Un contadino e un manovale uccisi a colpi d'arma da fuoco
Un contadino e un manovale uccisi a colpi d'arma da fuoco Continuano in Sicilia gli episodi di violenza Un contadino e un manovale uccisi a colpi d'arma da fuoco I due nuovi crìmini in provincia di Agrigento • Arrestate venti persone che compariranno davanti alla commissione per il confino Palermo, 28 agosto. Altri due gravi fatti di sangue si sono registrati, ieri mattina, nella campagna di Favara, in provincia di Agrigento. Nelle prime ore della giornata, il contadino trentaduenne Antonio Castronovo, abitante in località Castello, è stato fatto segno a una proditoria aggressione da parte di ignoti: almeno cosi egli ha riferito ai carabinieri che, qualche ora dopo, lo hanno interrogato nella corsia dell'ospedali.1 civile di Agrigento. Al Castronovo è stata riscontrata una ferita d'arma da fuoco, con foro di entrata nella parte posteriore dell'emitorace sinistro: le sue condizioni erano disperate e infatti, nel pomeriggio, cessava di vivere; egli era sposato e padre di una bambina dell'età di circa un anno. Quasi contemporaneamente, un'altra aggressione subiva il manovale trentenne Francesco Salvaggio, abitante pure a Favara: alla moglie, che era in casa coni due figli, la notizia è stata recata da uno sconosciuto che ha bussato alla porta annunziandole che il marito aveva bisogno di soccorso per un forte mal di stomaco; la donna, vestitasi in fretta, avvisava due suoi cognati che si portavano subito in contrada Pioppo, ove rinvenivano il Salvaggio In una pozza di sangue. Subito trasportato all'ospedale civile di Agrigento, gii venivano riscontrate ferite d'arma de fuoco alla regione addominale ed a quella lombare destra: anch'egll, interrogato, ha dichiarato di non aver visto gii autori dell'aggressione, e nella notte è deceduto. Il solito impenetrabile muro di silenzio, circonda ancore, a distanza di tante ore, 1 due omicidi che, mentre in un primo tempo vennero ritenuti strettamente legati fra di loro (si parlava, anzi, di un vero e proprio duello alla pistola fra il Castronovo e il Salvaggio), ora si vocifera trattarsi di due distinti episodi criminosi, senza alcuna relazione fra loro: infatti il Castronovo è stato ferito in contrada Pioppo, e cioè a quasi sette chilometri di distanza dal punto in cui, proprio nello stesso momento, veniva attentato alla vita del Salvaggio. Intorno all'uccisione del Castronovo, però, anche se in forma larvata, si comincia a parlare di un tentato omicidio dello stesso nella persona di un suo. parente per motivi d'interesse e di una violenta lite che i due avrebbero avuto la sera di domenica: pare che nel momento in cui l'ucciso tentò di sparare, la sua pistola s'inceppò, cosicché l'altro ebbe 11 tempo di estrarre a sua volta l'arma per esplodere contro l'aggressore alcuni colpi. Questo è quanto si dice a mezza voce per le vie di Favara e per le scale dell'ospedale civile di Agrigento, ove continua ininterrotto il pellegrinaggio dei parenti del due uccisi. Sono voci che riportiamo per dove.e Ul cronaca, anche se appare poco probabile che due crimini, che presentano le medesime caratteristiche e che si sono Verificati nello stesso momento e nello stesso ambiente, non abbiano alcun punto di contatto fra loro. La polizia, proseguendo nella sua azione contro la malavita, ha rastrellato venti persone contro le quali è stato successivamente spiccato mandato di arresto. Gli arrestati, trasferiti al carcere dell'Ucciardone di Palermo, compariranno nei prossimi giorni davanti alla Commissione provinciale per il confino di polizia La Commissione è stata convocata nel prossimi giorni per esaminare la situazione del numerosi fermati in seguito all'inasprirsi della lotta per il predominio del mercato ortofrutticolo di Palermo.
Persone citate: Antonio Castronovo, Castronovo, Francesco Salvaggio, Salvaggio
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