Coppi, Magni e Defllippis si sono alienati ieri sul circuito

Coppi, Magni e Defllippis si sono alienati ieri sul circuito Coppi, Magni e Defllippis si sono alienati ieri sul circuito I tre assi hanno percorso con gli altri azzurri 160 chilometri - Immutata popolarità del campionissimo -1 pronostici per la prova professionisti di domani si concentrano su di un solo nome : Van Looy (Dal nostro inviato speciale) Copenaghen, 24 agosto. Gli stradisti azzurri abitano alla periferia della città, in un albergo sepolto dal verde di un parco, in un albergo immenso lungo come un paio di Isolati, alto 12 piani, dipinto di chiazze da sembrare opera di Le Corbusier. Durante il periodo delle scuole ospita studenti, ma anche ora la sua clientela è fatta per lo più di ragazzi. I ciclisti insomma non stonano, anzi con le loro tute sgargianti s'inquadrano bene nell'ambiente. I « nostri » sono usciti per l'ultimo allenamento e le ore di attesa scorrono lente. Binda non si preoccupa. Si frega anzi le mani: < Tardano. Benone, è segno che fanno aul serio! ». I giornalisti Ingannano l'ozio tempestando il Commissario tecnico di domande. Binda è abituato, non scivola sulla buccia di banana di insidiosi interrogativi. Conferma il suo punto di vista: non vi sari ruo gregari, domani sera in una chiacchierata generale scruterà gli umori della squadra che secondo lui non è poi tanto da disprczzare. Un collega tenta lo sgambetto: « Supponiamo che in un piccolo gruppo in fuga ci siano due italiani. Gli altri — dietro — come si comportano? Tirano o non tirano? Binda se la toglie con una battuta: « Anche se tirano è lo stesso, non riuscirebbero a raggiungere il plotone al comando ». Precisa subito che è uno scherzo, una boutade per sorridere e basta. < Perche — conclude — è vero che gli avversari sembrano più forti. Ma non si sa mal, le corse sono una fabbrica, di sorprese >. La frase s'interrompe a metà, entrano Albani e Defllippis. Sono partiti insieme con Coppi, l'hanno lasciato per strada a continuare la sudata. Il < Cit > sorride tranquillo: < Anche stanotte ho dormito quattordici ore di fila. Sto benone». — Come ti è sembrato Coppi? — Siamo andati pianino, non si può dire. Certo che se ci fosse una maglia iridata della volontà, quella toccherebbe a Fausto. Passa un'oretta e viene 11 turno dì Magni, Nencinl e del resto della compagnia. Hanno compiuto 160 chilometri, compresi tre girl del circuito. Fiorenzo ci tira da parte: «Ieri in treno vi ho detto cinque nomi di. favoriti: Van Steenbergen, Van Looy, Bobet, Hassenforder e Schult. Aggiungine uno: Nencinl. L'ho visto oggi: pedala in modo veramente meraviglioso! ». I corridori si buttano in bagno, si cambiano, filano ad un ristorante dove li aspetta un menu di tipo italiano. Verso le quattro compare Coppi. Quasi allegro, nonostante 1 160 chilometri di allenamento, tutti sul percorso di domenica. Si sdraia sul lettino del massaggi e parla. — E' vero che 11 tuo preferito è Van Looy? — Ho affermato qualcosa del genere. Ma intendo precisare che il belga è in grado di imporsi solo nell'eventualità che scoppi una lotta furibonda, altrimenti il mio pronostico va a carte quarantotto. Nel caso di battaglia scatenata io penso che sarà difficile che qualche italiano possa essere tr- _i orimi ; se invece la corsa sarà normale con una fuga di una certa tranquillità, allora un paio di azzurri sono in grado di giungere al traguardo nel plotone di testa; se poi l'arrivo sarà disputato dal gruppone, allora ci sarò anch'io. — Tanto pessimista,, nei tuoi riguardi? — Che vuoi che ti dica: mi è saltato fuori un mal di gambe che mi quadra poco. Dopo una mezz'ora Fausto è pronto, scende nella hall elegantissimo e con gli altri va alla punzonatura. Tra andata e ritorno, 18 chilometri nel traffico intenso di Copenaghen, una città dove la bicicletta è ancora la regina della strada. Chi scorge Coppi, applaude di slancio, la popolarità del campionissimo è intatta, non per nulla il giornale più importante di Danimarca ha pubblicato o"«ri In prima pagina, nel bel mezzo delle notizie politiche, una fotografia del corridore ac colto all'aeroporto dalla signora Giulia. Ed 1 giornalisti danesi devono evidentemente fa re uno sforzo per non dare il nostro atleta come il grande favorito. A proposito di favoriti, l'uomo di turno è sempre Van Looy. Abbiamo chiesto il parere a Van Steenbergen, ad Ockers, a Darrygade, a Koblet e sempre 11 nome del belga è venuto puntualmente alla ribalta. Van Steenbergen ha detto addirittura: tC'est un avion, è un aeroplano». L'espressione è curiosa, ma rende l'idea e In particolare dà un riuscito colpo alle speranze di beghe interne nello squadrone del Belgio. L'esperienza del recente « Tour » e servita « qualcosa, evidentemente. Anche in casa nostra, del resto, il capitolo beghe sembra, se non chiuso, accantonato. Si riaprirà magari dopo la corsa, per ora 1 «si dice > restano allo statu quo, non sono cioè da registrare in ogni particolare. E le notizie sono scarse in generale. Bobet, Gauthier e Poblet non hanno punzonato, ma sono già a Copenaghen ed ottempereranno domani al regolamento; pare Invece certo 11 forfait degli inglesi: non camblerà di molto la scena, 11 fior flore del ciclismo mondiale sarà all'appuntamento: 283,8 chilometri, una maglia iridata in palio, vale a dire un solo vincitore e tanti battuti. g. b. Oli azzurri in allenamento sol circuito di Ballerup a Copenaghen. Da sinistra: Coppi, Albani e Defllippis (Telefoto)

Luoghi citati: Belgio, Copenaghen, Danimarca, Ockers