Oggi il prezzo della carne è cento volte quello del '38

Oggi il prezzo della carne è cento volte quello del '38 Jj*alimento che pesa sui bilanci familiari Oggi il prezzo della carne è cento volte quello del '38 Il bestiame invece costa 93 volte - Lettere di consumatori - Il guadagno medio netto dei macellai supererebbe le 100 lire ogni chilo di merce venduta Alcuni lettori ci segnalano che In questi giorni In numerose macellerie la carne bovina è di nuovo aumentata di prezzo. Le statistiche del Municipio, aggiornate alla 'ine di agosto, forniscono ancora una media di 1577 lire al chilo, ma per gran parte del cittadini la realtà è molto diversa, < Da ieri a stamattina — scrive uno dei lettori — il mio macellaio ha aumentato la coscia di vi- tello a fette di prima qualità da 1600 a 1700 lire al chilo. Come possono i nostri bilanci familiari sopportare «imiii sbalzit >. « Sono costretta, per la mia salute, a mangiare cor ne due volte al giorno — seri ve una signora che abita in corso Vittorio — e la mia spesa giornaliera per la carne è salita in due settimane da 320 a 360 lire>. Le proteste sono comprensibili. Tra i vari capitoli che compongono la nostra alimenta zione quotidiana, la carne importa la spesa più alta e costantemente in aumento. Nei giorni scorsi abbiamo esaminato dettagliatamente l'Incidenza delle tasse e delle spese Bui prezzi alla minuta vendita. Seguendo le statistiche della Divisione municipale, elaborate sulla media di 40 negozi e 8 mercati e quelle della Camera di Commercio per i prezzi all'ingrosso, vediamo di quanto la carne e aumentata tra il '46 e il '56, in confronto degli aumenti subiti nello stesso periodo dal bestiame. Come abbiamo detto, la < media > dei prezzi ufficiali per la carne 6-1 minuto si ferma a 1577 lire al chilo, mentre In molte macellerie cittadine si è superata la quota di 1600 lire. Risulta cosi dalla tabella che pubblichiamo, che tra il 1946 e oggi la carne di vitello di prima qualità è aumentata di 4 volte, il 301,83 per cento. Rispetto al prezzo medio del '38, diciassette lire al chilo, la carne è rincarata di cento volte, cioè di circa il 10.000 per cento. Nei giro di un Mei anni in |UIIIIIIIIIIIIIIIIIIllllllllllllllllllIllIflIIIIIIllllllllll due periodi soltanto il prezzo | delle carni non ha avuto la tendenza all'aumento: nel periodo tra il '49 e il '50 In cui le statistiche non segnalano variazioni degne di rilievo, e in quello tra il '52 e il '53 quando s'è verificato l'unico ribasso di circa il 6 per cento. Ma la ripresa si è manifestata subito l'anno successivo con un aumento del 15 per cento. Dall'agosto dell'anno scorsa all'agosto di quest'anno, la polpa di vitello di prima qualità è aumentata del 14 per cento, un rincaro che si è concentrato .negli ultimi cinque mesi, da aprile ad oggi. Per quanto riguarda 11 bestiame, i dati pubblicati dalla Camera di Commercio si riferiscono soltanto agli anni compresi tra 11 1948 e oggi. Gli aumenti del prezzo del bestiame peso vivo sono stati più lènti e più modesti di quelli della carne, anche perché partivano da una base relativamente più alta. Per tre anni il bestiame ha registrato del ribassi, ma una sola volta questo fenomeno ha influito anche: sui prezzi al consumo. Complessivamente, tra il '48 e il '56 il bestiame è aumentato del 29,50 per cento e la carne del 49,77 per cento. Il prezzo attuale del bestiame è pari a 93 volte quello base del 1938, mentre la carne, come abbiamo detto, è 100 volte 11 1938. Hanno dunque ragione 1 consumatori a protestare non ritenendo che le tasse e le spese giustifichino un cosi rapido rincaro delle carni, 11 cut prezzo non ha registrato le flessioni del prezzo del bentiame? I negozianti sostengono che la questione degli alti prezzi sarebbe risolta se In Italia s'importasse più carne. Da fonte molto attendibile abbiamo saputo che il guadagno medio netto di un macellaio su ciascun chilo di carne venduta supererebbe le 100 lire al chilo. Naturalmente questa valutazione' non pretende di essere matematicamente esatta. La cifra è stata otte nuta defalcando dall'Incasso dei macellai torinesi il prezzo del bestiame, e le spese generali. E' una media ragionata che può variare da commerciante a commerciante di carne bovina secondo il volume delle vendite, le spese di personale e di negozio. Secondo i macellai, questa valutazione però sarebbe. eccessiva. Prezzi carne e bestiame ANNI Prozio ramo por chilo Prauo tostiamo ptr chilo 1938 1945 1918 1947 1918 1949 1950 1951 195ii 1953 1954 1955 195S settembre 17 m 532 1050 1185 1226 1227 1415 1507 1423 1439 1495 1577 1700 432 439 4M 514 484 467 «9 505 505 560 Si tratta di medie annuali rilevate per la carne dai bollettini del Comune e per il bestiame dalle statistiche della Camera di Commercio. I pretti sono in lire per chilo. La carne è di vitello, primo qualità, il bestiame è il vitello peso vivo

Persone citate: Bui, Mei

Luoghi citati: Italia