L'on. Martino a Parigi per i lavori dei "Tre Saggi,,

L'on. Martino a Parigi per i lavori dei "Tre Saggi,, L'on. Martino a Parigi per i lavori dei "Tre Saggi,, Per dieci giorni il Ministro italiano studierà, con i colleghi norvegese e canadese, i programmi di collaborazione interalleata (Dal nòstro corrispondente) Parigi, 10 settembre. I « Tre Saggi >, cioè Gaetano Martino, lialvard Lange e Lester Pearson, ministri degli Esteri d'Italia, Norvegia e Canada, si sono riuniti oggi a Parigi per definire le forme in cui dovrà svilupparsi la cooperazione fra i Paesi dell'Alleanza Atlantica, all'infuori dei suoi primitivi compiti di difesa militare dell'Occidente. Le loro riunioni proseguiranno fino a sabato, e forse prdfaanche nella prossima setti- Ipiami, ma sono state interrotte stasera, per riprendere gio vedi, perche Martino è dovuto partire per Roma per partecipare al Consiglio dei ministri. Oggi i < Tre Saggi > hanno esaminato le risposte ai quesiti che erano stati sottoposti a tutti '. governi dei Paesi membri àella N.A.T.O.; ed hanno fissato la procedura che seguiranno nel corso dei loro lavori. Il calendario dei < Saggi > prevede una decina di giorni di lavori, organizzati cosi. Fino a tutto mercoledì i c Tre », con l'aiuto dei loro collabora tori, esamineranno le risposte inviate dai vari governi al questionario. Da giovedì ascoi tiranno i rappresentanti dei singon Paesi, che esporranno le loro vedute su problemi particolari, sempre nel quadro proposto; gli Stati Uniti saranno rappresentati dal presidente della commissione senatoriale degli Esteri, George, mentre la uerniania Occiden: ta.e ia i< rancia e la Grecia invaeranno ì propri Ministri degli esteri, ecc.. Saranno ascoltati anche esponenti di organizzazioni non governative, i cui compiti rientreranno nei temi di studio. Infine i « Saggi » redigeranno un rapporto, che verrà discusso dal Consiglio Atlantico nella riunione di dicembre. Le risposte esaminate oggi dai « Tre Saggi > riguardano .le possibilità di collaborazio |ne politica, economica e cultu -raic tra le iNazioni atlantiche, Proposte di vario genere vi erano contenute, non sempre conciliabili le une con le altre, perché ogni Stato ha tenuto conto in primo luogo dei propri interessi nazionali. Cosi, per esempio, mentre sembra facile raggiungere un accordo in materia di scambi culturali, non poche difficolta potranno sorgere quando bì tratterà la libera circolazione della mano d'opera fra i Paesl atlantici, perché i Paesi a e e a e a i i e. e pieno impiego e ad alto tenore di vita non sono affatto disposti ad aprire le proprie frontiere ai disoccupati degli altri Paesi. Nonostante questi ostacoli, la volontà di arrivare a risultati concreti sembra manifestarsi da un primo esame delle risposte pervenute ai <Tre Saggi >. Il momento in cui es si si sono riuniti non è però il più favorevole per prendere decisioni veramente positive. Gli sviluppi della crisi del - ICanale di Suez stanno com¬ to uri > te tei O.; ra ei > ni Fi », a te al i ei promettendo infatti ogni giorno di più la solidarietà atlantica, alla quale i giornali frati cesi si riferiscono ormai soltanto in senso ironico. Paris Presse scrive stasera che « le fluttuazioni della posizione americana hanno contribuito gravemente allo scacco della missione Menzies >. Analoghi sono i commenti di quasi tutta la stampa, che attribuisce all'incontro di Londra la possibilità d'una solu no la Parigi. E' previsto che du zione franco-britannica, aracPie indipendentemente dal punto di vista degli altri alleati. L'on. Martino conta di re- carsi a Roma domani pomeriggio per prendere parte alla seduta del Consiglio dei Ministri, e poi far subito ritorno mi ati eee, rante la sua permanenza nella capitale francese, egli s'incontrerà sia con il Ministro degli Esteri che con il Presidente del Consiglio francese. S. V.

Persone citate: Gaetano Martino, Lange, Lester Pearson, Menzies