Riabilitato in Ungheria l'ex-primo ministro Nagy

Riabilitato in Ungheria l'ex-primo ministro Nagy Un nuovo episodio dello ««destalinizzazione)» Riabilitato in Ungheria l'ex-primo ministro Nagy Rakosi lo fece espellere dal partito comunista sotto l'accasa di sacrificare l'industria pesante - Tornerà al potere? - La Polonia riduce le sue forze armate (ìfoatro servizio particolare > . Vienna, 18 agosto. L'ex-primo ministro ungherese Imre Nagy è stato riabilitato e riammesso nelle file del partito comunista magiaro, dal quale era stato espulso alla fine dello scorso anno. La decisione di riabilitare Nagy è stata annunciata da Janos Kadar, membro del «politburo », nel corso di una riunione di funzionari del partito svoltasi al principio di questo mese. Queste le notizie giunte oggi a Vienna da attendibile fonte ungherese. Nagy era stato esonerato dalla carica di primo ministro nell'aprile del 1985. Il suo principale accusatore fu, in quell'occasione, l'allora segretario del partito comunista, Matyas Rakosi, recentemente caduto in disgrazia e sostituito da Ernoe Gero.Nagy, che,aveva introdotto in Ungheria un c nuovo corso » economico, in base al quale veniva dato prevalente impulso alla produzione agricola a scapito dell'industria pesante, fu denunciato pubblicamente come * deviazionista di destra > e accusato di espletare le proprie funzioni * in maniera inefficiente ». Al posto di Nagy venne nominato l'attuale Primo ministro Andras Hegedues, che nel suo governo occupava le cariche di vice-premier e di ministro dell'Agricoltura. La riabilitazione di Nagy è un nuovo sintomo del profondi mutamenti causati nei < Paesi satelliti » dal famoso rapporto segreto del Segretario del partito comunista russo, Kruscev, lo scorso febbraio a Mosca, contro i metodi di Stalin. Le conseguenze di tali rivelazioni sono un allentamento dei brutali sistemi di polizia instaurati da Stalin, la riabilitazione e la liberazione dal carcere di dirigenti condannati sotto false accuse, l'avvio a criteri meno rigidi e conformistici. L'eventuale ritorno di Nagy al potere potrebbe aprire agli ungheresi la speranza di qualche miglioramento, specie in campo economico. Il compito di risollevare l'economia magiara resta comunque un'impresa assai difficile; i vari plani di industrializzazione, 1 cambiamenti di sistemi, l'avvicendarsi di dirigenti, 1 processi e le riabilitazioni non sono finora valsi a far trovare all'Ungheria la strada giusta. La soppressione della libertà individuale' e politica e l'eliminazione dell'iniziativa privata restano fondamentalmente alla base della lunga crisi magiara. Un altro notevole awenl- miiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiii mento viene segnalato oggi dall'Ungheria: cento sacerdoti cattolici di nuova nomina hanno prestato giuramento di fedeltà allo Stato magiaro, come è d'altronde consuetudine in molti Paesi; era presente alla cerimonia l'arcivescovo Josef Groez. ' Importante, altresì, la notizia giunta oggi da Varsavia: la Polonia ha annunziato che gli effettivi del suo esercito saranno ridotti di altre 50 mila unità; un'analoga riduzione fu annunciata lo scorso anno. Radio-Varsavia, spiegando 11 provvedimento, ha affermato che esso costituisce un nuovo contributo al 'disarmo. a. p.