L'ing. Rocco Piaggio ha lasciato 40 miliardi per opere assistenziali

L'ing. Rocco Piaggio ha lasciato 40 miliardi per opere assistenziali Secondo una notizia di fonte romana L'ing. Rocco Piaggio ha lasciato 40 miliardi per opere assistenziali la somma verrebbe destinata al Centro per il cancro e alla fondazione di un istituto di stadi chimici - Il nipote ing. Mario erede unico delle aziende Genova, 18 agosto. Una notizia di fonte romana informa ' che una parte degli ingenti beni lasciati dall'lng. Rocco Piaggio, morto a Genova il i agosto, saranno devoluti ad organi filantropici, quali la Fondazione per la lotta contro il cancro e l'istituzione di una fondazione per la diffusione di studi tecnici in ItaIla, organismi che svolgano anche opera assistenziale nel confronti dei dipendenti del numerosi complessi industriali Piaggio. A Genova 11 testamento di Rocco Piaggio è conosciuto solo dal nipote, ing. Mario, ultimo discendente della famiglia, e da un consiglio notarile che ha 11 compito di eseguire le ultime volontà dell'estinto In casi come questi le indiscrezioni possono essere sempre imprecise. L'ing. Rocco Piaggio, il cui patrimonio ascende ad un centinaio di miliardi, fu l'ultimo a nascere e l'ultimo del figli a morire di quella operosa discendenza che più di un secolo 1 ■ 11 • 11 ! 1111111111111111111111 i IM11M ! 111111111111111111 II fa fondava, col nome del nonno, la Società armatoriale Rocco Piaggio e figli, alla quale seguivano i quattro «Cantieri riuniti dell'Adriatico di Genova, Riva Trigoso, Palermo e Ancona, l'Industria Zuccheri, quella dei saponi e del detersivi ed altre grandi e fiorenti società. A quanto si assicura, egli avrebbe disposto che ai suoi immediati collaboratori — quattro, uno per ogni grande azienda — venga assicurata una partecipazione agli utili sempre più crescenti, trasmissibile agli eredi, sino a convogliare nelle loro mani la maggioranza delle azioni dopo la morte dell'ing. Mario, nominato unico erede della potenza industriale dèi Piaggio. « Devo garantire alle mie opere — egli diceva negli ultimi anni della sua esistenza — una continuità illimitata, perché con la loro immortalità esse devono garantire la vita a chi lavora e vi lavorerà, perché purtroppo noi siamo mortali ». Nell'apprendere come egli abbia lasciato le sue opere al nipote e figlio unico senza eredi del defunto fratello Amedeo, trasmissibili ai suoi collaboratori, da lui tutti personalmente scelti e creati, vlen fatto di ricordare quanto Rocco Piaggio spesso ripeteva, compiacendosi: «Le macchine si acquistano, le mura si alzano, ma gli uomini bisogna allevarseli ». Le disposizioni testamentarie saranno rese note nel trigesimo della morte: si assicura che quaranta miliardi circa — costituenti il patrimonio perso naie dell'Estinto — andranno divisi in parti eguali tra la Fondazione degli studi sul cancro e la creazione a Genova di un -istituto per periti industriali chimici. Incrementare le ricerche sul cancro, per Rocco Piaggio è stato sempre un pensiero assillante, dopo che del terribile male mori, due anni or sono, la donna che gli fu fedele compagna per oltre mezzo secolo; istituire un centro di studi chimici nella sua città significava per lui dare appunto quella continuità alle sue felici iniziative nel campo industriale. E la continuità del suo genio creativo l'avrà nei settori che più l'hanno affascinato: le costruzioni navali, l'armamento, l'industria saconlfera e quella degli zuccheri, la direzione dei quali è passata ora nelle mani del nipote, il cinquantaduenne ing. Mario, l'ultimo del Piaggio.

Persone citate: Rocco Piaggio

Luoghi citati: Ancona, Genova, Palermo, Riva Trigoso