Numerosi dirigenti comunisti arrestati nella Germania di Bonn

Numerosi dirigenti comunisti arrestati nella Germania di Bonn Il partito è stato messo fuori iegge datia Corte Suprema Numerosi dirigenti comunisti arrestati nella Germania di Bonn Oltre 700 perquisizioni e sequestro di dieci tonnellate di materiale propagandistico -Nessun incidente - Manifestazioni di protesta e violenti discorsi contro Adenauer a Berlino-Est (Nostre* serv izìo " particolare) Berlino, 18 agoato. Il € Fronte nazionale della Germania democratica» ha organizzato oggi una grande manifestazione di massa. Il Viale dei Tigli, proprio di fronte all'Università di Berlino, è stato teatro della manifestazione che è stata organizzata in segno di protesta contro la decisione di sciogliere il partito comunista nella Germania occidentale. Molti oratori si sono avvicendati sul podio e. tutti, naturalmente, hanno bollato con parole d% fuoco la sentenza pronunciata dalla Corte Suprema di Karlsruhe. Karl Schirdewan, membro dell'Ufficio politico del partito socialcomu'nista, ha detto testualmente: «Si tratta di una provocazione contro i partigiani della pace e contro la riconciliazione tra le due Germanie », e ancora: « Il governo Adenauer ha approfondito la separazione del Paese. Questo provvedimento deve essere abolito: per riunificare la Germania bisogna stabilire condizioni democratiche ». Otto Nuschke, vice-presidente del Consir glia e presidente del partito cristiano-democratico (alleato ai comunisti,), non è stato da meno ed ha accusato Adenauer di comportamento ^hitleriano», qualificandolo < nemico della $aee*S Devine di migliaia di lavoratori hanno applaudito le dichiarazioni dei capi della Germania-Est; quindi tutti i presenti hanno votato a mano alzata una mozione, con la quale si chiede al Parlamento federale di Bonn di ristabilire la ' legalità del partito comunista. Altre dichiarazioni sono poi state fatte da Walter Ulbricht, segretario del partito socialcomunista della Germania-Est, il quale, parlando a Magdeburgo davanti a un gruppo di attivisti, ha detto fra l'altro: « Il gruppo Adenauer e gli uomini che stanno alle sue spalle, i milionari degli armamenti e i generali hitleriani, vogliono aprire la via alla piccola guerra come l'ha definita il generale Hensinger, ma il piano fallirà. Il popolo vuole la distensione, la pace e il riavvicinamento dei due Stati tedeschi». Un commento di RadioMosca, ritrasmesso da Berlino, ha affermato che la sentenza pronunciata dalla Corte di Karlsruhe non è fondata su una base giuridica, ma che le ragioni vere dello scioglimento del partito comunista sono da ricercarsi nel fatto che questo lottava ardentemente contro ti riarmo della Germania. Naturalmente il paragone con Bitter non è mancato. * Tutti sanno che anche Hitler cominciò con l'attaccare il partito comunista e tutti sanno che egli sciolse anche il partito socialdemocratico ». E' naturale che la stampa della Germania orientale e dei paesi comunisti europei partecipi al coro contro il provvedimento preso nella Repubblica federale. I giornali berlinesi ritengono, poi, che Adenauer abbia commesso, oltre a tutto, un grave errore politico, perché €ii comunismo può nella clandestinità beneficiare di maggior interesse e suscitare simpatie mai raccolte finora. Il comunismo clandestino, ha, in questo momento, nella Germania federale una massa di manovra di circa 600 mila elettori con i quali esso può mettere a soqquadro la politica tedesca ». Questo il commento del giornale Tag, organo del partito cristiano-democratico. Una stazione radio clandestina è già entrata in funzione: trasmette sull'onda di m. 331J) ma non è stato'possibile localizzarla. Probabilmente le trasmissioni vengono effettuate dalla stessa Berlino-Est. Di ora in ora, la emittente ricorda che il governo di Bonn non riuscirà a far tacere il partito comunista. Del tutto diversi, naturalmente, i commenti nella Repubblica federale. Il giornale di informazioni Die "Welt ha ricordato che il governo non poteva più rinunciare all'interdizione del partito comunista senza sconfessarsi automaticamente. Tuttavia sarebbe opportuno decretare in qualche maniera un'amnistia politica, tale da impedire ai comunisti di sostenere la parte di martiri, Negli ambienti industriali sì teme, invece, che l'interdizione del partito rischi di facilitare l'azione comunista tra i lavoratori, e ci si chiede ora a quali misure lo scioglimento del partito autorizzi il retatilo scioglimento dei gruppi comunisti nelle fabbriche. Secondo altre fonti, lo scioglimento del partito non sarebbe soltanto stato decretato dalla Corte di Karlsruhe, ma sollecitato dagli stessi operai tedeschi, stanchi dall'azione rivoluzionaria del partito che non aveva altro scopo se non quello di creare disordini, senza portare alcun beneficio sindacale. Intanto il governo di Bonn procede decisamente nella sua opera di disgregazione del movimento comunista: nella Bassa Sassonia sono stati arrestati SS dirigenti del partito. La notizia è stata data dal Ministero degl'Interni. Tra gli arrestati si trova uno dei due deputati che il partito contava nella Dieta di Hannover: Heinz Zscherpe Si tratta di arresti a titolo precau2ionaJe. Finora i trattenuti non sono stati oggetto di alcuna accusa specifica. Altre sette persone sono state arre state nella Renania-Westfaha: anche questa notizia proviene da fonte ufficiale e si tratta sempre di misure precauzionali per prevenire « mene anticostituzionali ». A Dusseldorf, dove esiste la sede principale del partito comunista della Germania occidentale, sono state operate 71* perquisizioni che hanno fruttato il sequestro di dieci tonnellate di stampati propar gandistici in opuscoli e libri. Dodici automezzi sono stati pure sequestrati assieme alla somma di 3500 marchi, a numerosissime macchine da scrivere e • a piccole stampatrici automatiche. Nessun incidente. Del resto i capi del disciolto partito hanno dichiarato che non offriranno pretesti al governo per infierire > sugli aderenti, anche se affermano che il partito non desisterà dal suo lavoro. Tuttavia il governo di Bonn ha la certezza di poter controllare facilmente la situazione e di impedire che il comunismo lavori attivamente nella clandestinità.: i. p.

Persone citate: Adenauer, Bitter, Heinz Zscherpe, Hitler, Karl Schirdewan, Walter Ulbricht