È morto Bertolt Brecht

È morto Bertolt Brecht SCOMPARSA DI UN CELEBRE DRAMMATURGO È morto Bertolt Brecht Una vita avventurosa lo portò all'espressione teatrale (Nostro servizio particolare) Berlino, 16 agosto. Ieri, poco prima di mezzanotte, radio Berlino interrompeva un varietà di musica leggera. Dopo qualche attimo di silenzio la voce dell'annunciatore, con Insolito tono di commozione diceva « Vi diamo una triste notizia. Pochi minuti fa, nella sua casa, Bertolt Brecht è deceduto in seguito ad un attacco cardiaco. Inchiniamoci reverenti alte, memoria del glorioso commediografo scomparso ». La musica leggera veniva soppressa e il programma continuava con dischi di sinfonie e di marce funebri. Ancora due volte l'annunciatore informava gli ascoltatori della morte di Brecht, poi, in segno di lutto, la trasmissione aveva fine con mezz'ora d'anticipo. Bertolt — Bert come si faceva chiamare — era una figura popolarissima in Berlino, sia nella parte est dove vìveva, sia in quella ovest dove si recava spesso. Ogni giorno usciva dalla sua abitazione e a piedi, accompagnato dalla moglie, l'attrice Helene Weigel, o dalla figlia, s'avviava al Schiffbauerdramm, sede del c Berliner Ensemble » da lui diretto: lo si riconosceva anche di lontano, il passo un po' pesante, media statura, spalle larghe, testa grossa, tipicamente tedesca, con i capelli tagliati quasi a zero e uno strano abito dimesso, di ruvida stoffa, con calzoni dì rigido taglio e una casacca di foggia militaresca abbottonata sino al collo, mai capello o inpermeabìle o pastrano, sempre vestito così, estate e inverno. La gente lo salutava ed egli rispondeva a tutti, cortesetaente, con un breve cenno della mano. Aveva una curiosa faccia che sembrava una maschera, l'ampia fronte appena ombrata In alto dai capelli cortissimi, li naso forte, la bocca ferma, lievemente atteggiata ad una espressione ironica: e gli occhi severi, freddi, penetranti dietro i grandi occhiali cerchiati di nero. Facile alla parola in teatro, sul palcoscenico, quando era al lavoro, con i copioni e gli attori: taciturno, scontroso, forse timido quand'era fuori; all'assalto dei fotografi, al fuoco di fila delle domande dei giornalisti diventava impacciato, si confondeva e s'innervosiva. Era nato ad Augsburg in Baviera nel 1898. Vita avventurosa la sua, piena di svolte drammatiche. Iniziò gli studi di medicina e li abbandonò per dedicarsi completamente all'at. tività di scrittore. Campava alla meglio girando i locali pubblici • di Berlino con una chitarra a tracolla. Si sedeva in un angolo e cantava, li più delle volte improvvisandole, magnifiche ballate il cui spunto era tratto dalla dura e triste realtà quotidiana. I berlinesi posavano il boccale ancor colmo di birra sui tavoli e ascoltavano, stupiti. Le ballate avevano sempre lo stesso attacco € Io sono Bertolt Brecht nacqui nella Foresta nera - ...e il freddo dei boschi - sarà in me sino alla morte » e la musica era quella delle canzoni popolari in voga nella Germa¬ nia d'allora, la Germania del 1919, torbida inquieta rabbiosa disperata. Nel 1922 la rivolta spartachista gli suggerì l'idea di un dramma, < Tamburi nella notte», che fu rappresentato con vivo successo. Il pubblico era rimasto sorpreso e conquistato dallo stile secco e vigoroso di Brecht, dalla vivezza dei suoi personaggi-, dall'attualità e dall'interesse della materia tanto lontana dai comuni e ritriti soggetti del teatro borghese. Nel 1925 un altro successo, ancor più netto e, vorremmo dire, sostanzioso: «Un uomo è un uomo » in cui si mostrano i pericoli e le rovine che il colonialismo provoca: l'autore cominciava ad affrontare il tema sociale, che doveva essere, sino all'ultimo, il fulcro della sua ispirazione. Del 1928 è « L'opera da tre soldi », derivata dalla «Beggar's Opera» dì J. Gay, e accolta trionfalmente. Del 1930 è « Santa Giovanna dei macelli» e una riduzione drammatica de « La madre » di Gorki. Intanto in Germania la lotta politica divampa. Brecht si schiera all'ala sinistra. La polizia.lo perseguita. Le sue commedie vengono inscenate clandestinamente nei teatrini delle fabbriche, davan ti ad un pubblico in tuta, col viso sporco d'olio. Hitler sale al potere e Brecht, con la moglie parte per l'esilio. «La Germania dei nazisti non è la mia patria », scrive ad un amico. Va in Svizzera, in Cecoslovacchia, in Austria in Danimarca, in Finlandia, in Russia, in Persia: infine varca l'oceano e si stabilisce negli Stati Uniti. Scrive «I fucili di madre Carrar », dramma sulla guerra civile spagnola, scrive! « Il signor Puntila e il suo ser- | vo Matti » satira del capitalismo, « Madre Coraggio » dolente cronaca della guerra .dei trenfanni e «Terrore e miseria nel III Relch > un'opera di propaganda che è, ec¬ csdcsfirv«apLzRdrdcscGabletubs«dpll l , i e a, a n a i i a e! - | i ¬ cezionalmente, un'opera di poesia: tragica sfilata di quadri dove, con amara, spesso raccapricciante incisività, si descrivono gli eroismi, i sacrifici, le viltà, le paure, le speranze del popolo tedesco. Scrive ancora il vasto affresco di «Galileo Galilei» e collabora alla sceneggiatura di uno stupendo film anti-nazista dì Fritz Lang « Anche i boia muoiono ». Dopo la guerra tornò in Svizzera e di qui a Berlino, nella Repubblica Democratica Tedesca, dove fondò, in collaborazione con la moglie, che ne divenne la prima attrice, la compagnia del «Berliner Ensemble », l'organismo teatrale e culturale più importante della Germania Orientale. La sua attività assunse un ritmo febbrile: la sua fama si consolidò in tutto il mondo. Da lui era nata una nuova forma di teatro ch'egli definiva « epica »: un racconto sulla scena che obbligava — secondo le sue stesse parole — lo spettatore a « svegliarsi, rispecchiarvisi, a decidere ». 1 suoi drammi apparivano alla ribalta fitti di allusioni contingenti, di problemi, di polemiche. Era marxista convinto, ma non aveva mai voluto iscriversi al partito di unità socialista (cioè comunista). L'impressione per la morte di Brecht è stata grande, qui a Berlino. Ministri e letterati hanno visitato oggi la salma e dietro i ministri, i letterati e le autorità vi era uno folla interminabile. Fasci di telegrammi di cordoglio sono giunti lalla famiglia dall'Europa e dall'America. Telegrammi sono arrivati dall'Italia e specie da Milano, dove Brecht era stato nel febbraio di quest'anno — festeggiatissimo — in ucassioue della rappresentazione dell'* Opera da tre soldi > da parte del « Piccolo ». Cinematografi e teatri sono chiusi. Anche il Schiffbauerdramm è chiuso e buio. t. r. Brecht, colla segretaria Elisabeth Hauptmann, alle prove dellVOpera da tra soldi» al «Piccolo» di Milano pochi mesi fa