Eden domani a Parigi per accordarsi con Mollet di Sandro Volta

Eden domani a Parigi per accordarsi con Mollet Eden domani a Parigi per accordarsi con Mollet (Dal nostro corrispondente) Parigi, 24 settembre. n ricorso franco-britannico al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha riportato una certa distensione nell'opinione pubblica, che considera ormai superata la fase più pericolosa della crisi egiziana. L'unica critica, che molti fanno al due governi maggiormente interessati nella questione del Canale di Suez, è quella di aver perduto due mesi in minacce irrealizzabili, invece di ricorrere all'organismo internazionale competente a risolvere conflitti di questo genere, subito dopo il gesto unilaterale del colonnello Nasser. Calmata l'eccitazione dei giorni scorsi, la stampa esamina ora con più serenità la situazione. Un commento di Le Monde, per esempio, mette in evidenza stasera 1 rischi che si sarebbero còrsi se avesse prevalso il punto di vista dei sostenitori dell'azione di forza. «Non siamo più nell'epoca In cui con qualche colpo di cannone una piccola flotta europea metteva l'Egitto o la Cina in ginocchio. Certamente ancora oggi uno sbarco franco-inglese sulle rive del Nilo appoggiato dalla più forte marina del mondo e da un'aviazione senza confronti, farebbe crollare presto la resistenza organizzata delle truppe del dittatore. Però, una volta regolata sul campo di battaglia la sorte dell'esercito egiziano, rimarrebbe da trasformare la vittoria militare in pace duratura. Sarebbe un altro affare. Non si potrebbe - trovare facilmente sul posto un governo rappresentativo. La guerriglia, che è riuscita a cacciare gli inglesi dall'Egitto, potrebbe impedir loro di rimettervi ' piede stabilmente. Essa ostacolerebbe il traffico del Canale >. Di queste considerazioni, condivise ormai dalla grande maggioranza della popolazione, non sembra ancora però che tenga conto il governo nelle sue manifestazioni ufficiali. Ne è una prova l'accen no polemico che il Presidente del Consiglio ha avuto verso 1 Paesi occidentali, colpevoli di non aver accettato integralmente a Londra le decisioni prese dalla Francia e dalla Gran Bretagna. « Perché non dire la nostra amarezza e la nostra inquietudine ha detto Ouy Mollet in un discorso pronunciato domenica a Lena — nel constatare che 1 popoli liberi non hanno preso tutti, come .noi, coscienza del perìcolo, nel constatare che alia ' nostra volontà non corrisponde ancora un'unità sufficiente dei nostri amici e dei nostri alleati? >. Queste parole fanno supporre che la diplomazia francese intenda approfittare delle riunioni di Lake Success in cui verrà discusso l'affare di Suez, per. esercitare nuove pressioni su quei governi che alla conferenza di Londra' hanno te-Unuto un atteggiaménto àobTdel tutto conforme a quello franco-britannico.- Ih modo particolare, sembra che si cerchi di persuadere quei Paesi che, come l'Italia, si sono riservata la facoltà di pagare all'Egitto i diritti di transito lungo il Canale. Un' azione diplomatica in questo senso verrà in ogni modo discussa mercoledì in occasione dell'arrivo a Parigi di sir Anthony Eden e di Selwyn Lloyd. Poi Christian- Pineau e Selwyn Lloyd partiranno per New York, per partecipare al dibattito sulla sostanza del ricorso. E' allora che i due ministri degli Esteri svolgeranno quel piano diplomatico che avranno escogitato mercoledì e giovedì a Parigi, insieme al rispettivi Presidenti del Consiglio. Si può supporre che tale plafio si svilupperà principalmente nelle riunioni che avverranno ai margini delle sedute del Consiglio di Sicurezza, perché, in quanto alle conseguenze pratiche del ricorso, nessuno, può farsi illusioni. Che queste considerazioni Incomincino a influire sulla linea di condotta del governo francese, nonostante l'asprezza polemica di qualche dichiarazione ufficiale, sembra d'altronde confermato dalla noti¬ zScptsaLbrpgendb Upppi zia che il ~ Sottosegretario di Stato all'Industria e Commercio, Maurice Lemaire, ha preparato un progetto di oleodotto per collegare 11 Golfo Persico al Mediterraneo orientale, attraverso l'Iraq e la Turchia La Francia' lo sottoporrà .fra breve al ' Paesi occidentali utenti del Canale di Suez. Il costo della gigantesca opera, che dovrebbe venir sostenuta In comune, è previsto in 90 miliardi di franchi. Sandro Volta

Persone citate: Anthony Eden, Maurice Lemaire, Mollet, Nasser, Ouy Mollet, Pineau