L'autista che uccise 4 persone dice di essere svenuto al volante

L'autista che uccise 4 persone dice di essere svenuto al volante Lo spaventoso incidente net Piacentino L'autista che uccise 4 persone dice di essere svenuto al volante Prima urtò di striscio un altro camion - Poi schiacciò la "1100,, (Dai nostro corrispondente) Piacenza, 25 settembre. Solo stamane è stato possibile identificare tutte le vittime della sciagura automobilistica accaduta ieri sera Bulla Via Emilia nei pressi di Alseno. Dai rottami d'una « 1100 », all'alba, Bono stati estratti gli ultimi due corpi straziati. Quattro morti — l'assicuratore Corrado Conti, di 31 anno, la moglie Silvana Rusconi, di 20 anni, la signora Giuliana Ghiselli in Foschini, di 26 anni, tutti di Ravenna, e l'autista Germano Lermo, di 27 anni, da Cengio Savonese — costituiscono il tragico bilancio del dramma. Ad essi vanno aggiunti Francesco Giugliano, di 25 anni, da Carcare Ligure, e l'industriale cartotecnico Gian Antonio Foschini, di 29 anni, da Ravenna, entrambi rimasti feriti anche se non gravemente. In attesa che si concluda il paziente lavoro d'indagine svolto dal pretore di Fiorenzuola, dott. Cucchi, è possibile effettuare sulla base delle testimonianze raccolte una prima ricostruzione del dramma. Un pesante autotreno savonese ca. rico di argilla percorreva la notte scorsa la Via Emilia nel tratto tra Parma e Piacenza. Alla guida era il Ghigliano, mentre 11 secondo autista, il Lermo, stava forse riposando nel tettuccio della cabina. Alle 22,30 circa l'automezzo incrociava, un chilometro prima di Àlseno, appena passato 11 confine tra te provinole di Parma e di Piacenza, un altro autotreno, di Modena, un OM Orione, guidato da Ferdinando Miami, di 32 anni, con a bordo il secondo autista Enzo Zanarinl, entrambi modenesi. I due dapprima non notavano nulla di anormale nel veicolo che ve. niva incontro. Ma improvvisamente esso deviò a sinistra, verso di loro. I due automezzi si urtarono di striscio: il mozzo d'una ruota anteriore della motrice savonese urtò quello d'una ruota posteriore dell'* O. M. », che restò bloccato. Poi, dopo questo scontro, l'autotreno ligure, proseguendo senza controllò, piombò su una «1100» di Ravenna che seguiva l'« O. M. », la trascinò per qualche metro e infine la schiacciò contro un pioppo al margine della strada. La motrice dell'autotrenlo si arrestava con la parte ante riore sollevata lungo il tronco del grosso albero, piegandolo come un fuscello. Nella « 1100 » c'erano il Conti, la moglie e la signora Ghiselll. Tutti e tre sono deceduti sul colpo, come il secondo autista del camion il cui cadavere è rimasto impigliato ai rami dell'albero. Francesco Ghigliano, il gui datore dell'autotreno Investitore, attualmente ricoverato all'ospedale dì Fidenza, dopo le prime informazioni reticenti sulle possibili cause della tremenda sciagura, nel pomeriggio di oggi ha abbozzato, parlando con i giornalisti, quella che probabilmente sarà la tesi difensiva che sosterrà quando verrà interrogato dai carabinieri. « Sono svenuto — ha dichiarato, — ho avvertito che mi venivano meno' le forze, poi mi sono risvegliato all'ospedale. Non ho neppure avvertito l'urto e lo schianto». Le salme del signor Conti e della signora Rusconi sono partite stasera per Ravenna. La signora Rusconi, già madre di un bimbo di tre anni, attendeva un secondo figlio. Per Ravenna è pure partita la salma della signora Ghiselll' che ha lasciato due figli rispettivamente di otto e quattro anni. Suo marito, il signor Gian Antonio Foschini, partito oggi da Fiorenzuola, non conosce ancora la tragica sorte della moglie. Domattina partirà per Savona la salma del Lermo. Dopo il sopraluogo degli esperti, il tragico groviglio di rottami, tutto ciò che è rimasto della cabina dell'autotreno savonese dell'automobile di Ravenna, è stato rimosso. Domattina il Ghigliano fornirà per la prima volta in via ufficiale la sua versione sulla tragedia al carabinieri di Fiorenzuola d'Arda. a.