Il governo italiano accoglie l'invito alla conferenza di Londra

Il governo italiano accoglie l'invito alla conferenza di Londra Il governo italiano accoglie l'invito alla conferenza di Londra L'accettazione neo rappresenta ancora l'impegno £ entrare roll'Associazione utenti - Tatti i circoli romani Soma, 15 settembre. Conosciuto oggi 11 testo degli Inviti diramati da Londra per la nuova conferenza destinata ad esaminare 11 problema di Suez, il governo italiano è finalmente Uscito dal riserbo che al era imposto, e In via ufficiosa è stato fatto sapere ohe l'invito sarà accettato. Si tiene infatti ad osservare che, come risulta dallo stesso testo della lettera di invito, questa riunione di mercoledì a Londra è praticamente la ripresa delle conversazioni già a suo tempo tenute a Lancaater House, e «non va pertanto confusa — come è stato detto da un portavoce autorizzato — con la conferenza preannunziata da Eden, che avrebbe dovuto costituire l'Associazione degli utenti del Canale di Suez». Nell'ordine del giorno della nuova riunione, al due primi punti si parla infatti di prendere in esame la missione dei « Cinque » al Cairo e il memorandum trasmesso da Nasser il 10 settembre, mentre il problema dell'Associazione degli utenti figura-al terzo punto: e ciò starebbe a significa¬ re, nelle interpretazioni di Palazzo Chigi, che prima si prenderà atto del fallimento della missione Menzies, quin di si prenderà in esame la risposta di Nasser, e tìnolmen te si studieranno i modi di risolvere la situazione, tra i quali modi è naturalmente compresa la proposta di Associazione degli utenti. Cosi la riunione di Londra potrà eventualmente < preparare» la conferenza degli utenti, e in questa seconda sede < si potranno avanzare degli emendamenti e delle nuove proposte soprattutto perché — come Palazzo Chigi rilevò subito — il piano anglo-franco-americano è tutt'altro che perfezionato». Pare che anzi non esista ancora nella sua precisa formulazione, e infatti stamattina inutilmente il sottosegretario Badini-Confalonierl avrebbe domandato all'incaricato di affari britannico, Unwln Keit, la risposta alla nostra richiesta di ulteriori delucidazioni: la proposta dei « Tre Grandi » sarà materialmente stilata sòltanto martedì. Ciononostante, visto che si tratta ufficialmente di andare ad ascoltare 11 rapporto di Menzies, l'Italia sarà presènte a Londra. Non si sa ancora se Martino tornerà a Roma prima di mercoledì o se intenda recarsi in Inghilterra direttamente da Parigi dove ora si trova: dipenderà dal fatto se un Consiglio dei ministri sarà convocato, o meno, per martedì mattina; ed una decisione in tal senso non è ancora stata presa. L'agenzia A.P.E. scrive che l'accettazione dell'invito « è imposta tra l'altro dall'ovvia considerazione che la convocazione di questa nuova conferenza, sta a confermare la volontà delle tre Potenze occidentali di non lasciare nulla d'intentato per arrivare ad una soluzione pacifica e negoziata della grave • delicata vertenza;». Circa i modi per giungervi, e confermata la generale impostazione italiana che debba in ogni caso, come viene affermato anche dagli Stati Uniti, essere evitato un ricorso alla forza. Lo ribadisce oggi il Popolo in un suo editoriale intitolato «Il bene supremo ». L'organo democristiano osserva al riguardo che < la stessa Indeterminatezza della proposta formulata dal Primo Ministro inglese, che dal malevoli potrebbe essere scambiata per precipitazione, può rappresentare una prudente misura di saggezza, proprio per lasciare aperta la strada al negoziati».

Persone citate: Badini-confalonierl, Keit, Menzies, Nasser, Soma