Baldini, l'uomo nuovo del ciclismo tenta oggi il record dell'ora al Vigorelli

Baldini, l'uomo nuovo del ciclismo tenta oggi il record dell'ora al Vigorelli Sulle orme di Coppi e di Anquetil alla conquista dell'alloro più ambilo Baldini, l'uomo nuovo del ciclismo tenta oggi il record dell'ora al Vigorelli Il corridore forlivese ha continuato ieri la sua preparazione e la concluderà stamane su strada L'attuale primato di Anquetil è di chilometri 46,159 - La carriera del giovane campione (Dal nostro inviato speciale) ; Milano, 18 settembre. Vigilia del Giro di Lombardia, SO ottobre 1954, l'attenzione di tutti gli appassionati di ciclismo è puntata sui campioni di grido, la corsa d'autunno, noi gioco dei suoi pronostici, blocca l'interesse generale, pochi, pochissimi guardano alle ultime battute della « Settimana dei primati >, in atto sulla pista del Vtgorelli. E l'arrivo di un ragazzotto che viene dalla provincia di Forlì, un ragazzotto magro, slanciato, silenzioso che si muove quasi con impaccio, passa inosservato. E' un dilettante che tenta il record dell'ora della categoria, di lui dicono in modo generico che possegga buone doti, ma nessuno si spinge più in là. Baldini — così si chiama il giovane atleta — è del tutto uno sconosciuto. Baldini sale sul magico anello milanese, monta in bicicletta e pedala. I suoi dirigenti gli hanno preparato una tabella di marcia, ma la tabella serve solo sino ad un certo punto: perché Z'entiHano non corre più, vola; in mezz'ora percorre lem. SS,631 e, quando le lancette dei cronometri scattano, a segnar che è trascorsa l'ora, Baldini ha ampiamente battuto il primato, il nuovo limite è di fcm. 44-869. Ci si interessa, allora, del giovanotto, in quattro e quattr'otto si impara che il suo nome è Ercole, che è nato a Villanova di Forlì il 26 gennaio del 1933, che appartiene ad una famiglia di contadini, che ha quattro fratelli, che per qualche anno ha studiato presso l'Istituto tecnico di Forlì, preferendo poi il ciclismo. Notizie a volontà tirate fuori con i denti, Baldini preferisce star zitto, le grandi chiacchierate gli dàn noia, lo disturbano. Se ne torna a casa in silenzio, cosi come se n'era arrivato, t giornali, con grandi titoli, parlano dell'ansiosa vigilia del Giro di Lombardia.., Una parentesi di quasi due anni. Ancora di scena il Vigorelli, ancora di scena Baldini. Che, ormai, non è più un giovanotto ricco solo di speranze, è un atleta che torna sulla pista ad attaccare il record dell'ora, vestito di una maglia fiammante, la maglia di campione del mondo. Storia recente, di ieri. Diventato dilettante di vaglia, il forlivese, all'atto delle convocazioni per i < mondiali > è stato il perno di una polemica: Costa, commissario tecnico per la pista, e Proietti, commissario tecnico per la strada, lo volevano per entrambe le specialità. Un < tira e molla* che, ad un dato punto, sfiorò u ridicolo, i due tecnici non intendevano mollare e fu necessario un intervento dei dirigenti: Baldini era campione italiano dell'inseguimento, logico diventava che a Copenaghen difendesse le sue chances nell'inseguimento. E Baldini, che preferiva, senza farne mistero, gareggiare su strada, venne costretto e convinto a tentar la sorte agli ordini dì Costa: ad Ordrup, non trovò avversari capaci di tenergli a passo, solo un altro azzurro — Faggin — andato con lui in finale, riuscì a non sfigurare nel confronto, pur venendo superato in modo netto ed inequivocabile. Vn periodo di forma eccezionale, lo stato di grazia che ogni atleta sogna nella sua carriera, una collana di risultati a sensazione. Dopo la conquista del titolo, il ragazzo rientrò in Italia, nella < Settimana dei primati > — sempre al Vigorelli — ha abbassato due r«cords ,assoluti lui che è sto dilettante: quello dei li chilometri, in IV ST'S/s, alla media di fcm. 47.518 (primato precedente, Archambaud, 12'SS") e quello dei SO chilometri in SS'SO", alla media di Tc-m. 47,368 (primato precedente, Anquetil, S5'57"l/5). E, domenica passata, ha continuato la serie, nella < Ruota d'oro », pro¬ vs74ledgasisnstipgdpmgngGeGdTupf va a cronometro in programma sulle strade lombarde, ha vinto: 70 chilometri alla media d* 43,351! L'eterno linguaggio delle cifre, che rendono inutili i discorsi troppo lunghi. La <vena> gli ha ora consigliato n gran passo, l'attacco al record dell'ora, il record assoluto, è naturale. E domani, intorno alle sei del pomeriggio, se le condizioni atmosferiche non gli giocheranno un brutto scherzo, Baldini, l'ex-sconosciuto, iniaierd la sua corsa contro il cronometro, alla quale si è preparato con cura, sotto la guida attenta di Proietti. Ha da battere Anquetil e i suoi prestigiosi 46 chilometri, 156 metri, con cui il francese, nel giugno di quest'anno, ha detronizzato Coppi. Riuscirà Baldini nel suo orgoglioso intento t Classe e vo¬ lontà non gli difettano certo: occorre però stabilire se la forma lo assiste ancora, come quindici giorni fa; occorre vedere, in particolare, le condizioni del tempo. Il colpo è difficile, ma vale la pena di tentarlo. Se riesce, bene; se non riesce costituisce una preziosa esperienza per un nuovo tentativo che il ragazzo ha in programma fij. pochi giorni, nel caso che le faccende non marcino per il loro verso al tentativo numero 1. Poi Baldini, con o senza record, inizierà la preparazione su strada, a Melbourne, per le Olimpiadi, il <pistard> diventerà stradista. E' davvero sul cammino dì rappresentare un ruolo di estrema importanza, il ruolo dell'uomo nuovo dello stanco ciclismo italiano. Gigi Boccacini

Luoghi citati: Copenaghen, Forlì, Italia, Lombardia, Melbourne, Milano, Ordrup