Le misure militari continuano intense

Le misure militari continuano intense Le misure militari continuano intense Rafforzato il ponte aereo inglese - Cacciatorpediniere americani a Suez - Navi russe cedute all'Egitto (Dal nostro corrispondente) Londra, 13 agosto. (r. a.) La Gran Bretagna ha continuato oggi nell'attuazione dei piani militari per Suez, anche se essi suscitano, ogni giorno di più, una disapprovazione generale. Tre giganteschi apparecchi del tipo < Britannia> (con a bordo 100 soldati ciascuno), quattro «Wiking» e tre « Hermes » (con circa 50 uomini ognuno) hanno preso il volo da due diversi aeroporti dell'Inghilterra meridionale verso le basi militari del Mediterraneo. Questo ponte aereo continuerà nei prossimi giorni. Nonostante alcuni screzi con il governo di Malta, il governo britannico ha ottenuto anche la collaborazione dell'isola maltese per l'uso di idroplani, che trasporteranno altre truppe. Da Tilbury è salpata oggi la seconda pavé mercantile requisita per trasportare materiale bellico. Altre due stanno caricando 11 più rapidamente possibile. Di tutte le decisioni militari annunciate finora, la più Interessante è quella odierna: verranno ritirati alcuni dei contingenti che la Gran Bretagna tiene in Germania. Il fatto che anche per un'operazione cosi relativamente modesta 11 governo'britannico sia costretto a indebolire una delle sue guarnigioni più importanti, mostra fra l'altro quanto sia piccolo il margine di disponibilità_ militari. Quest'impressione è rafforzata dal fatto che, per il trasporto di uomini e materiali nel Mediterraneo, è stato necessario l'immediato ricorso a trasporti civili requisiti. Il .segretario americano alla marina, Charles Thomas, che ha compiuto un viaggio d'ispezione in Europa, ha conferito oggi a Londra con il ministro britannico della Difesa, Sir Walter Monckton, e quindi con il Primo lord dell'Ammiragliato, lord Cilcennin; si presume che nella riunione siano citati esaminati anche gli aspetti militari del problema di Suez. Thomas lascerà Londra domani sera, in aereo, per tornare a Washington. Un'importante notizia è stata diffusa dalle autorità diplomatiche statunitensi: quattro cacciatorpediniere americani sono transitati nel Canale di Suez oggi. Due diretti verso il Mediterraneo e due verso il Mar Rosso. L'ambasciata precisa che questi passaggi — che dovrebbero concludersi domani — non hanno alcun carattere eccezionale ed erano previsti da circa un mese, e cioè da prima che la crisi di Suez si delineasse. Queste le notizie ufficiali, ma gli osservatori politici e militari vedono nei movimenti delle navi americane quasi un ammonimento verso Nasser, da parte degli Stati Uniti, a non compiere gesti sconsiderati. Questa impressione è rafforzata dal fatto che una flottiglia di unità da guerra (già appartenenti all'Unione Sovietica e da essa ceduta all'Egitto in base agli accordi stipulati al principio di quest'anno fra Nasser e i Paesi del blocco comunista) è giunta stamane nel porto di Alessandria. Della flottiglia, a quanto si apprende, fanno parte cacciatorpediniere, spazzamine, siluranti ed anche alcuni sottomarini. Le notizie dal Cairo affermano che la polizia ha sbarrato gli accessi agli estranei al moli, gli stessi punti di sbarco ove furono recentemente portate a terra le armi e le munizioni fornite all'Egitto dalla Cecoslovacchia. Tutte le navi battevano bandiera egiziana. Per la prima volta dall'inizio della crisi di Suez, un transatlantico inglese ha ricevuto l'ordine di doppiare il Ca po di Buona Speranza, anziché seguire la tradizionale via del Canale di Suez. Si tratta del Largs Bay (dì 14.362 tonnellate) il quale partirà domani da Southampton, diretto in Australia, con 500 passeggeri a bordo. Il viaggio richiederà cinque o sei giorni in più, rispetto al previsto. I proprietari della nave hanno dichiarato che la loro decisione è stata firesa in conseguenza della si uazione internazionale.

Persone citate: Charles Thomas, Nasser, Walter Monckton