Un passante scivola sotto un camion e ha la testa schiacciata da una ruota

Un passante scivola sotto un camion e ha la testa schiacciata da una ruota Orrenda sciagura ieri sera in corsi* Sun Maurizio Un passante scivola sotto un camion e ha la testa schiacciata da una ruota Il pesante autotreno svoltava dal corso in via Sant'Ottavio - La vittima che camminava sul viale incespica e cade in avanti sotto il rimorchio - Centinaia di persone assistono alla raccapricciante scena Orribile, raccapricciante, misteriosa la sciagura stradale avvenuta ieri sera in corso San Maurizio: un uomo rimasto sconosciuto — non si sa se per caduta occidentale o se per deliberata volontà di suicidio.— è finito sotto le ruote di un pesante autotreno ed è stato ucciso sul colpo, la testa orribilmente schiacciata. Erano le 20,45. Poco prima, dallo stabilimento « Ceat », era uscito l'autotreno Fiat 682 composto dalla motrice TO 165228 e dal rimorchio T0 5749: il veicolo era carico di 22 tonnellate di cavi telefonici ed era diretto In sede e cioè al deposito del « G. R. A. », ente che dipende dal Ministero dei Trasporti. Al volante si trovava l'autista Primo De Lazzari di 48 anni, domiciliato in via Santa Giulia 28: al suo fianco era il secondo autista Aldo Ziliotto di 27 anni, abitante in via Duchessa Jolanda 12. L'autotreno attraversava corso Regina Margherita e imboccava corso San Maurizio, percorrendolo sino in via Sant'Ottavio: qui giunto 11 De Lazzari azionava 11 segnalatore luminoso e girava a destra, a velocità ridottissima, non più di 15 o 20 chilometri all'ora. In quel momento un uomo, che camminava sulla banchina del rontrovlale, ruzzolava In avanti e finiva esattamente tra la motrice e 11 rimorchio: la ruota anteriore sinistra del rimorchio gli passava sulla nuca e gli spappolava la testa. Il De Lazzari e 11 Ziliotto avvertivano 11 sobbalzo. Il De Lazzari bloccava immediata' mente e scendeva seguito dal compagno. Il corpo dello sventurato era intatto: il capo non esisteva più, al suo posto vi era una poltiglia sanguinosa. Il De Lazzari sbiancava In volto e par poco non si afflosciava al suolo svenuto: balbettava qualche parola e poi si allontanava barcollando. In cinque minuti si radunava sul luogo della disgrazia una folla enorme. Due donne, all'atroce spettacolo, perdevano I sensi e dovevano essere trasportate via a b'-accia. Anche molti uomini si ritraevano, non resistendo a quell'orrore. Arrivava 11 commissario dott. Samale, capo dell'ufficio al notturna. 1 sottufficiali DI Gregorio, Di Bella e Leo della polizia stradale e il brigadiere Forgia de'ia P. S. Castello. Il commissario Samale interrogava, In assenza del De Lazzari, il Ziliotto: ma era subito evidente che ai camionisti non poteva essere attribuiti! alcuna responsabilità. Il morto era naturalmente Irriconoscibile: poteva avere tra i 45 e i 65 anni, era vestito modestamente con un abito estivo marrone a righetle, camicia bianca, scarpe color marrone in buono stato e un berretto di tela bianca con visiera: nessun documento in tasca: Il portafogli conteneva trecento lire e un rettangolo di carta bianca. Alcuni testimoni affermavano di averlo visto Inciampare e cadere: altri invece avevano avuto la sensazione che lo sconosciuto si fosse buttato sotto il camion per uccidersi. Un operaio dichiarava cho qualche minuto prima l'uomo, ben riconoscibile per il suo berretto di tela con la visiera, stava camminando sul controviale con passo assai incerto come se si sentisse male o avesse bevuto troppo: ad un certo momento era persino caduto sulle ginocchia, ma si era subito rialzato e aveva proseguito l'Incerta passeggiata. Dopo le constatazioni di legge, e l'autorizzazione del magistrato dott. Selicornl Ja misera salma è stata rimossa e trasferita agli Istituti del Valentino. — Il pensionato Giovanni Scalvenzo, di 68 anni, domiciliato in via Giosuè Borsl 87, Ieri pomeriggio percorreva in bicicletta fio Muzzono. Ad un tratto, nei pressi dello Btabile numero 11, un cavallo, che trainava un carro, si imbizzarriva dandosi ad una corsa pazza. Lo Scalvenzo veniva urtato, per fortuna, di striscio, dal carro e gettato a terra. — Scontratisi con un'«Appla» mentre su una motocicletta percorrevano lo strada di Allignano, gli operai Antonio Serafino, di 19 anni, dimorante In via Pianezza 95, e Carlo Mantovani, di 18 anni, abitante In via Livorno 12, hanno dovuto essere ricoverati al Maria Vittoria. Il primo ne avrà per un mese; 11 secondo, invece, se la caverà In una decina di giorni.