Fallarini ia gravi condizioni per la frattura della base cronica

Fallarini ia gravi condizioni per la frattura della base cronica Fallarini ia gravi condizioni per la frattura della base cronica Come è avvenuto l'incidente giovedì sera sulla strada Momo-Oleggio - Il corridore, ricoverato all'ospedale di Novara, non ha ripreso conoscenza (Dal nostro inviato speciale) Novara, 24 agosto. Giuseppe Fallarini, il noto «Pippo» che tutti gli sportivi ricordano come la rivelazione dell'ultimo Giro ciclistico d'Italia, giace Immobile in stato di completa incoscienza in un lettino del 1° Reparto chirurgia dell'ospedale maggiore di Novara. . Lo assistono amorevolmente la mamma e la giovane fidanzata, due donne che portano sul volto i segni del dolore e della preoccupazione. « Me lo hanno portato a casa cosi questa notte — sussurra a mezza voce la madre —; non so cosa sia successo. Dev'essere caduto dalla bicicletta. Sarà molto grave? Non parla ma ogni tanto apre gli occhi poi li richiude senza un cenno, senza un gesto». Mamma Fallarini non può più continuare, un nodo le chiude la gola e corre lesta verso il suo ragazzo per guardarlo fisso con gli occhi pieni di pianto. Giuseppe Fallarini è veramente grave. Il prof. Saccaropulo e il suo assistente, dott. ProVerblo, non nascondono le loro preoccupazioni. La diagnosi, pur nell'aridità dei termini tecnici, giustifica l'ansia di tutti: «frattura della base cranica con otorragia destra, perdura lo stato di choc. Prognosi riservata». E' inutile insistere per avere maggiori delucidazioni; la lenta ma continua emorragia dell'orecchio conferma là frattura del cranio, frattura che non può ancora essere controllata con 1 raggi X a causa delle condizioni dell'infermo. Soltanto fra qualche giorno 1 medici potranno procedere agli esami specifici per un giudizio più completo. Per il momento è necessario che l'ammalato rimanga nel più assoluto riposo e in perfetta tranquillità; trasfusioni di plasma sanguigno e forti coagulanti per far cessare l'emorragia sono le sole cure possibili. Come è avvenuto 11 grave incidente che ha portato il giovane e forte corridore in così gravi condizioni? Un incidente banale, quasi incredibile nello stesso racconto che ci fa il sig. Bonini Guglielmo, l'uomo che si è scontrato con il Fallarini, un contadino di 32 anni atleticamente prestante che abita In frazione Le Fornaci di Oleggio. Anche il Bonlnl è a letto, ma le sue condizioni non destano preoccupazione, tanto che i medici parlano di contusioni ed escoriazioni guaribili in otto giorni. « Erano circa le 11 di ieri sera — racconta — e rientravo a casa, a Castelletto, assieme ad alcuni amici. Procedevamo in comitiva e lo ero l'ultimo della fila; davanti con èva, come battistrada, un motoscooter e dietro venivamo noi in bicicletta. Giunti al ponte del terrente Terdopplo, sulla strada provinciale Momo-Oleggio, abbiamo visto un ciclista che veniva in senso contrario. Il primo del nòstro gruppo ha riconosciuto Fallarini e lo ha gridato forte. «Pippo» deve aver sentito e istintivamente ha guardato verso di noi. E' stato un attimo: me lo son visto precipitare contro e l'urto è stato inevitabile. Credo che si sia voltato a guardare e abbia perduto la direzione, ma non saprei dire esattamente cosa sia successo. Ci siamo urtati violentemente e ho visto Fallarini « volare » per tre o quattro metri, cadendo riverso sulasfalto. Ci siamo fermati e abbiamo dovuto constatare come il giovane corridore non desse più segni di vita. Un sottile rivolo di sangue usciva dall'orecchio destro. Dopo aver inutilmente cercato di rianimarlo abbiamo provveduto a cercare una macchina per trasportare il ferito a casa». Guglielmo Bonini non ha proprio altro da aggiungere. E' spiacente, mortificato quasi di essere stato l'involontario autore di così doloroso episodio, ma sostiene con foga sincera che camminava sulla destra e che è stato proprio il Fallarini a Invadere la sede stradale altrui. Confessa candidamente però che tutti e due erano in sella a biciclette'sprovviste del prescritti fanali, ma esclude che la causa dell'incidente sia dovuta all'oscurità. Il caso, proprio il caso, quindi. Questo, comunque, nulla to glie alla gravità del fatto che passa ora all'esame delle auto rltà competenti, che dovranno stabilire e giudicare se esistono o meno responsabilità. Purtroppo il giovane corridore Fallarini dovrà rimanere inattivo per parecchio. I medici, nella migliore delle ipotesi, prevedono che egli non possa riprendere gli allenamenti che nella prossima primavera. Verso sera, sul tardi, torniamo all'ospedale per richiedere ancora notizie dell'infermo. Un ordine preciso del primario vie ta l'ingresso a chiunque. Dilli elle superare la vigilanza predisposta per far rispettare là consegna. Incontriamo l'assistente dott. Proverbio che limita le sue dichiarazioni a una breve frase: «Condizioni stazionarle », e scorgiamo di sfuggita mamma Fallarini, uscita un attimo in corridoio per prendere un po' d'aria. Ci guarda e dice: « Sempre uguale » Le facciamo coraggio: «Domani andrà meglio». La donna non risponde e rinchiude frettolosa la porta per tornare dal suo «Pippo». Giulio Acoatino ip Pippo Fallarini nel suo letto d'ospedale dopo l'Incidente

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