Non ancora trovato il muratore sepolto dalle macerie del crollo
Non ancora trovato il muratore sepolto dalle macerie del crollo Non ancora trovato il muratore sepolto dalle macerie del crollo Si è scavato giorno e notte • sono rimaste ampie nicchie Una lenuissima speranza: nelle cantine I genitori credono il figlio all'ospedale Il dramma della casa crollata in via Bertola continua. Ieri mattina albeggiava e già i pompieri erano sul posto e agli ordini dell'ing. Di Palma hanno ricominciato i lavori di scavo per recuperare il corpo dell'operaio Battista Revelli, di 33 anni. Ai pompieri si sono uniti numerosi operai dulia ditta Clari, di Moncalieri, che era stata a suo tempo incaricata della demolizione dello stabile. Ad un certo momento si è notato che due muri, i quali incombevano sugli uomini intenti all'opera di rimozione, erano fortemente pericolanti: si provvedeva, con il solito sistema delle catene, ad abbatterli. Nuove macerie si aggiungevano alle altre: un complessivo — secondo il calcolo dell'ing. Previti, comandante del Corpo vigili del fuoco di Torino di oltre mille metri cubi di roba Gli scavi riprendevano febbrili, si praticavano nella massa dei detriti due vaste e profonde buche tali da arrivare sino alle cantine Niente. Del corpo dell'operaio ues ■iiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii suna traccia. Verso le 17 il comandante ing. Previti constatava che gli scavi avevano messo in luce alcune nicchie formate da travi che non si erano infrante: nicchie dove, teoricamente, si sarebbe potuto rinvenire un uomo malconcio, in gravi condizioni, ma ancora vivo. Si ristabiliva, tenuissimo, un filo di speranza. Pompieri e operai si prodigavano con rinvigorita lena. Alle 18.30, per sveltire il lavoro, si provvedeva a far giungere una potente escavatrice meccanica: cosi, nei punti ove si era sicuri che il corpo del Revelll non ci fosse, le macerie erano rimosse con rapidità Alle 20 venivano accesi i riflettori. Rintronava il motore dell'escavatrice, risuonava il battito delle vanghe e dei picconi. Attorno la solita fitta cornice di folla e In un angolo, pallidi e ammutoliti per il dolore e l'ansia, la sorella Anna e il fratello Franco. A casa, in via San Marino, l'altro fratello Giunoppe e la sorella Margherita stavano confortando ì ge- iiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiti nitori, Francesco e Maria, giunti da Bene Vaglenna. Ai due sventurati, che non hanno letto i giornali, è stato detto che Battista è rimasto ferito nel crollo ed è ricoverato in ospedale. Ma la verità non potrà essere taciuta a lungo. A mezzanotte il lavoro continuava, ma il corpo del Revelli non era stato ancora trovato.
Persone citate: Battista Revelli, Bene Vaglenna, Clari, Di Palma, Previti, Revelli
Luoghi citati: Moncalieri, Torino
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