Parigi ritiene decisivo l'atteggiamento americano

Parigi ritiene decisivo l'atteggiamento americano Parigi ritiene decisivo l'atteggiamento americano Alla vigilia della conferenza, la direzione del fronte occidentale sembra passata nelle mani di Poster Dultes (Dal nostro corrisvondente) Parigi, 17 settembre. Gaetano Martino, che ha assunto la presidenza di turno del Consiglio Atlantico per la durata di un anno, è arrivato stasera da Roma e ripartirà domani per /Londra. Anche Christian Pineau partirà domattina per Londra, dove si incontrerà con Dulles e con Selwyn Lloyd prima dell'apertura della conferenza fra gli utenti del Canale di Suez. Dal momento che Gran Bretagna e Francia hanno rinunciato a ricorrere alla forza, anche se il colonnello Nasser negherà il transito alle navi pilotate da personale non appartenente alla compania egigiana, il Quai d'Orsay ritiene che la conferenza dei «Diciotto» potrà svolgersi mercoledì a Londra senza seri contrasti. Ormai nessuno crede più che la costituenda società cooperativa fra gli utenti abbia la pos sibilità di gestire il traffico sul Canale, cosi che sì è convinti che tutto si risolverà in un vasto boicottaggio, effettuato dirottando le navi. Per ciò che riguarda il petrolio, si pensa a Parigi che un credito americano di mezzo miliardo di dollari permetterà ai Paesi interessati di rifornirsi in parte negli Stati Uniti e nel Venezuela, compensando cosi le perdite causate dalla « sterilizzazione » del Canale di Suez. In questo modo, secondo il commento di Le Monde di - stasera, « la brusca diminuzione di acquisti di petrolio nel vicino Oriente, privando alcuni Stati arabi della loro princi pale risorsa, avrà per effetto di staccarli da Nasser, responsabile di questa nuova situazione ». In alcuni ambienti economici si osserva, però, che quello del petrolio è certamente il principale, ma non l'unico problema legato alla «sterilizzazione » del Canale di Suez. Anche se il prestito americano renderà meno sensibili le perdite causate dalla diminuzione di approvvigionamenti petroliferi nel Golfo Persico, non c'è dubbio che mólte altre atti vita commerciali verranno seriamente colpite. Tutta la corrente di scambi tra l'Europa e i Paesi orientali verrà sconvolta, e i Paesi mediterranei saranno le vittime principali, perché i loro porti risulteranno atrofizzati durante tutta la durata del boicottaggio del Canale di Suez. In queste condizioni, benché non venga più attribuito un carattere drammatico alle decisioni che i * Diciotto * stanno per prendere a Londra, comincia a farsi strada a Parigi l'opportunità di trovare una via più efficace per ristabilire l'ordine internazionale turbato dal gesto del dittatore egiziano. Secondo Le Monde « un ricorso al Consiglio di Sicurezza è sempre più probabile ». Anche la notizia del messaggio che Eisenhower ha inviato aspsCiImdncsdpdD a Nehru, ha fatto rinascere la speranza di una soluzione diplomatica della crisi. La presenza di Krishna Menon al Cairo potrebbe venire messa in relazione con tale iniziativa. Impressione generale è, insomma, che i governi di Parigi e di Londra incomincino a manifestare qualche incertezza e che i nuovi sviluppi della crisi siano ormai passati sotto la direzione di Washington. Dipenderanno in massima parte da Dulles le conclusioni della conferenza di Londra. 8. V

Persone citate: Christian Pineau, Dulles, Eisenhower, Gaetano Martino, Krishna Menon, Nasser, Nehru