Nasser si dichiara conciliante ma la stampa attacca il piano Dulles

Nasser si dichiara conciliante ma la stampa attacca il piano Dulles Proseguono al Cairo le conversazioni dei " Cinque 9f Nasser si dichiara conciliante ma la stampa attacca il piano Dulles I negoziati entrano oggi nella fase decisiva dopo lo scambio dei rispettivi punti di vista - L'atmosfera diplomatica resta cordiale ed i colloqui avvolti in mi rigoroso segreto -1 primi piloti sovietici partiti dall'URSS per Suez (Nostro servizio particolare) II Cairo, 4 settembre. Tre colloqui oggi fra NaBser e il «Comitato del Cinque». Nell'ultimo degli incontri odler. ni, li Presidente egiziano, che sinora si era limitato ad ascoltare, ha esposto il suo pensiero sul « Piano Dulles », base degli attuali negoziati. Una fonte vicina al colonnello ha detto stasera che quella di Nasser è stata « una dichiarazione intesa ad illustrare il punto di vista del regime sulla questione del Canale, insistendo con particolare enfasi sulla sovranità egiziana, sul diritto dell'Egitto a nazionalizzare il Canale, sulle garanzie che tt governo'dei Cairo è desideroso di dare in merito alla Ubera navigazione di qualsiasi nave». La stessa fonte ha tenuto a precisare che «Nasser non ha presentato controproposte » e che tutti e tre 1 colloqui di oggi si sono svolti < nella stessa atmosfera di cordialità, registrata ieri durante la prima presa di contatto». Il dibattito sul punti di vista, ai quali si ispirano le due parti in causa per garantire libertà di movimento a navi di ogni bandiera nel Canale di Suez, previsto per oggi, è così rinviato a domani. Un funzionario della Presidenza ha detto che le conversazioni non dovrebbero registrare «impennate», poiché Nasser «non ha intenzione di chiudere la porta in faccia a nessuno». Sino a qual punto lo spirito di conciliazione, che gli esponenti del regime vantano e attribuiscono a Nasser, possa condurre ad un compromesso con le richieste di cui son latori i «Cinque», è motivo di perplessità per gli ambienti diplomatici occidentali, dato che proprio stasera Radio Cairo, nel commento riassuntivo sui lavori della giornata, ha accennato brevemente all'internazionalizzazione del Canale, definendola « colonialismo collettivo ». E già stamane del resto, ln un vivace editoriale dell'ufficioso Al Gomhurria, un giornale che si può considerare direttamente ispirato da Nasser, si respingeva energi- i i , a o a i a a i o à. i n a i ì camente l'eventualità di affidare ad un ente internazionale la gestione del Canale. «Se noi accettassimo questa idea ^diceva l'articolista), legalizzeremmo un atto di moderna pirateria ». Il Primo Ministro australiano Robert Menzies, presidente dei < Cinque », ha tenuto a dichiarare che tutto ciò che si dice o si scrive fuori dell'ambito della conferenza non ha molto peso per lui. « A me interessa ciò che mi dirà il presidente Nasser. Posso dichiarare comunque — ha aggiunto sorridendo — ohe non abbiamo ancora cominciato ad attaccarci l'un l'altro ». Stamane,, come già ieri mattina, i< Cinque» hanno tenuto una riunione preliminare nella residenza dell'ambasciatore australiano, che ha avuto inizio alle nova, con mezz'ora di ritardo sull'ora fissata poiché il capo della delegazione persiana si era trattenuto oltre il previsto con l'ambasciatore indonesiano. Quel colloquio ha risuscitato voci di probabile mediazione da parte del Governo indonesiano, ma i due diplomatici hanno garbatamente rifiutato di fare dichiarazioni sul loro incontro. Dopo la riunione del < Cinque », durata un'ora e dieci, Menzies ha avuto un breve colloquio nell'Ambasciata americana col delegato degli Stati Uniti in seno al comitato, Loy Henderson, e con i suoi consiglieri. Anche nel palazzo della Presidenza c'è stato in mattinata un colloquio preliminare fra Nasser, il ministro degli Esteri egiziano Fauzi e 11 comandante Ali f'abri, consigliere presidenziale. Altra presa di contatto, in questa mattinata densa di movimenti e di voci sensazionali (chi parlava di fallimento già scontato, .e chi di compromesso già in vista), è stata quella che il rappresentante diplomatico dell'Australia in Egitto ha avuto con i suoi colleghi, che rappresentano le nazioni che a Londra si trovarono d'accordo sul Piano Dulles. Non è stato possibile conoscere i motivi di questo inatteso raduno: il riserbo che accompagna la missione dei «Cinque» è decisamente impenetrabile. Da un portavoce dell'Ambasciata australiana si è appreso che domani, probabilmente, Robert Menzies si incontrerà con i rappresentanti diplomatici dei Paesi del Commonwealth. Il portavoce ha tenuto, però, a sottolineare che non si deve attribuire molto valore a tale presa di contatto. <E' un raduno che si fa abitualmente ogni mese. Il si gnor Menzies, ovviamente, ne approfitterà per saggiare gli umori dei componenti asiatici del Commonwealth». I Governi inglese e frauce se continuano ad applicare le misure militari decise lo scorso mese e ad applicare talune misure precauzionali, come il rimpatrio del propri concittadini dall'Egitto, ma sottolineano che non si debbono interpretare tali provvedimenti come una minaccia al regime di Nasser, II Governo di Parigi ha prenotato mille posti a bordo della motonave italiana Aurelio, che salperà 11 7 settembre da Alessandria alla volta di Genova. I posti saranno occupati dai membri della colonia francese d'Egitto, cui il Quai d'Orsay ha consigliato la partenza ln considerazione della grave tensione. Tutti i Consolati di Francia hanno preso misure intese a facilitare l'esodo dei connazionali e delle loro famiglie, mentre un primo contingente di francesi è già sbarcato oggi a Marsiglia. Continua pure la «guerra dei piloti ». La vecchia Compagnia del Canale ha amenti atsrfi<ccotpLhsCmcMlsnpcsefiigitr-e>— — — — to, dalla sede di Parigi, di aver consigliato al piloti britannici e francesi di dimettersi entro il 15 settembre: essi resteranno nel Canale almeno fino alla fine della missione dei < Cinque ». Per contro l'Egitto continua ad arruolare, od a cercare di arruolare, piloti in ogni Paese: oggi sono già partiti da Leningrado per Suez i primi piloti sovietici. a. p.