Uno dei rapinatori del casello incendiò il suo alloggio a Torino

Uno dei rapinatori del casello incendiò il suo alloggio a Torino Uno dei rapinatori del casello incendiò il suo alloggio a Torino Aveva assicurato i suoi mobili e voleva intascare una grossa somma (Dal nostro corrispondente) Genova, 23 agosto. La Squadra Mobile genovese in collaborazione con quella torinese prosegue le indagini sul conto di Lorenzo Ferrerò e Giacomo Beata, arrestati ieri sera rispettivamente a Genova e nella città piemontese. Essi, come è noto, stavano preparando per lunedì prossimo un colpo in un'agenzìa di cambio alla periferia di Torino. Lorenzo Ferrerò che vive nella nostra città, sotto falso nome, lavorando come portiere in un locale notturno di via Gramsci rapinò assieme a Pier Giorgio Vercellotti, già arrestato, e ad un terzo individuo, il 14 marzo dello scorso anno, la giovane Pierina Torazza e sua madre al casello ferroviario della linea ValenzaVercelli. Anche sul conto del Beata la polizia avrebbe prove • per ritenerlo il terzo responsabile della rapina nel casello di Asiglìano. Ad ogni modo il Beata era ricercato in quanto colpito da mandato di cattura per incendio doloso. L'anno scorso, infatti, egli assieme ad un brasiliano, Giulio De Romero, aveva preso in affitto un appartamento a Torino e aveva poi appiccato il fuoco ai mobili, dopo averli assicurati come nuovi. . L'incendio assunse proporzioni gigantesche e minacciò di estendersi ad altre abitazioni. Dopo la conseguente inchiesta, fu accertato che si trattava di un incendio doloso, ma nel frattempo il Beata si era dato alla latitanza. I due soci in questi ultimi tempi stavano preparando un nuovo colpo alia periferia di Torino, ai danni di un'agenzia di cambio. La nuova impresa criminosa sarebbe stata ideata dal Beata. La polizia ha sequestrato della corrispondenza compromettente per i due giovani, « Caro Lorenzo — scriveva il Giacomo Beata — ho bisogno di soldi. Non vorrei che qualcuno mi rovinasse questo capolavoro che sto preparando. Non fare asinerie. Tieni presente che ho pensato ad un altro colpo per dopo ». Ferrerò rispondeva sollecitando c Gim > a concludere al più presto 1 preparativi, perché anche lui aveva bisogno di denaro. La polizia, almeno per ora, non ha rivelato altro sul conto dei due. Nemmeno ha detto quale era l'agenzia di cambio torinese che doveva essere assaltata. Elda Sartori detta « Liliana», l'amante del Ferrerò, ha tenuto a precisare che non è stata fermata a Genova nel dancing Plccadilly, assieme al suo amico. La Questura conferma questa sua versione. La ragazza si trova a Torino. Essa sostiene che l'appuntamento con il Beata ed il Ferrerò per lunedì 27 era non per svaligiare una banca torinese bensì per visitare tutti insieme la sua bambina.

Persone citate: Elda Sartori, Giacomo Beata, Giulio De Romero, Lorenzo Ferrerò, Pier Giorgio Vercellotti, Pierina Torazza

Luoghi citati: Genova, Torino