Tre guappi devastano un bar sparano e feriscono un passante

Tre guappi devastano un bar sparano e feriscono un passante Episodio western in una zona centralissima di Napoli Tre guappi devastano un bar sparano e feriscono un passante 11 proprietario del locale reagisce a volpi di rivoltella e raggiunge ad una gamba uno dei giovinastri - L'episodio provocato da una discussione sulla voce d'un cantante-Panico fra i clienti (Dal nostro corrispondente) Napoli, 10 settembre. Velia centralissima piazza Vittoria, questo pomeriggio, un episodio di gangsterismo ha seminato ti panico fra t passanti, trovatisi nel bel mezzo di una fitta sparatoria, cessata solo quando è intervenuta \n forze la polizia, ir consuntivo della drammatica scena si riduce al fermento, di due persone — ii protagonista del fatto e un pacifico Signore sorpreso dalla sparatoria mentre saliva su un tram — ma si è trattato di autentica fortuna. L'episodio aveva avuto un antefatto circa dodici ore prima, e cioè la notte di ieri. Piazza Vittoria, com'è noto, si trova nel pieno della zona pledigrottesca, e fino a notte tarda la gente Vi sosta affollando l pubblici locali: una gran folla sostava, appunto verso le ore 3, nel Bar Splendid, gestito dalla signora Pasqualina Sabellà, prossima a diventar madre. Insieme con due individui vi entrò in quel momento un famigerato guappo di sezione Chiaia: Domenico Mastronardi, di £3 anni. Egli con fare arrogante ordinò al barista, Carmine Schisano, un caffè. Mentre l'uomo slatvntngeagpcszfiiuiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiifiiiii si apprestava ad accontentarlo, il Mastronardi si accontò ad un radiogrammofono a gettoni, che in quel momento stava trasmettendo una canzone napoletana eseguita dal cantante Nunzio Oallo. Il Mastronardi mostrò subito di non gradire la voce dui cantante, e con voce tonante, superiore a quella dello stesso radiogrammofono, egli pronunciò parole di disprezzo e pretese che fosse cambiato il disco. La frase non piacque a nessuno dei presenti, particolarmente al Carmine Schisano, che è cognato del cantante Callo. Egli non esitò a rintuzzare gli apprezzamenti del cliente, ma costui gli si avventò contro e gli assestò un ceffone. Intervennero i presenti che spinsero il' prepotente fuori del locale. Ma questi, sulla soglia del bar, apostrofò nuovamente lo Schisano minacciandolo. Poi si dileguò a bordo di una macchina, insieme con » suoi due amici. Questo l'antefatto. Oggi, alle 14,30, il Mastronardi si è nuovamente presentato al bar, unitamente ad altri due suo» amici (che non erano però quelli della notte precedente), i fratelli Umberto iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii e Vittorio Scala. Essi, appena entrati nel locale, senza pronunciare una sola parola, hanno cominciato a roteare i bastoni di cui erano muniti; tn pochi istanti hanno fracassato tutto ciò che è cavitato loro a tiro: centinaia di bottiglie allineate, mensolette, servizi di bicchieri, le vetrine esterne ed interne, la macchina per gli espressi e il famoso radiogrammofono che fu al centro della precedente disputa. Inutile dire il panico che s'impossessò dei presenti. Ma non si era che all'inizio del dramma, perché, dopo i primi attimi di sorpresa, il suocero della proprietaria, il sessantaquattrenne Giovanni Accorino, estraeva una pistola e cominciava a sparare all'indirizzo degli energumeni. Uno di questi, a sua volta, rispondeva al fuoco. Ne nasceva cosi un duello a rivoltellate che si è protratto per parecchi minuti anche all'esterno del bar, dove, frattanto, sia il Mastronardi che i suoi due amici erano retrocessi nell'intento di squagliarsela. Uno dei proiettili, malaugu ratamente, raggiungeva il trentaquattrenne Ernesto Grimaldi, che stava per salire su un tram in sosta in quei pressi. Un altro colpo, infine — ed era quel lo che concludeva la sparato ria — raggiungeva ad una gamba il protagonista dell'episodio di violenza: infatti il Mastronardi si abbatteva ferito quasi sulla sogHa del bar e veniva trasportato, unitamente all'altro ferito, all'ospedale Loreto dove rimaneva piantonato. Intanto la polizia ricerca attivamente sia i complici del Mastronardi che l'Accarino, il quale aveva pertecipato al conflitto a fuoco. Il Questore di Napoli ha ordinato la chiusura del locale che è rimasto completamente devastato. c. g. pIdscmzvasbctczharpdn"

Luoghi citati: Bar Splendid, Napoli