Aggredisce una vecchia in un bosco deciso ad ucciderla per derubarla

Aggredisce una vecchia in un bosco deciso ad ucciderla per derubarla Disperata difesa della vittima colpita a randellate Aggredisce una vecchia in un bosco deciso ad ucciderla per derubarla La fuga e l'arresto dell'assalitore - E' un giovane di 21 anno: dieci giorni fa sottrasse centosettantamila lire alla zia - Da allora viveva alla macchia sui monti di Giaveno Sul sentiero che dalla frazione Ponte Pietra conduce a Giaveno, venerdì mattina una donna di 72 anni è stata selvaggiamente aggredita da un giovane. L'ha salvata la stia dispeiata resistenza. L'assalitore, che si trova già nelle mani dei carabinieri, ha confessato che c se la donna non 61 fosse dibattuta e non avesse gridato era deciso ad ucciderla >. La vittima e la contadina Margherita Giai-Checa di 72 anni, abitante in una casa di borgata Gaudi con la figlia Luigina, il genero Itali Pineroli e due nipotini. Venerdì alle 7,80 esci di casa diretta a Giaveno per effettuare delle compere e pagare le imposte. Nella borsa aveva in tutto 5 mila lire. Il sentiero di montagna, che si inoltra- fra boschi prati e che in alcuni punti è molto scosceso, era deserto. Ad un tratto la Glai vide sbucare da una macchia d'alberi un giovanotto. Lo sconosciuto le rivolse la parola : t Nonna, sto andando per funghi, ma ne trovo pochi ». La contadina scambiò con' lui qual che parola indicandogli anche la zona dove di solito l « cercatori » si avventuravano con maggior fortuna. Quindi lo salutò proseguendo per la sua strada. La brutale aggressione avvenne pochi istanti dopo. Il giovanotto, che aveva finto di tornare nel flt to del bosco alla ricerca di fun ghi, come vide la donna allonta na'rsi, tornò sui suoi passi per seguirla. Teneva in mano un lllllllllllIllllIlEllllIlEllllll1l1lilllilllllllllllllIIIi grosso randello, ricavato probabilmente dal manico di una vanga. Quando senza essere visto si trovò a distanza utile, sferrò alla Glai un violento colpo alla nuca. La donna cadde a terra, ma non lllllllIIIIIIIIIIIIIIItllllllllIlllllIlllllIllIIIIIIIllI> perse i sensi, perché I lunghi capelli raccolti alla maniera antica al centro della testa avevano notevolmente attutito la bastonata. Cominciò a gridare e a dibattersi invocando aiuto. L'aggressore abbassò altre due volte il randello sulla poveretta, poi visto che non riusciva a vincerne la resistenza si diede alla fuga, impaurito anche dal fatto che in lontananza aveva scorto un contadino che stava accorrendo. Con le sue sole forze la Gial riuscì a scendere fino a borgata Ponte Pietra. DI qui una macchina l'accompagnò a Giaveno, dove 11 medico la r adicò giudicandola guaribile in una decina di giorni. Del banditesco episodio venivano immediatamente avvertiti 1 carabinieri di Giaveno. Il capitano Dellucca, comandante la compagnia esterna, il maresciallo Romano della tenenza di Venaria e il brigadiere Frascella di Giaveno disponevano una serie di blocchi stradali In tutta la zona. Verso la mezzanotte di venerdì un giovane bussò infatti alla porta della caserma del carabi nlerl di Villardora, chiedendo di essere arrestato come autore dell'aggressione di Ponte Pietra, Privo di documenti, egli ha dichiarato di chiamarsi Anacleto Lovato di 21 anno nato a Borgoricco in provincia di Padova e di morante a Torino presso una zia, Palmira Zuanon, in corso Svizzera 146. Sino a qualche tempo fa aveva lavorato come carpentiere. Poi venne licenziato e col soldi della liquidazione tirò avanti per qualche settimana. Martedì 4 settembre trovandosi senza una lira in tasca rubò alla zia due buoni p- stali da 50 mila lire l'uno e 70 mila lire In contanti. Erano tutti 1 risparmi della donna, che accortasi del furto minacciò di denunciare 11 nipote alla polizia. Preso da paura, Il Lovato abbandono l'alloggio di corso Svizzera, vivendo nei giorni seguenti presso alcune pensioni di Torino e cercando poi rifugio sulle montagne di Giaveno. Aveva speso tutto 11 denaro ricavato dal furto: 60 mila lire per comprare un regalo alla fidanzata, il resto per vivere. Egli ha dichiarato. Invece, di aver distrutto i due buoni postali temendo di non poterli convertire In moneta. A Ponte Pietra si trovava da circa una settimana. Le notti le trascorreva sotto il ponticello di un torrente. Tutte le mattine acquistava 11 giornale per sapere se la zia lo aveva denunciato. Mercoledì s| trovò con 100 lire in tasca: dopo aver acquistato il giornale con le rimanenti 70 lire comprò del pane, che con alcune mele staccate dagli alberi servi a sfamarlo sino a giovedì. Trascorse la notte sul venerdì in preda agli incubi. La denutrizione e il freddo — ha detto 11 Lovato ai carabinieri — mi hanno fatto perdere la ragione. Venerdì mattina mi sono dato alla ricerca di funghi nella speranza di trovarne molti e di poterli vendrre sul mercato di Giaveno per realizzare qualche centinaio di lire. Il destino ha invece mandato sulla mia strada quella donna. Nell'istante che l'ho colpita ero deciso ad uccidere. Poi le sue invocazioni di aiuto mi hanno richiamato alla ragione. Tornato in me, sono fuggito ». sSlsd■■IIII(lllllEllllllIlllllflilIltIIIUIlllllltIlllllllllIlllll L'arresto del rapinatore, Anacleto Lo vaio, di 21 anno

Persone citate: Anacleto Lovato, Checa, Frascella, Lovato, Margherita Giai, Ponte Pietra, Zuanon