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Un donatore di sangue muore travolto in moto da un camion Un donatore di sangue muore travolto in moto da un camion In corso Giulio Cesare: sterza a sinistra per attraversare la strada ed è violentemente investito dall'autocarro che lo segue - Morte di un professionista a finale Altri tre incidenti mortali sono avvenuti ieri: sale cosi a otto il triste bilancio delle vittime della strada negli ultimi due giorni. Di una sciagura in corso Giulio Cesare è rimasto vittima un donatore di sangue, Marco Forneris, dell'apparente età di 36-40 anni, non meglio identificato. Indosso aveva soltanto un tesserino dell'Associazione volontari del sangue, in pessimo stato, dal quale non è stato possibile leggere con esattezza nemmeno la data di nascita. La polizia stradale, subito avvertita, è accorsa sul luogo della disgrazia ed ha potuto ricostruirne, almeno in parte, le circostanze. Il Forneris, a bordo di un ciclomotore, percorreva corso Giulio Cesare In direzione del centro della città. Giunto a circa 300 metri da corso Sempione, svoltava a sinistra — forse per accostarsi ad un distributore di benzina, che si trova sull'altro lato della strada — senza accorgersi che in quel momento, alle sue spalle, stava sopraggiungendo un autofurgone. Era il camioncino — targato TO 170980 — del venditore ambulante Virginio Anselmo, di 40 anni, domiciliato in via Massena 28. Questi, visto il ciclomotore che gli tagliava improvvisamente la strada, azionava i freni, ma non riusciva ad evitare l'investimento. Il Forneris, urtato in pieno, veniva scaraventato a parecchi metri di distanza e, ricadendo, batteva con violenza 11 capo sull'asfalto. Un'auto di passaggio — con a bordo i signori Domenico Bertolino, dimorante in corso Brescia 6, e Guido Cerosa Sagrada, domiciliato in via Vanchiglia 12, — veniva subito fermata ed il poveretto, ormai rantolante, era trasportato all'astanteria Martini. Il medico di guardia al c pronto soccorso » non ha potuto far nulla per strapparlo alla morte: il decesso è avvenuto cinque minuti dopo. Come si è detto, del Forneris non si è potuto saper niente di preciso. Dalla polvere di carbone di cui erano sporchi 1 suoi abiti, si pensa possa trattarsi di un carbonaio, o, per lo meno, di uno scaricatore. Sono supposizioni che verranno controllate stamane quando la polizia rintraccerà attraverso l'< Avis » l'indirizzo dello sventurato. — Il rag. Giovanni Ferrari di 49 anni, abitante in via Mazzini n. 43, è rimasto vittima di un incidente automobilistico nei pressi di Flnalmarina ed è deceduto quasi subito in quell'ospedale. La sciagura è avvenuta alla curva dopo la galleria di Caprazoppa. Il Ferrari si trovava con la moglie Irma di 40 anni e la figlia Patrizia di 10 a bordo di una macchina pilotata dal cognato Oreste Cassiano di 37 anni. Erano stati in gita ad Aiassio. Al ritorno, nella curva di Caprazoppa, neH'incrociare un'altra auto, la macchina sbandava sulla destra urtando violentemente contro un muretto. 11 Ferrari è deceduto per frattura della base cranica; la moglie e là«IIIIIHMIIIIIIIIIIHIIIIIMIIIIIIIIItllllllllllllllllll di ne ti, rno he ne teldi ni nssi to La va Il ie rina sin la ana do o. ra figlia hanno riportato ferite guaribili rispettivamente In 16 e 8 giorni. Anche il Cassiano guarirà in meno di due settimane. Il rag. Ferrari era uno stimato professio nlsta sindaco di numerose società, tra cui la Centrale del Latte di Torino. — Sulla strada Montalenghe-Fogllzzo è avvenuto ieri sera alle 20,30 un altro incidente mortale, Un motociclista, Felice Gut'lielmino di 26 anni, abitante in via Ivrea a Montalenghe, è stato investito da una « Balilla », Con una macchina di passaggio il Gu gllelmino è stato trasportato in condizioni disperate all'ospedale di S. Giorgio. Più tardi 1 sanitari decidevano di trasferirlo all'ospe dale Maria Vittoria della nostra città dove veniva accompagnato da un'autobarella. Il Gugliemino giungeva al Maria Vittoria verso le 23 ma le sue condizioni erano gravissime. Le cure dei sanitari non riuscivano ad evitare il col lasso che avveniva poco dopo per lo sfondamento del torace e com- là) mozione cerebrale. lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllI