Interrogata a Marassi la signora arrestata per lo scandalo Nicolay

Interrogata a Marassi la signora arrestata per lo scandalo Nicolay Dopo la traduzione da Roma a Genova Interrogata a Marassi la signora arrestata per lo scandalo Nicolay Laura Feola, giunta stanca dalla capitale, visitata in carcere dal magistrato solo nel pomeriggio - Attendeva elegantemente vestita il brigadiere che ha eseguito l'ordine Genova, 20 settembre. La signora Laurina Feola, arrestata «eri a Roma, è stata tradotta stamane a Genova; la donna è giunta alle ore 4J0, scortata dal brigadiere Olimpici i. Laurina Feola, implicata nello scandalo NicolayBflar, era attesa alla stazione Brignole dal brigadiere Fasori, che l'ha presa in consegna, e con la macchina dei carabinieri l'ha portata direttamente a Marassi. Il treno, sul quale hanno viaggiato la Feola e il sottufficiale Olimpieri, era partito ieri sera, alle da Roma. La signora ha chiesto e ottenuto di occupare uno scompartimento di prima classe in testa al convoglio. Aveva con sè un pacco con alcuni indumenti personali, essendole mancato il tempo di prepararsi la valigia. A Genova, prima di salire sulla macchina del brigadiere Fazari, la Feola si è rifiutata recisamente di farsi fotografare da due < reporters » che l'attendevano sin dalla sera precedente. E' successo un piccolo incidente tra la donna che si nascondeva dietro il brigadiere Olimpieri, e i fotografi ohe erano impediti dall'altro brigadiere, finché, riparatasi sull'automobile verde-oli. va del Nucleo di Polista giudiziaria, i fotografi hanno dovuto desistere. L'ingresso a Marassi della aiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii signora è avvenuto verso le ore b£0: Laurina Feola era pallida e accusava un forte mal di testa non avendo chiuso occhio durante il viaggio, Per le ore 8J0 le era stato annunciato che il sostituto pròcuratore De Felice, l'avrebbe interrogata ed ella ha pregato il direttore del carcere di chiedere al magistrato di lasciarla riposare alcune ore nella cella di isolamento assegnatale. Difatti H dott. De Felice ha fissato il primo incontro con la Feola per le 16,30, approfittando della mattinata per interrogare LorenzetU e Canale.. Alle ore 20 l'interrogatorio della Feola continuava ancora. Com'è noto la signora Feola è accusata di millantato credi to. La donna, infatti, si era impegnata di ottenere dalla Cassa del Mezzogiorno il finanziamento di un miliardo e mezzo di lire per la costruzione dello Zuccherificio del Bannio, progettato dalla società costituita 'dall'avv. Lanzillotti, dal conte Canale e dagli agenti di cambio De Ferrari^ Succio e Gualco. La Feola aveva affermato di essere amica di famiglia del ministro De Caro, e si era detta certa che il parlamentare beneventano si sarebbe interessato presso l'on. Campilli, presidente della Cassa del Mezzogiorno, per la concessione del relativo finanziamento. I due iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiii ministri, com'è noto, hanno recentemente e categoricamente smentito ogni loro rapporto di affari con i dirigenti del gruppo Nicolay-Sfiar e con la signora Laura Feola. La donna, se il finanziamento fosso stato accordato, sarebbe stata compensata con cento milioni di lire più un numero imprecisato di azioni del costituendo zuccherificio del Bannio. La signora Feola, figlia di un commerciante all'ingrosso- in vini di One glia, si era sposata a ti anno ma nel 1951, malgrado fosse già madre di due figli, aveva ottenuta la separazione legale. Da qualche anno la signora, pur avendo residenza a Diano Marina, passava lunghi periodi a Roma e ciò le aveva permesso di contrarre numerose amicizie da lei definite altolocate. Vantando appunto conoscenze influenti, la donna era riuscita a partecipare ad operazioni commerciali che le avevano fruttato guadagni notevoli. Recentemente era stata implicata in un clamoroso processo per contrabbando davanti al Tribunale di Genova. La signora Feola si attendeva da un giorno all'altro di essere arrestata e ieri H brigadiere Olimpieri, che si era trasferito nella capitale per eseguire il mandato di cattura, ha rintracciato la donna alla pensione < San Giusto > di piazza Bologna. La Feola indossava un elegante abito bianco a righe nere e non ha mostrato alcuna sorpresa. ■■itiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiifiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiu Laura Feola entra nelle carceri di Marassi (Telefoto)

Luoghi citati: Diano Marina, Genova, Roma