Preoccupazione a Washington per le misure anglo - francesi

Preoccupazione a Washington per le misure anglo - francesi L'unità occidentale rischia di incrinarsi davanti a Nasser? Preoccupazione a Washington per le misure anglo - francesi 11 malcontento americano espresso ufficiosamente ai due governi alleati Eisenhower e Dulles insistono sulla ricerca di un compromesso con riEgitto (Dal nostro corrispondente) Washington, 1 settembre. Gli Stati Uniti non hanno ancora compiuto alcun passo presso i governi inglese e francese per indurli a sospendere i preparativi militari, che coincidono proprio con l'inizio della conferenza dei ..Cinque> al Cairo. E non lo hanno compiuto per la buona ragione che Washington non riesce ancora a stabilire se la preoccupante attività militare anglo-francese è da classificare come una semplice dimostrazione di forza, per far pressione su Nasser e costringerlo ad accettare le deliberazioni di Londra per il controllo internazionale, oppure se costituiscono le fasi iniziali di una vera e propria operazione militare. Quando le intenzioni alleate verranno chiarite in un senso o nell'altro, è probabile che il governo americano comunicherà ufficialmente ai due governi le sue preoccupazioni e, si afferma, la sua disapprovazione per le iniziative anglofrancesi: si teme infatti che, se continueranno, conio sembra, su larga scala, condannino al fallimento ogni tentativo di negoziato diplomatico. Quantunque qui si sia in piena vacanza sino a martedì per la « giornata del lavoro >, ed anche Dulles si sia allontanato dalla capitale, gli uffi ci del Dipartimento di Stato hanno tentato invano per tutta la notte e la giornata d'oggi di sondare le rappresentanze diplomatiche inglese e francese sulle intenzioni dei loro governi. Francesi ed inglesi hanno opposto un insuperabile muro di riserbo, affermando di non aver avuto comunicazioni dai loro governi. Questo stato di cose ha seriamente irritato i diplomatici americani e li ha indotti a sottolineare, « con estrema serietà e franchezza», anche se in forma privata, che gli Stati Uniti sono fermamente decisi a non appoggiare alcuna soluzione di forza prima di aver sfruttato fino in fondo ogni possibile ricorso al negoziati con Nasser. Si spera che questo avvertimento, per quanto discreto, pesi sulle decisioni che Londra e Parigi stanno evidentemente prendendo. A Washington spiace, naturalmente, che proprio le due maggiori Potenze europee dell'Alleanza atlantica agiscano con tanta segretezza nei confronti dell'America, ed è per questo motivo che alti esponenti della diplomazia americana temono che Londra e Parigi stiano cercando di forzare l'adesione degli S- U. Il governo americano sta facendo seri tentativi per disperdere questa < pericolosa illusione ». E al Dipartimento di Stato si è, anzi, piuttosto irritati anche per certe iniziative delle grandi compagnie petrolifere americane, che si sospettano ispirate dalla Compagnia del Canale di Suez, le quali hanno più volte < avvertito > in questi giorni il Dipartimento di Stato a non ostacolare le iniziative anglofrancesi, sostenendo che, se si condonerà a Nasser la nazionalizzazione del Canale, le concessioni petrolifere americane nei Paesi arabi rischiano di fare la stessa fine, aprendo quei Paesi all'influenza sovietica. Nulla indica, però, che questi interessati consigli siano ben accolti dal governo americano, il quale anzi è assai più preoccupato di evitare ad ogni costo un conflitto. Tanto Eisenhower quanto Dulles sono convinti che i pacifici negoziati diplomatici siano il solo mezzo efficace per ottenere una qualche soddisfacente concessione dall'Egitto. g- t.

Persone citate: Dulles, Eisenhower, Nasser