Tragico Ferragosto sulle strade

Tragico Ferragosto sulle strade Sei morti, cinque moribondi e settanta. £®'s*it£ Tragico Ferragosto sulle strade Diventa un rischio grave viaggiare nei giorni festivi - Quasi tutte le sciagure riguardano i motociclisti - Gli incidenti avvenuti a S. Mauro, Yillafranca Piemonte, Lanzo, Scalenghe, Carmagnola e Cnorgnè - Un ciclista torna a casa con un graffio in fronte e la bicicletta contorta: il giorno dopo muore per commozione cerebrale Sei morti, cinque moribondi e una settantina di feriti Bono il tragico bilancio di due giornate di traffico intenso sulle strade della provincia in occasione del Ferragosto. Gli appelli alla prudenza e l'intensificata sorveglianza della polizia hanno avuto purtroppo scarsi risultati. Sono molte le macchine che recano Incollato sul finestrino posteriore ' la scritta « Prudenza! » distribuita dall'Automobile Club. Percorrendo le grandi arterie nazionali si incontrano più sovente che nel passato pattuglie della polizia addette alla sorveglianza del traffico e al controllo dell'efficienza del veicoli Tuttavia gli incidenti continuano a verificarsi con ritmo impressionante e si accresce 11 già troppo lungo elenco delle sciagure mortali. Chi osserva l'andamento della circolazione sulle strade provinciali ha netta l'impressione che da qualche settimana gli utenti si siano divisi in due categorie: coloro che procedo- no a velocità ridotta, non effettuano sorpassi rischiosi e si attengono in ogni occasione al rispetto assoluto dei regolamenti; e. coloro che continuano a considerare la strada come una pista d'autodromo aperta alle più temerarie evoluzioni. A vista sembra di poter dire che i primi sono molto più numerosi, del secondi. Basta però l'Incoscienza di pòchi per rendere precaria la sicurezza della circolazione. Verso questa categoria di < fuòri legge della strada » deve essere svolta, senza debolezze e senza pause, una dura azione con ammonizioni, multe e ritiro delle patenti. .Ecco la cronaca degli incidenti mortali. Il pensionato Luigi Luziani di 68 anni abitante in via Cernala 34 è deceduto mercoledì mattina all'Astanteria Martini per complicazioni dovute alle ferite riportate. Verso le 17,30 di martedì il Luziani attraversava a piedi la strada di S. Mauro quando veniva investito e lanciato a terra da uno scooter. Trasportato all'ospedale, sulle prime i medici lo giudicavano guaribile in 15 giorni per leggere ferite al viso. Nella notte però le sue condizioni si aggravavano ■ per complicazioni interne. L'autorità giudiziaria ha ordinato la necroscopia della salma per stabilire le cause del decesso. — Altra disgrazia mortale provocata da uno scooter guidato dal sacerdote don Giuseppe Aymar di 29 anni dimorante a Carde è avvenuta a Villafranca Piemonte. Ne è ri masto vittima il sessantotten ne Alessandro Dapoco. Uscito di casa per commissioni il Dapoco stava attraversando la strada del paese, quando venne travolto. Soccorso dallo stesso sacerdote e da alcuni passanti veniva ricoverato all'ospedale di Villafranca Appariva subito grave per la frattura della base cranica. Nella notte avveniva il collasso per commozione cerebrale. — Anche il terzo incidente riguarda le motociclette. Questa volta si tratta di un sorpasso pericoloso. L'Imprudenza ha provocato un morto' e due feriti. La disgrazia è avvenuta alle 23,30 di mercoledì poco dopo il passaggio a livello fra Lanzo e Balangero, L'operalo Battista Barra di 18 anni, dimorante a Lanzo in via S. Lucia 58, stava rientrando in paese con la signorina Caterina Gisolo Magnetti con la quale aveva partecipato ad una festa da ballo a Noie. I testimoni affermano che il Barra procedeva a velocità normale sulla destra della strada. Lo scontro è avvenuto con un'altra motocicletta che proveniva in senso contrario ed a bordo della quale si trovava Domenico Lamberto di 29 anni, abitante a Mattii. Egli ritornava a casa da una gita a Forno Alpi Graje, recando sul sellino posteriore un passeggero che è rimasto illeso e sconosciuto. Il Lamberto aveva davanti a sé una macchina che rallentò all'improvviso. Sullo slancio — affermano i primi testimoni — egli tentava il sorpasso ed investiva in pieno la motocicletta del Barra Le conseguenze del terribile urto frontale sono state gravissime: raccolto da una macchina di passaggio il Barra è giunto cadavere all'ospedale di Lanzo per frattura della base cranica; la signorina Magnetti che si trovava sulla stessa moto è stata ricoverata per la frattura della gamba sinistra e altre ferite dichiarate guaribili in 30 giorni; Domenico Lamberto ha riportato la frattura dell'osso frontale e si trova nello stesso ospedale con prognosi riservata. — Impressionanti le circostanze in cui è avvenuta la morte del contadino Onorato Gerbino, di 46 anni, dimorante a Scalenghe. Uscito dalla sua abitazione nel pomeriggio di martedì vi rientrava verso le 19 dello stesso giorno, recando a spalle la bicicletta contorta e con una lievissima scalfittura alla fronte. Alle insistenti domande della moglie e della figlia dapprima non rispondeva poi borbottava incomprensibili parole tra cui «Investito» e < scritto ». Le due donne molto preoccupate lo frugavano e gli rinvenivano nel portafogli due fatturine dell'azienda torinese del Gas che recavano sul retro scritto a matita un nùmero di targa TO-206096. Nel frattempo le condizioni del Gerbino si erano aggravate. Il poveretto non riusciva più a reggersi In piedi e si trascinava in casa reggendosi da uh mobile all'altro per tenersi in equilibrio. La moglie chiedeva d'urgenza l'intervento, del mèdico , di Scalenghe che diagnosticava una sospetta' emorragia cerebrale, e consigliava l'Immediato ricovero all'ospedale Giovanni Agnelli dì Pinerolo. Qui i medici con statavano l'Impossibilità di Bai vario. Le condizioni del Gerbino erano ormai gravissime e su richiesta dei familiari veniva autorizzato il trasporto nella sua abitazione di Scalenghe, dove è deceduto II pomeriggio di mercoledì (24 ore dopo l'incidente) senza riprendere conoscenza. Dai primi accertamenti ri¬ tllltllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll sulterebbe che è stato investito alle 18 di martedì da una macchina, mentre attraversava In bicicletta la statale Torino-Sestriere all'altezza del bivio Le Botteghe tra Airasca e Pinerolo. Testimoni oculari affermano che l'auto investitrice si è subito fermata e poiché in un primo momento pareva che si trattasse solo di una lieve contusione, il guidatore rilasciava alla vittima 11 proprio numero di targa e gli dava chiarimenti e assicurazioni per la liquidazione dei danni provocati alla bicicletta. Il Gerbino, a piedi con la bicicletta rotta sulle spalle si dirigeva verso casa, mentre l'investitore ripartiva per Torino. La quinta vittima è un turista francese: l'ing. Raymond Richmann, di 45 anni. Martedì pomeriggio percorreva con la moglie su una Peugeot la statale numero 20 tra Racconigi e Carmagnola. Giun. ti all'altezza della curva sul torrente Meletta, l'auto è uscita di strada precipitando e capovolgendosi lungo la scarpata profonda sei metri. Nel pauroso volo l'ing. Richmann ha riportato la frattura della spalla sinistra e gravi lesioni interne che hanno avuto conseguenze mortali nonostante l'intervento chirurgico e l'assistenza dei medici delle Molinette. La moglie è uscita dall'incidente quasi incolume con alcune lievi scalfitture al viso, La sesta sciagura è ane¬ ^SSlIB*llI^tlllllllIlllllillllIillllIll»llllIIillllllIIll puta sulla provinciale Pont-Ceresole presso il chilometro 52. Alle 28,30 di mercoledi due motociclette cozzavano fra di loro per cause che non sono state ancora precisate nei pressi della frazione Appare di Sparone. Su una motocicletta si trovava l'operaio torinese Camillo Sartorie di 55 anni residente in via Brandizzo 24; sull'altra 1 meccanici Aido Rolando di 19 anni e Domenico Aìmonetto di 16 anni, ambedue da Sparone. Mentre il Rolando subiva solo lesioni lievi, gli altri due rimanevano a terra rantolanti. Trasportati d'urgenza all'ospedale di Cuorgnè, furono entrambi ricoverati con prognosi riservata per frattura della base cranica Le condizioni dell'Almonetto sono poi leggermente migliorate ed 1 medici non disperano di salvarlo; il Sartoria purtroppo è morto alle 22 di ieri. — Al Maria Vittoria è stata ricoverata ieri pomeriggio la signora Adele Longo di 75 anni abitante in via Rosta 14. Ieri pomeriggio' mentre attraversava corso Francia all'altezza di via Giacinto Collegno è stata investita dal motociclista Marco Occhiena di 17 anni abitante in via Carrera 137. La donna guarirà in 15 giorni; il giovane è stato ricoverato allo stesso ospedale con prognosi riservata per frattura della base cranica. — All'incrocio della strada di None con quella di Orbassano suevMlgdIprcbttdlsstpmcsFllpgll^ll1lillillllll^llllllIl^lii^^lii^^l^lllll^l»l^1l^iI^il^»lil^ si sono scontrate una moto ed una macchina. Sullo scooter era il sacerdote Fortunato Tav-azza di 75 anni dimorante a Moncalieri e precettore del Collegio Carlo Alberto. L'auto era guidata da Luigi Vinciguerra di 46 anni abitante a Torino. Il sacerdote che percorreva la provinciale Candido None diretto verso Candlolo (la macchina andava da Piobesì ad Orbassano) ha riportato la frattura della base cranica e la rottura di alcune costole. — L'operaio Stefano Bonomo di 58 anni, dimorante a Caselle e direttore di una scuola di saldatura in corso Giulio Cesare 55, è degente alle Molinette con prognosi riservatissima, per gravi ferite al capo. Ieri pomeriggio egli percorreva in ciclomotore la strada per Orbassano: giunto all'altezza della Frazione Garola perdeva l'equilibrio e cadeva. Trasportato all'ospedale da una macchina di passaggio si trova in condizioni gravissime. - la vittima di Scalenghe, Onorato Gerbino, e Battista Barva