Raggiunto dal mandato di cattura nella sua ricca villa di Fregene

Raggiunto dal mandato di cattura nella sua ricca villa di Fregene Seppe del fallimento Nicolay-Sllar durante un viaggi» officiale in Spagna Raggiunto dal mandato di cattura nella sua ricca villa di Fregene Aveva subito un primo fermo in principio di agosto, poi era stato rilasciato (Dai nostro corrispóndente) Roma, 25 agosto. ti nome del grand'uff. Antonie Loi è scritto nella Guida Monaci in grassetto, coi caratteri tipici riservati alle personalità di rilievo nel mondo della politica, delta cultura, dell'economia o della finanza. Ex-consigliere della 8.F.I.A.R., era di fatto presidente o membro dei Consigli di amministrazione di numerose altre società. Due di queste, J'Afldavit, società per finanziamenti fiduciari, e {Immobiliare (da non confondere con la Generale Immobiliare del processo in corso contro il settimanale L'Espresso; hanno la loro sede sociale qui a Roma, a corso Rinascimento lts, nello stesso palazzo dove sono gli uffici provinciali della D. C. e dell'organo ufficiale . del Partito: Il Popolo. Le origini delle fortune del Loi sono, di fatti, politiche. O, per dir meglio, il ragioniere genovese era riuscito a combinare strettamente H sua attività privata di finanziere oon quella di amministratore di fiducia del Partito di maggio ranza. La data di fondazi^ le deWAfldavit e della Immobiliare cadono tra la fine del 1947 e il principio del 1948. Epoca, a un di presso, in cui il suo nome comincia a circolare negli ambienti D. C. come quello di amministratore capace, con buone entrature nel mondo economico. In quell'epoca i quadri dirigenti della D. C, come quelli di un p& tutti i partiti, presentavano ancora molti vuoti. Mancavano, soprattutto, i c pratici >, persone in grado di districarsi con disinvoltura, per esempio, nei problemi dei finanziamenti di partiti: allora particolarmente urgenti, poiché si era alla vigilia della grande campagna elettorale del 1948. Loi ebbe una parte nel finanziamento di questa campagna. Si presentò anche come candidato a Genova, sia pure senza successo. Vn po' a titola di consolazione, un po' per la deficenza di quadri cui si è accennato, i dirigenti del partito lo nominarono poco più tardi, vice-segretario amministrativo e di'ittore amministrativo del quotidiano ufficiale Il Popolo e di tutte le altre pubblicazioni della D. C. Dopo le elezioni politiche del 1953, tuttavia, le critiche che già da tempo si levavano negli ambienti del partito contro la gestione Restagno-Loi (non per motivi di correttezza amministrativa, sia ben chimo, ma per ragioni di efficienza) si fecero sempre più forti e il congresso di Napoli del 1954 con la vittoria del gruppo Pantani, segnò anche la sconfitta dei vecchi amministratori. Restagno fu sostituito dal senatore Magri, nella carica di segretario amministrativo, quella di vicesegretario fu abolita e il rag. Lo\ conservò soltanto quella di amministratore delle pubblicazioni di partito, raccolte sin dal 1951 nella Società A.G.I. (Arti Grafiche Italiane). Ma, ammettono volentieri gli attuali dirigenti D. C. che hanno recisamente escluso qualsiasi rapporto tra le attività private del Loi e i suoi .incarichi di partito, sin da quell'epoca l'amministratore era stato messo un poco in disparte: egli aveva stipulato col partito un contratto a lunga scadenza, ma molti sollecitavano il suo allontanamento. Ciò che fu fatto « SO giugno, un mese prima dei primi arresti per gli scandali delle Nicolay che avvennero, come ai ricorderà, il 4 agosto. Quel giorno, secondo notizie pervenute a Roma da Genova, il gr. uff. Loi avrebbe subito un primo arresto. Fu rilasciato dopo pochi giorni e potè tornare nella villa che ha a Fregene, l'elegante località balneare a circa venticinque chilometri da Roma: la stessa villa dove ieri sera un maresciallo e un brigadiere, arrivati in rigoroso incognito da Genova (tanto rigoroso che neppure i carab'nieri di Roma erano stati informati dell'imminente arresto), sono andati a prelevarlo. Il consigliere della SFIAR aveva avuto notizia della denuncia contro la sua società in Spagna, dove si trovava al seguito del cardinale Siri, legato pontificio per le celebrazioni di 8. Ignazio di Loyola. Tra gli altri titoli, e più onorifico di tutti, il Loi ha, — dal 191,9 — anche quello di cameriere d'onore di spada e cappa di Sua Santità. Egli era ripartito da Barcellona, sempre al seguito del cardinale, la sera del 3 agosto. E all'arrivo a. Genova, la sera del 4 agosto, avrebbe subito — come si è accennato — il primo arresto. Il nome del grand'uff. Antonio Loi è inoltre legato ad un altro « scandalo >, che venne alla luce qualche mese fa, in una corrispondenza del settimanale L'Espresso. Si tratta della cessione a prezzo irrisorio di un palazzo INA, in piazza delle Cinque Lune, alla D. C. L'edificio, che ha quattro piani, venne affittato nel 1949 alla Segreteria della D. C, che vi installò gli uffici di alcune organizzazioni giovanili e la re¬ dazione del quotidiano II Po-ipolo. Le pigioni furono regolar-! mente pagate fino al dicembre del 1951; poi da allora l'INA non percepì più un soldo e il debito della D. C. sali fino alla cifra di cento milioni. Nel 1955 il Consiglio d'amministrazione dell'INA decise di cedere il palazzo per soli 194 milioni alla D. C, la quale era peraltro tenuta a pagare la metà della somma (abbuonata l'altra) al tasso del TfiO per cento. L'articolo 6 del documento di vendita stabiliva però che il possesso legale dell'edificio si intendeva trasferito alla società acquirente, < L'Immobiliarecorso Rinascimento, sin dal gennaio 195S. Tale Società, come è noto, aveva come consigliere di amministrazione il ragioniere Loi. Negli ambienti di Piazza del Gesù la nottola dell'arresto del Loi ha suscitato dolorosa impressione. Domani gli organi del partito affermeranno che « il rammarico per l'arresto sì accompagna alla speranza che la Magistratura faccia piena luce sulle responsabilità di ciascuno in questa poco chiara vicenda*. Comunque, viene precisato negli stessi ambienti che il Loi entrò a far parte del consiglio di amministrazione della Nicolay a titolo personale e se' ne allontanò nel maggie. iiiiiimiimitniiimniiiiiiiiiiimiiiMiiimiMii i'5j, quando l'avv. Lanzillotti e ! gli altri lanciarono il progetto di edificare un grande zuccherificio, per la cui costruzione erano necessari alcuni miliardi. Il Loi in tale data — precisano ancora gli ambienti democristiani — lasciò la Società Nicolay, non sentendosi di sottoscrivere l'aumento di capitale sociale. e. f