Coppi Magni e Defilippis di fronte nella quarta prova del campionato ciclistico di Vittorio Varale

Coppi Magni e Defilippis di fronte nella quarta prova del campionato ciclistico Riprende domani la contesa degli stradisti per la disputa della maglia tricolore Coppi Magni e Defilippis di fronte nella quarta prova del campionato ciclistico Vanno scorso Fausto conquistò il titolo vincendo clamorosamente le udirne due gare - Albani è attualmente in testa alla classifica-1 primi quindici della graduatoria generale parteciperanno poi a Legnano alla corsa conclusiva (Dal nòstro inviato speciale) Prato, 7 settembre. Passata agli archivi la « lezione > di Copenaghen senza illuderci ch'essa abbia lasciatoqualche utile insegnamento ai maggiori interessati di casa nostra, V attenzione dei pur molti che s'interessano del ciclismo si volge ora alle corse di, questo scorcio d'autunno, che cominciano domenica prossima in Toscana, per quel Q-. P. dell'Industria a Prato riservato ai corridori italiani e finiranno a cavallo dell'ottobre-novembre col classico Giro di Lombardia e il Trofeo Baracchi, entrambi internazionali. Occupiamoci, oggi, della corsa- più vicina, la cui importanza non sono i giornali a gonfiarla ma se stessa s'impone per esser la quarta (e penultima) prova valevole pel campionato professionisti. Si può pensare quel che st vuole dell'attuale valore in senso internazionale dei nostri corridori, dominati dagli stranieri sia sulle strade di casa Che all'estero ogni volta che quest'anno (salvo Fornara nel modesto Giro della Svizzera Romanda) sono andati a sfidarli, ma dà non significa che, per fargli dispetto, si debba affettare nei loro confronti la indifferenza che i patiti di altri sport (del calcio, per esempio) decretano come punitone degli atleti col disertare gli stadi per non assistere oltre a partite mal giocate e peggio concluse. Questo non può essere il caso della corsa di Prato, giacché sarebbe stolto negare che, sia i corridori che s» trovano ad occupare i primi posti nella classifica dopo le tre prove precedenti sia le < case > che li sostengono e si ripromettono indubbi vantaggi pubblicitari in caso di successo, ci tengono enormemente alla conquista del titolo e relativa maglia tricolore, l'anno scorso conquistata, come si ricorderà, dal fenomenale Coppi con un dop pietto di vittorie proprio nelle due prove conclusive da lasciar tutti a bocca aperta. Lotta serrata c'è dunque da aspettarsi domenica sulle strade che dopo un giro di 266 chilometri interrotte da tre salite abbastanza dure (San Baronto, Monte Oppio e infine la Collina a poco più d'un'ora di marcia dal traguardo) riporteranno i corridori al punto di partenza, dove l'arrivo si effettuerà sull' improvvisata pista della piazza del Mercato, c'è da augurarsi senza incidenti del genere di quello che do¬ fiPsmo menica scorsa ha rovinato il finale del Giro del Lazio. Non c'è bisogno di dire che la partecipazione alla corsa di Prato sarà totalitaria, tutte le squadre avendo provveduto a mandarvi, la propria iscrizione, o ripromettendosi di farlo entro domani. I promotori possono contare su un centinaio di partenti, il fior fiore del ciclismo professionale, escluso forse il solo Nencini che s'è ammalato proprio ora che poteva riparare a tante delusioni (ma oltre a lui, ci sono parecchi altri che dovrebbero riabilitarsi dalle brutte figure fatte ultimamente, non dico Coppt sfortunato come si sa, e neppure l'altro veterano Astrila che domenica sulle strade del Lazio si è magnificamente comportato, alludo a Fornara, a Coletto che si trovano di fronte una delle ultime occasioni per dimostrare che sanno vincere una corsa classica). Per esserci tutti i più bravi, e data l'aria che spira ad alimentare fra certe vedette rivalità e puntigli promettenti almeno qualche duello di una certa emozione come quello fra Magni e Defilippis a riparazione dell'incidente di domenica scorsa a Roma, il meno che si possa prevedere per la corsa di Prato è ch'essa dovrebbe riuscire oltremodo combattuta. Che l'insipienza tecnica dei dirigenti federali abbia rovinato ai fini del campionato la terza prova (Milano-Modena del 15 agosto) per avervi obbligato t corridori a ricercarvi più il biglietto di viaggio per Copenaghen che la conquista di punti per la classifica, mi sembra sia stato rilevato da pochi — ed è un male, giacché non credo che Maule, che quella mattina era leader con un mucchio di punti di vantaggio su Baffi, oggi si troverebbe alla pari col protetto di Magni, e per di più sopravanzato da Albani. E' un fatto che la data e la qualifica aggiunta della terza prova sono stati un errore: ma ogni rimpianto ormai è superfluo. Ricordiamo piuttosto come si presenta oggi la classifica, che per i primi è la seguente: Albani in testa con 17 punti, seguito con 16 da Baffi e Maule, con 13 da Zamboni, con 10 da .Bfinardi, 8.da Cainero e 7 da Boni e Modena. Vengono poi altri, da Defilippis a Bartolozzi, da Magni a Moser a Fabbri che potrebbero anche rompere i piani e i piatti dei nominati precedendoli al traguardo,, soprattutto per guadagnare il diritto a partecipare all'ultima prova. (Legnano, 30 settembre, a cronometro, riservata ai primi quindici della graduatoria). C'è però da pensare che la lotta più serrata sarà quella per la conquista di punti fra i primi quattro o cinque della classifica, e come fra essi sono proprio Zamboni e Minardi i migliori in salita, sarà da vedere se sapranno approfit¬ tarne sui tre più veloci, più passisti dei loro diretti avversari, dai quali, anche se non pel primo premio, dovrebbero venir preceduti nella volata, Vittorio Varale