Un pazzo uccide una donna e ferisce un uomo a rivoltellate

Un pazzo uccide una donna e ferisce un uomo a rivoltellate Panico a San Vittore Olona per r assurda gelosia di un settantaduenne Un pazzo uccide una donna e ferisce un uomo a rivoltellate Lo sparatore è un ex sottufficiale di polizia-Entrato in un Circolo, ha esploso tre colpi contro un dipendente comunale Poi è- uscito minacciando i passanti con l'arma ed ha sparato alla gerente di un bar - L'assassino ancora latitante i n e o (Dal nostro corrispondente) Milano, 25 settembre. Un ex-sottufficiale di polizia di 7S anni, improvvisamente impazzito, ha ucciso stamane, poco prima di mezzogiorno, una donna e ha ferito gravemente un uomo. Compiuto il misfatto, l'omicida è fuggito nelle campagne di Cerro Maggiore, dove è ricercato dalla polizia di Milano, Legnano e Lodi. n sanguinóso episodio è avvenuto alle 11,45 a San Vittore Olona, piccolo centro agricolo nei pressi di Legnano. L'assassino, Giuseppe Gulisano, è di origine meridionale e abita con la moglie in via Manzoni a San Vittore Olona. Il movente della sparatoria pare vada ricercato in motivi di interesse: il Gulisano aveva in fatti dei piccoli debiti. Altre persone sostengono tuttavia che l'ex-sottufficiale sia stato preso da un repentino e assurdo accesso di gelosia senile. La tragedia s'è iniziata nei locali del Circolo cooperativistico sanvittorese, in corso Sempione di Som Vittore Olona. Il - Gulisano, entrato alle 11,45 nel locale, si è decisamente diretto al primo tavolo di destra, dove, seduti, stavano discutendo lo stradino municipale Luigi Bettinelli, di 45 anni, e il presidente del Circolo Emilio Martignoni, con l'addetto alle pompe funebri Luigi Sala. L'anziano uomo- rivolgeva al Bettinelli alcune frasi sconnesse di cui nessuno riuscì ad afferrare il significato ed estratta una pistola automatica, esplodeva tre colpi in direzione dello stradino che, colpito al viso, al petto e in direzione del cuore, cadeva sulla sedia e poi sul pavimento Il Bettinelli veniva subito soccorso e trasportato all'ospedale di Legnano, dove i medici erano costretti a sottoporlo a pronto intervento chirurgico per strapparlo alla morte: le sue condizioni tuttavia permangono gravissime. Il folle sparatore nel frattempo, guadagnata rapidamente l'uscita, anziché fuggire raggiungeva il vicino bar-tabaccheria <H Piemontese», in via Magenta. Dietro il banco di vendita si trovava la gerente, signora Gianna Musazzi, di 37 anni, madre di due figlie in tenera età che- stavano giocando vicino a lei: la donna volgeva le spalle al Gulisano, che non appena entrato gridò a squarciagola: < A chi devo dare 500 Href ». Quasi contem . porancamente il vecchio espio-\|deua altri due colpi di pistola\ che raggiungevano la tabac-, \T ^ mV' i™° j££ *522fc|i i i ' , e , e trasportata all'ospedale, decedeva. Compiuto il misfatto, il Gulisano si dava alla tuga attraverso i campi di Cerro Maggiore, tenendo sotto la minaccia dell'arma quanti osavano n o pararsi dinanzi a lui. La persona che per ultima lo ha visto, nella frazione San Lorenzo di Nerviano, è un fattorino di banca, Giannino Gallo Stampino, di S8 anni. Il Gulisano lo ha salutato con fare tranquillo, come se nulla fosse accaduto, dicendogli che se ne andava a fare una passeggiata, ed ha proseguito il suo cammino senza fretta. La polizia, subito chiamata sul posto, ha interrogato i testimoni della prima sparatoria. Costoro hanno dichiarato che il vecchio ex - sottufficiale era entrato nel locale del Circolo apparentemente calmo. La sua furia è esplosa improvvisamente contro il Bettinelli, sul quale il Gulisano, dopo avere esploso due colpi di pistola che avevano fatto stramazzare 10 stradino al suolo, aveva sparato il colpo di grazia in direzione del viso. Nel corso delle indagini è emerso che lo sparatore, abitante nello stesso stabile del Bettinelli, aveva ottenuto un prestito dallo stradino, che qualche giorno fa aveva chiesto la restituzione del suo denaro. Da allora il germe della follia ha cominciato à minare 11 cervello del poveretto. Circa due ' anni fa l'ex-sottufficiale mangiava qualche volta presso il locale « Il Piemontese ». Una sera vi era stata una contestazione sul resto di una consumazione. L'uomo sosteneva che gli era stato restituito un biglietto da 500 lire anziché uno da mille. La partita non era mai stata saldata. Il Gulisano da giorni era irrequieto ed era stato più volte sentito esclamare minaccioso: « Salderò i debiti a modo mio. Ho qualcuno da far fuori: al meno tre persone ». Nessuno ci aveva però fatto caso. Stamane, verso le undici, aveva avu to in casa una violenta lite fmdltfsdso con ja moglie, poi era uscito e | dalla sua abitazione sbattendo violentemente la porta. Egli era noto in paese per il suo carattere violento e litigioso Tutti i testimoni interrogati riferiscono die egli non lasciava cadere motivo per attaccar lite con tutti. Mentre il cadavere della po vera Musazzi è stato messo a disposizione dell'autorità giudiziaria, i medici sono stati costretti ad alternarsi al capezzale dello stradino, che è rico verato, in condizioni disperate, all'ospedale di Legnano. Gli sono state operate diverse tra- n o i . sfusioni di sangue ed è stato \aottcposto „d vn diffìcile inter\ve,lto chirurgico. Nel pomerig, , carabinieri hanno vroce- wSSbX. anche |« altri, testimoni. Sarebbe o emerso che Giuseppe Gulisano era stato preso da un'insana forma di gelosia per la moglie settantacinquenne, alla quale rimproverava di avere intrecciato, di recente, una relazione col Bettinelli, padre di due ragazzekdi 15 e 14 anni. La tragedia ha sconvolto la rio mo lanfamiglia dell'ex-sottufficiale. La moglie dello sparatore e le sue due figlie sposate, residenti l'una a San Vittore Olona, l'altra a Pavia, non hanno saputo fornire una spiegazione sul sanguinoso episodio e hanno dichiarato che Giuseppe Gulisano, in tutta la vita, non ave¬ iii va mai dato segni di squilibrio. Solamente da qualche tempo appariva anormale. Ieri l'altro era stato visto frugare in un vecchio cassettone, dove evidentemente aveva nascosto l'arma. Le indagini della polizia continuano per accertare le vere cause che hanno portato il follo a compiere l'insano gesto. La terza persona che il Gulisano aveva intenzione di «far fuori» era il cinquantaseienne Battista Gallibariggio, col quale il folle aveva perduto una partita a carte. I. c. m. Due testimoni della tragedia, Emilio Martignonl e Luigi Sala, spiegano come 11 pazzo sparò sul Bettinelli, mentre questi giocava a carte con loro nel Circolo (Telefoto)