove il risone era già stato tagliato ma non rimosso, l'acqua lo ha portato via. Durante la notte, il livello del fiume Sesia — controllato al ponte di Vercelli — è aumentato di quasi 6 metri. Tra i gorghi affiorano tronchi d'albero, legname, masserizie spazzate via dalle baracche dei pescatori. Alta periferia di Vercelli, le acque straripate dalla sponda sinistra del Sesia si sono spinte verso la frazione Brovarone, isolando due cascine. Ana logamente si è verificato sulla sponda destra, in frazione Cappuccini, dove i vigili del fuoco lianno dovuto accortere con una motobarca per salvare due ragazzi — Battistino Salis di li anni, e Carlo Conforto di 10 — i quali sorpresi dall'inondazione mentre giocavano sull'aia, si erano rifugiati sul fienile, completamente circondati dall'acqua. Ancora più grave la situazione in Valsesia, dove stanotte alle S si è scatenato un nubi- a fragio violentissimo. I fiumi Sesia e Mastallone sono in piena, si teme che da un momento all'altro rompano gli argini. Torrenti e canali sono anch'essi rigonfi, irrompono a valle trascinando macigni e piante. A Varallo, presso Crevola sono crollate due travate in cemento, già pronte per la gittata, del nuovo ponte sul Sesia. La terza travata è rimasta lesionata por il crollo di alcuni pontoni. Il sinistro è stato provocato dalla massa di detriti e tronchi d'albero accatastatisi contro i piloni. Anche il castello di travature in legno che sorreggeva il vecchio ponte pensile è crollato: i danni ammontano a SO milioni. Il Sesia ha sommerso in Valgrande una vasta area attigua alla strada provinciale, in regione Balangera. A Isola di Vocca il ponte pensile è pericolante, a Scopa le campagne, il campo sportivo e un ponte in cemento sono sommersi. La corrente del fiume ha trascinato con sé, a Mulino Nuovo, addirittura un ponte di ferro. Numerose le frane: una, di paurose proporzioni, è caduta Mola in regione casacce, ostruendo un lungo tratto della strada provinciale. In Valsermenza, a Cerva di Rossa, un'altra frana ha sfondato un muro di sostegno e un segmento della carrozzabile. In Val .'Egna, a Carcoforo, alcune case sono minacciate dal torrente Egna che ha invaso parte della strada dopo aver sommerso il ponte in cemento e distrutto quello in legno. La situazione del più piccolo Comune d'Italia è drammatica, da Varallo sono partiti i carabinieri e i vigili del fuoco per recare aiuti alla popolazione. Su tutta la Valsesia continua a piovere a dirotto. Oggi il Sesia aveva già superato di un metro il livello raggiunto nell'alluvione del 1948. Qravissimi anche i danni al patrimo nio ittico, che rappresenta una delle maggiori risorse della Valle. Migliaia di pesci sono stati uccisi dal nubifragio, altri vengono scagliati sulle rive e catturati. A Vocca, un pe scatore ha preso con le mani una trota di 9 chili. Nella bassa Valsesia, il torrente Sessera ha provocato altri guai, minacciando anche l'abitato di Guardella presso Borgosesia. Nel Biellese, nelle ultime H ore sono caduti circa So centimetri di pioggia. Il nubifragio ha raggiunto la massima intensità la scorsa notte, causando frane nelle zone collinari e straripamenti in pianura. A Mongrando, il torrente Viona ha allagato i campi spingendosi fino all'abitato. In molte case, il pianterreno è stato sommerso da un metro d'acqua. A stento gli abitanti, sorpresi nel sonno, hanno'potuto mettere in salvo il bestiame e le masserizie. Una cascina è stata fatta sgomberare perché, investita dalla valanga d'acqua, presenta pericolose incrinature. Si lamentano danni anche a Cossato, Castelengo, Trivero (dove è crollato parte di un muro laterale di una casa: salve per miracolo le due abitanti, Rosa Giardino Roo e la figlia), Vigliano. A Salussola, in frazione Arro, un'infiltrazione d'acqua nell'impianto elettrico ha causato un corto circuito. Le scintille hanno appiccato il fuoco al fienile della cascina dell'agricoltore Augusto Vercellone: B500 quintali di fieno distrutti, mille metri quadrati di tetto in cenere. Nell'Eporediese, la Dora Baitea è straripata in più punti allagando centinaia di ettari di terreno in tutto il basso Canavese. Nel Comuni di Vische e Borgomasino, notevoli danni alle colture di granturco, ai frutteti, vigneti e orti. L'acqua ha invaso anche la vicina cam- efIotrntvacfbzntVgcWTvlMsIdsdtmtcsosscvhVmAè -, - vagna di Banchetto, interrom- e pendo la strada per Lessalo, Fiorano e Alice Superiore. Tutto il traffico da queste località e dalla Val Chiusetta verso Ivrea — compresi i numerosi pullman di operai — stamane e stato dirottato per Borgo- franco sulla statale di Aosta. Il tragitto, prolungato cosi di oltre una ventina di chilometri, ha provocato un notevole ritardo nell'inizio del lavoro nelle fabbriche di Ivrea. Moltissimi gli operai della < Olivetti» che si sono presentati allo stabilimento dopo le 9, o che non si sono presentati affatto perché residenti in zone bloccate dall'acqua. „ j