Uno spettacolare rogo nella notte bruciano 1500 quintali di cotone

Uno spettacolare rogo nella notte bruciano 1500 quintali di cotone Distrutto il deposito del Cotonificio Valle di Suso a Lonzo Uno spettacolare rogo nella notte bruciano 1500 quintali di cotone Danni per 150 milioni - Le fiamme si sprigionano per autocombustione - Scene di panico fra gli operai : una guardia ferita alla fronte per una caduta - L'incendio domato dopo tre ore Alle 19 di ieri un violentissimo incendio è scoppiato nello stabilimento « Cotonificio Valle di Suso» a Lanzo. Il fuoco ha completamente distrutto l'edificio ove era sistemato il magazzino. I danni, ad un primo esame, superano i 150 milioni. L'allarme veniva dato dal custode Giuseppe Giraudo che, pochi minuti prima delle 19, scorgeva una nuvola di fumo nero uscire da una finestruola del magazzino (che aveva sede in un capannone di mille metri quadrati, staccato dal fabbricato dello stabilimento e al ridosso della Stura). 11 Giraudo s'avvicinava, guardava. Le fiamme già si levavano alto dalle balle di cascame e di cotone, un imponente quantitativo di oltre 150 mila chili. Il custode si precipitava nel suo ufficio e metteva in azione la sirena di allarme. Ne seguiva un certo panico ed operai ed operaie abbandonavano i loro posti e fuggivano. Lo spettacolo, in verità, era impressionante. Il fuoco aveva trovato nel cotone una facile esca e divampava rabbiosamente. Nel giro di venti minuti le travature del tetto bruciavano con paurosi scricchiolii. Intervenivano i pompieri dello stabilimento, Intervenivano i vigili del fuoco di Lanzo, ma le poche pompe e gli schizzi degli idranti non potevano nul¬ la contro l'incessante avanzata del- l'incendio. Si invocava l'aiuto dei vigili del fuoco di Torino e tre distaccamenti partivano dalla caserma di corso Regina Margherita e si dirigevano a tutta velocità, tra il rombo dei motori e l'echeggiare delle sirene, verso Lanzo. In breve raggiungevano lo stabilimento e iniziavano la lotta per tentare di ridurre l'entità del sinistro. Ma benché le lance, alimentate dalle acque dello Sturo, rovesciossero sul broclere getti formidabili, il magazzino e tutto il deposito apparivano irrimediabilmente condannati. Nessun pericolo, Invece, per il resto dello stabilimento: tanto che gli operai rientravano nei reparti e riprendevano la loro normale attività. Alle 21 si aveva l'unico incidente. Ne era vittima la guardia comunale signor Guglielmo Mariella Bersano, di 42 anni. Il Bersano, avuta notizia dell'incendio, era subito accorso sul posto e aveva, sin dal principio, collaborato all'opera di spegnimento. Ad un tratto, mentre correva per spostare il tubo di uno lancia cadeva, battendo la testa e rimanendo tramortito al suolo, con un'ampia ferita in mezzo alla fronte. Veniva sorretto e accompagnato all'ospedale civile di Lonzo, ove i medici lo rianimavano e gli suturavano la ferita, rimandandolo poi a casa. Nel buio della sera il riverbero dell'incendio era visibile a parecchi chilometri di distanza. Giungevano centinaia di persone anche da lontane frazioni e si doveva istituire un servizio d'ordine, svolto dai carabinieri della stazione di Lanzo al comando dei marescialli Biglino e Baltlno e del brigadiere Chiarini del Comando di Cirlè. Dopo le 21 cominciava lo spettacolare crollo del magazzino: d'improvviso cedeva l'intera copertura che s'inabissava nella marea di fuoco, sollevando, nel cielo, nugoli di faville. Alle 22 l'incendio era notevolmente scemato d'intensità e mezz'ora più tordi tutto ero finito. Muri anne¬ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiii e l a e ù ¬ riti, mozziconi di travi brucloechloti. Le balle di cotone ridotte a mucchi di cenere: era quel che restava del magazzino. I carabinieri hanno aperto un'inchiesta per chiarire le cause del sinistro. Il localo era chiuso e nessuno vi aveva messo piede dal giorno prima. Si presume, con buoni motivi, che si tratti di effetti di autocombustione. iiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii I vigili del fuoco aiutati dagli operai gettano colonne d'acqua sul gigantesco braciere.

Persone citate: Bersano, Biglino, Chiarini, Giraudo, Giuseppe Giraudo, Guglielmo Mariella Bersano

Luoghi citati: Lanzo, Torino