La Stampa - Consultazione Archivio

Confermerebbe il delitto l'autopsia del morto del Sella Confermerebbe il delitto l'autopsia del morto del Sella Novara, 17 agosto. Ormai non vi sono più dubbi circa la morte del manovale trentaseienne Antonio Podico. Per quanto ancora non si conosca l'esito dell'autopsia, si sa, da indiscrezioni trapelate che le ferite riscontrate sul cadavere sono « ante-mortem » e quindi non provocate dallo sfregamento del corpo contro ostacoli incontrati durante la permanenza nelle acque del canale Quintino Sella. In al- tre parole, è la conferma della tesi del delitto. L'autopsia si è protratta per circa quattro ore, dalle sette di stamane alle undici. Ad un certo momento i carabinieri hanno introdotto nella camera mortuaria del cimitero, dove si effettuava l'autopsia, un individuo alto, magro e dai capelli rossicci: si tratta dell'indiziato fermato ieri l'altro e che continua a proclamarsi innocente. Quando è uscito dalla camera mortuaria ed è stato caricato sulla camionetta, era come scosso da un tremito e piangeva. Alla caserma di Baluardo Lamarmora, i carabinieri hanno continuato, fino a tarda ora, gli interrogatori di numerose persone che per motivi diversi hanno avuto contatti sia con la vittima che col presunto assassino. Questi è la persona che per ultimo fu vista col Podico, la sera del 5 agosto scorso, e che all'alba del giorno successivo usci frettolosamente di casa con un pacco contenente, pare, indumenti forse macchiati di sangue che fece scomparire. Le ferite riscontrate sul capo del Podico dovrebbero essere state provocate da un corpo contundente, forse una sbarra, metallica. Ma quei colpi non sono stati mortali. Stor. dita, la vittima venne derubata e quindi buttata nel canale per far scomparire del crimine ogni traccia Un teste assai importante, una donna, è stato l'ultimo ad essere sentito stasera. Ella dovrebbe aver visto la vittima in compagnia del presunto assassino.